domenica 7 aprile 2013

ANCH'IO..

Quante volte abbiamo risposto in tal modo volendo partecipare insieme oppure condividendo un'opinione?Ma abbiamo mai pensato di condividere la tristezza, la malinconia di qualcuno che appare distrutto dalle proprie manifestazioni di grande finalità? No,non credo.anzi formulate le dovute scuse abbiamo cercato di essere lontani da quel mondo opprimente senza alcun principio di euforismo o di gioia.Principalmente non sentiamo di offrire questa espressione a coloro che si trovano in difficoltà e che cercano un aiuto positivo per affrontarla e demolirla consentendo agli altri una pausa in cui essi sanno di non essere soli con se stessi.I pensieri restano,così come i ricordi ma le divagazioni,le distrazioni sono principalmente opportune al caso indicato.Nessuno o molto poche sono le persone che stabiliscono un solido rapporto con chi è preda dei propri istinti e non guarda ad un avvenire felice..eppure costoro si dichiarano amici,persone molto vicine su cui si può contare per la compagnia,per i consigli etc.non sempre avviene in tal modo preferendo la libertà da tutto ciò che ci fa partecipare al dolore degli altri..noi abbiamo già i nostri a cui dobbiamo pensare,figuriamoci se ascoltassimo quelli degli altri..così concludiamo l'amicizia e ognuno va per i fatti suoi..Nel mondo pochi sono i casi in cui questa semplice parola si usa per le difficoltà altrui,in genere viene espressa per partecipare ad avvenimenti gioiosi,a circostanze in cui la propria presenza diventa un corollario di situazioni festanti che riempiono il cuore di felicità e di benessere..almeno così si crede..ma in seguito le circostanze mostrano il rovescio della medaglia e anche se ritenute festose esse possono ad un certo momento mostrare l'infelicità che ogni condizione di causa racchiude in sè,nascosta da effluvi di gioia e di dolore..

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