IL FALLIMENTO..
Vi sono certi momenti della nostra vita in cui sentiamo d'aver fallito ciò che ci eravamo ripromessi d'attuare, che ci obbligano a rivedere la nostra verità attraverso altre verità,la nostra conoscenza attraverso altre conoscenze..eppure eravamo certi della scelta fatta, ma abbiamo sbagliato o così crediamo che sia stato..talvolta siamo troppo precipitosi nel giudicarci,talvolta la realtà amara si affaccia dinnanzi a noi con la riflessione accurata di quanto è accaduto.La nostra coscienza ci avverte che abbiamo fatto tutto il possibile, che ogni occasione è stata valutata e presa in seria considerazione.. ma il risultato è negativo..allora cosa fare? Ritentare o abbandonare il tutto? Ci sentiamo demoralizzati,quasi che gli altri non abbiano compreso il nostro operato,che siano contro di noi per un motivo che non è plausibile a ciò che abbiamo cercato di compiere con tutte le nostre forze e che viene sminuito dalle loro valutazioni,che la delusione ci avvince e ci getta in un baratro la cui risalita risulta difficile da potersi compiere..praticamente avvertiamo il fallimento di noi stessi,in quanto gli altri ci obbligano a comprendere che in effetti non valiamo quanto pensiamo o crediamo di essere.Ma chi sono gli altri?Certamente costoro non si definiscono amici poichè essi saprebbero che chi ha dei veri e sinceri amici non è mai fallito, nè si considera tale..
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