domenica 30 giugno 2013

LA SICUREZZA INCERTA..

Molti individui sono sicuri di quanto devono compiere per soddisfare un loro desiderio ma l'impeto e il consiglio altrui a volte li fa tentennare su ciò che hanno deciso.Allora ripensano lentamente con tutte le probabilità del caso se sarebbe ovvio cambiare alcuni provvedimenti e cercano un'altra strada.La sicurezza mostrata in precedenza è sparita così come la certezza che avevano preventivato nel proprio cuore e nella loro mente.Alcuni credono che le proprie scelte siano il risultato di un pensiero guadagnato da riflessioni e meditazioni che riflettono il singolo procedimento dovuto alla preparazione di una quadrata impostazione dalla quale sorge la riuscita dalla questione in oggetto..ciò a volte può risultare valido ma certamente non ci si può abituare nè basare sempre sulla finalità delle proprie esigenze delle certezze conquistate in quanto anche se cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia questo sistema risulta valido in matematica ma non nelle difficoltà della vita.Noi crediamo che tutto possa essere ,divenire se accettiamo la volontà di comprendere la causa o la questione di cui dobbiamo occuparci,ma non basta, non risulta a volte sufficiente per la remunerazione attesa poichè le sorprese sopraggiunte sono infinite e fanno perdere le sicurezze preventivate.Tutto ciò non vuole significare che il proprio carattere sia mutevole ma che ad un certo punto abbiamo voluto ascoltare anche il parere altrui per conoscere la validità dell'impresa.Purtroppo solo alcuni seguono questa traiettoria che al termine riuscirà a soddisfare le proprie esigenze e quelle altrui in quanto essendo gli individui presuntuosi si accorgeranno in seguito che qualcosa non va e si cimenteranno a correggere l'errore quando non viene considerato allo stesso modo.Se tutti la pensassimo nella medesima maniera saremmo dei "robot" a cui viene comandato di eseguire lo stesso compito non in maniera diversa e il risultato non verrebbe specificato diversamente secondo le proprie opinioni oppure secondo le proprie conoscenze.Nell'esistenza umana il concordato fra la verità,la realtà di una singola specialità e la presentazione apparentemente riuscita di una sicurezza, risulta sempre diversa in quanto il modo di pensare,di credere,di conoscere varia secondo la propria condizione d'essere come uno stelo di un fiore che si può erigere per dimostrare la sua bellezza o si può piegare per dimostrare la singola debolezza per cui certamente la cosa migliore è quella di considerarsi uno fra mille che il migliore in assoluto di fronte agli altri.Quando l'uomo diventa un corpo e un'anima sola nel periodo che gli viene concesso di vivere e si è appropriato di tutti i concetti necessari per una vita sicura e tranquilla lontana dall'invalidità del proprio essere, si accorgerà di non vivere più tra noi ma di avere concluso la sua esistenza in maniera prima incerta, ma in seguito dotata di quella sicurezza che gli darà la pace eterna..in quanto ha accertato con la propria esperienza la pericolosità e la poca disponibilità degli altri nella sicurezza della sua esistenza..

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