domenica 15 aprile 2012

LA RISPOSTA..

Quando riceviamo una domanda in qualsiasi modo, gli altri si aspettano da noi una risposta..sia negativa che positiva e a volte prendiamo tempo per pensarci su.In genere essa è sempre ponderata a meno che non venga data in un momento di distrazione o di rabbia,allora diventa un'esasperazione del nostro ego per determinare un secco silenzio.Gli uomini dovrebbero avere l'accortenza di riflettere bene sulle parole da dire, prima che vengano espresse in quanto da esse si formerà la successiva eventualità dell'azione che stanno per compiere.Purtroppo essi ponderano solo l'effetto di convenienza o di guadagno che ne possono ricavare per cui la risposta difficilmente risulterà onesta e giusta.A volte dipende la stessa vita dell'uomo ma noi con la nostra fisionomia di presunzione o di accanimento nel non ricevere alcun disturbo, facciamo finta di non rendercene conto e tiriamo un respiro di sollievo quando possiamo eludere questa responsabilità,senza tener presente di quanto possa accadere agli altri,Eppure nel campo del lavoro alle domande dobbiamo e vogliamo rispondere dato che nutriamo la speranza d'essere assunti,così come agli esami per essere promossi etc.ma le altre domande che c'imbarazzano o che ci chiedono un responso non congeniale per la nostra eventuale probabilità di successo,preferiamo l'evasività della stessa o decliniamo il compito che ci viene chiesto.Ma l'esistenza a volte si comporta stranamente facendo accadere nella nostra stessa vita la medesima situazione..il gelo del momento ci annienta e ci dimostra l'egoismo avuto in precedenza..

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