ALLA FINE..
Nessuno è preparato mentalmente alla fine del proprio cammino..anche se lo ammette non risulta vero, poichè il trapasso suscita paura e timore a tutti.Si sente che alcuni muoiono nel sonno,ma chissà se si sono accorti,se hanno sofferto nel momento della dipartita.Certamente andarsene senza rumore,ad un tratto lasciando il pianto e l'immenso dolore a chi rimane è per l'uomo un caso favorevole in quanto non aspettandosi quell'evento scomparirà in punta di piedi..non così per coloro dopo lunga sofferenza,per cui risulterà una liberazione.La sottoscritta ha sfiorato tre volte quella soglia, ma non era previsto che avvenisse in tal modo.La prima con un boccone di pane e prosciutto che non voleva andare oltre la gola e che come tale le impediva di respirare..infatti ho pensato..che sciocchezza morire per un boccone male ingoiato..ero lucida e sola in casa in quel momento e ho avuto paura d'andarmenne così senza potere dire nulla.. ma neppure la saliva mi aiutava per cui mi sono alzata da tavola avendo dimenticato per la fretta di andare a scuola di mettere l'acqua con una forza d'animo non indifferente,tanto stavo male, ho bevuto dell'acqua corrente e prontamente il boccone è sparito..che angoscia ho provato.La seconda volta è stata più grave..con la cucina elettrica e acqua rimasta dopo aver lavato dalla domestca sotto di essa, sono andata ad aprire il forno,la cui maniglia era d'acciaio ed ho preso la scossa talmente forte che vedevo strisce azzurre enormi a sfumature..la mano non riusciva a staccarsi per cui facendo forza mi sono appoggiata al lavello anch'esso in acciaio per cui faceva contatto e solo una mano accorsa alle mie grida, mi ha tolto prontamente da quello spavento e dal dolore che mi ha accompagnato per alcuni giorni.La terza volta per un antibiotico di cui non sapevo d'essere allergica..ricordo un forte bruciore alla gola e poi lo "shock anafilattico" di cui ero preda mi ha fatto perdere i sensi.Mi sono svegliata l'indomani mattina in ospedale..anche quell'ennesima volta ero sfuggita alla Sorella come afferma S.Francesco.Questi tre episodi mi hanno fatto riflettere che la morte improvvisa e non aspettata se ci offre il tempo per comprenderla è un orribile momento in cui si pensa a difendersi,a non lasciare la terra per l'istinto di conservazione e di sopravvivenza che ogni uomo possiede..ciò che spaventa è il trapasso non la morte in sè, poichè ti dà il tempo di comprensione che non ci sei più..mentre coloro che si addormentano e se ne vanno nel sonno, mi sono sempre chiesta se hanno un attimo di sofferenza e comprendono a quello che vanno incontro, oppure si addormentano e il tutto avviene con semplicità di esistenza vissuta e decisa in quel preciso istante..
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