domenica 17 ottobre 2010

IL MUTISMO..

Noi non intendiamo coloro che non hanno parola per impedimenti fisici..ma coloro che non parlano quando al contrario dovrebbero proferire verbo, o coloro che tacciono per viltà...in ambedue i casi il termine sopraddetto diventa una forma di noncuranza o di espresssione di repulsione verso la verità.Gli uomini in genere diventano ciarlieri dinnanzi a quello che desiderano conquistare, a ciò che per loro rappresenta una risposta alle loro tante domande a quello che si replica dinnanzi ai loro occhi, senza presumere la probabilità d'esclusione per la propria mancanza d'essere motivati verso una causa di espropriazione indebita dei loro conquistati passi nell'avventura della vita.Costoro credono che con il loro silenzio, gli altri demordono dell'approvviginamento dei sospirati e reclamati pensieri d'ordinanza pubblica e sentita, in cui si convergono le necessità della vita e le speciali sembianze della stessa nel colloquio d'amore..ma costoro non comprendono che il silenzio è d'oro si.. ma la parola talvolta esprime quella sollecitazione,quella corrispondenza,quella effusione che gli altri desiderano per comunicare le proprie sensibilità,per ottenere un giudizio equanime,per risparmiare una falsa delusione che li condurrebbe ad una parentesi dolorosa della loro vita. Ne consegue che essere muti dinnanzi a chi chiede mercede,a chi chiede aiuto,a chi desidera conversare per sentirsi meno solo,diventa una costrizione crudele e protratta verso confini d'isolamento d'indifferenza totale,in cui la complicità d'amore è completamente esclusa...

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