VIAGGIO IN INDIA..
Con la solita cugina e i miei amici prendemmo un periodo di vacanza ai primi di settembre per visitare l'India con Nuova Delhi,Calcutta e Bombay,per poi spingerci in Thailandia a Bangok ed infine a Hong Hong.L'India è una repubblica dell'Asia meridionale chiamata "Baharat" nella lingua indiana il cui nome deriva dalla parola persiana Indù,con capitale Nuova Delhi, è bagnata dall'Oceano Indiano,Mare Arabico e Golfo di Bengala.Essa è una regione di rotte commerciali e ricchezze culturali per la sua lunga storia.Sono rimasta molto impressionata dalla vie che sono strette brulicanti di gente e di taxi che sfrecciano continuamente per la città ricca di grattacieli,essa è ordinata a stampo europeo e conserva patrimoni artistici. Le religioni che si professano sono quattro con grande devozione. esse sono nate in quel luogo induismo,buddismo,gianismo,sikhismo.Protetta dalla catena dell'Himalaja è attraversata dal fiume Gange e il Brahamaputra, ha un clima tropicale influenzato dai monsoni venti periodici che spirano da giugno a settembre a causa del deserto del Thar e dall'Himalaja.E' attraversata dal Tropico del Cancro e la lingua ufficiale è l'Hindi.La capitale fu progettata da Sir Edwin Lutyens all'inizio del ventesimo secolo, ma mantenne il ricordo del Ray ossia dei principi indigeni e sorge sulle rive del fiume Yamuna che è un affluente del Gange.Vi è il Raipath chiamato Viale del re con un viale ricco di alberi che porta al Palazzo presidenziale e il Viale del Popolo che arriva al Museo Nazionale,inoltre Connauaght Place un'immensa piazza circolare con una doppia fila di archi e al di sotto si trova un centro commerciale.Parliamo un pò di quello che ho provato nel visitar questa grandiosa ed enorme città..Nuova Delhi.Essa ha strade come ho già detto con grattacieli,negozi e alberghi che ostentano una ricchezza,un'opulenza grandiosa alla occidentale, mentre nelle "baraccopoli" la gente vive miseramente con sciatteria all'orientale, per cui ricchezza e povertà s'incrociano di continuo facendoti sentire in un clima inquietante.Non riesci a non pensare alla povera gente mentre il lusso sfarzoso ti vive intorno con dispendio di energie che ti danno alla testa, unite al profumo dei varii incensi e delle essenze,dei fiori e delle spezie,le cui emozioni travolgono il proprio stato d'animo...ti senti trasportare dalla magia del luogo e i tuoi ricordi vanno a Salgari,a Sandokan il suo eroe,alla giungla ricca di animali feroci e a tutte quelle storie che hai letto da fanciulla.Parlando dei monumenti visitati non dimentico il famoso e stupendo "Taj Mahal"o Palazzo della Corona" in marmo costruito per l'amata moglie che morì dando alla luce il suo quattordicesimo figlio, da suo marito l'imperatore Mumtaz Mahal ricco di pietre preziose quali il diaspro,la giada,i turchesi,gi zaffiri,i lapislazzuli, le corniole etc.. che ti affascina e ti riporta indietro nel tempo quando questo Stato era colmo di avventure che ti incantavano con le loro sorprese in cui la meraviglia era alla base dei tuoi sogni.La città si apre al centro con la porta "India Gate" un arco trionfale simile all'Arco di Trionfo a Parigi, di basalto color miele alta quarantadue metri che rende onore ai militari caduti per la patria..infatti vi è sempre accesa una fiamma ai suoi piedi che non si spegne mai.Abbiamo visitato il "Quth Minar" che è il più alto monumento del pianeta,"il "Janthar Mantar" l'Osservatorio che si trova in centro e dotato della celebre meridiana "Prince of Dial"..nella vecchia Delhi siamo andati a "Forte Rosso" un'immensa fortezza dell'imperatore Shah Jahan di trenta metri d'altezza e che si estende per due km.con stanze private del "Moghul"e possiede una candida Moschea e la sfavillante sala riservata alle udienze.Vi è un'altra Moschea imponente con quattro torri, due minareti decorati con molto sfarzo che si chiama "Jama Masjid" e il Palazzo del Parlamento dove viveva il Rajath.Infine La città è ricca di mercati ove puoi comprare di tutto basta che sai contrattare.. sari,spezie,essenze intense,arte orafa,tè pregiati,etc..noi siamo andati a quello denominato "Chandon Chowk" meno caro di quello che si chiama "Karol Bag" ed io ho acquistato un bracciale d'argento e molte essenze profumate.Per mangiare vi sono molti venditori ambulanti per le strade che vendono il famoso "Kebab" di origine turca, di carne cotta alla griglia,spezie e verdure, ma abbiamo preferito per maggiore sicurezza andare in piccoli ristoranti, ove si cucinano carni di montone,di pollo,riso,il famoso kebab,il pane lievitato "il naan"di ottimo sapore e il "chapati"altro pane con un sapore delizioso.Il curry è alla base della cucina indiana e a casa lo uso per cuocere il riso con la carne..i dolci sono i "laddus" e "i barfis" a base di pistacchio.La sera andavamo in qualche albergo per ascoltare la musica indiana la cui melodia ti rapisce completamente facendoti dimenticare dove sei e tutto quanto ti circonda..la chitarra "sitar" con i suoi "mantra"che evocano l'apertura della mente e che ti portano a ricordare "RAVI" nelle poesie di "Omar Khayyan"..ricordo il Bharat ove si beve birra o tequila spiluccando da un vasetto di "meze".Siamo ripartiti per una breve visita a "Jaipur" chiamata città rosa le cui abitazioni sono di questo colore con il palazzo denominato"City Palace" sede del "Maharaja" con l'Osservatorio la cui cima è all'aria aperta.Ripartiamo per Calcutta in hindi Kalkattan di origine britannica che possiede il Victoria Memorial edificio costruito in memoria della regina, città della dea Kalì la cui origine era un villaggio di pescatori lungo il fiume Hoogli che è una ramificazione del grande Gange..essa possiede una vivacità culturale, ma rasenta una povertà estrema ..vi è un senso di smarrimento e di confusione per gli agglomerati urbani che si mescolano con le antiche costruzioni dell'architettura coloniale,Ricordiamo nel 1913 il premio Nobel per la letteratura "Rabin Dranath Tagore".Vi è un grande mercato di fiori situato sotto un ponte e molti visitatori vi si recano per comprare ghirlande da offrire alla divinità che è un'usanza di devozione.Abbiamo visitato il quartiere dei vari mestieri tradizionali detto "Kumatuli" dove si realizzano immagini sacre per la festa di febbraio in onore della dea della conoscenza, delle arti e della musica prima in paglia, poi in argilla e finemente decorata.La dea Kalì è il simbolo della verità,della potenza, del tempo eterno ma soprattutto dell'energia femminile,al contrario di Shiva che è di colore nero e nuda.Al collo porta una ghirlanda di cinquanta teste umane recise che corrispondono alle lettere dell'alfabeto sanscrito e alle cinquanta vibrazioni fondamentali dell'Universo..possiede quattro braccia la cui mano sinistra ha una testa decapitata che indica l'impossibilità di fuggire al tempo, alla relatività della vita e alla morte..nella mano sinistra superiore mostra una spada che indica lo sterminio fisico per l'antica schiavitù e libera il ciclo della rinascita,la mano destra è l'essenza del timore e l'altra ha la capacità di fare doni e di combattere i demoni che determinano il "caos".Nel quartiere degli artigiani sorge il ricovero di Madre Teresa di Calcutta una suora piccola,ma dotata di grande luminosità e con un cuore colmo d'amore per i poveri e coloro che sono malati.Alla sera siamo andati in una birreria denominata "Coffee House" che era il circolo degli intelletuali ossia dei poeti,letterati,scrittori. .
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