LA CONFESSIONE..
Non intendo solo quella religiosa ma soprattutto quella che facciamo a noi stessi se comprendiamo lo sbaglio,l'offesa recata senza un motivo plausibile,oppure per ferire un individuo e così sentirci padroni della situazione e soddisfatti.Generalmente siamo portati a non farla altrimenti il mondo andrebbe diversamente,soprattutto se si tratta della propria incolumità,.della estrema salvezza per noi stessi,perchè risulta il motivo più semplice per cavarsela dagli intricati discorsi che di sono fatti e comunque ne siamo usciti senza macchia con la menzogna....lo crediamo ma non lo avvertiamo dentro di noi e in tal modo illudiamo un innocente.che si fidava di noi..Se vogliamo alludere a quella che coinvolge un individuo per la sua incolumità,il discorso diventa difficile in quanto facciamo condannare un innocente per dare a noi stessi.quella sensazione di salvezza che in seguito svanirà.Il mondo va avanti tra misure di sicurezza con promesse non mantenute,con bugie che sappiamo nascondono la verità,con imbrogli di svariato condimento che ci porterà allo sfacelo prima di noi stessi e in seguito di quello altrui..ma se tutti dentro il proprio animo,usufruendo della coscienza si .limiterebbero ad una precisa soluzione dopo aver confessato ch'erano tutte menzogne affermate sia per un voto,che per sentirsi salvi dalle calamità che la vita porge per farci diventare adulti, la confessione diventerebbe una tolleranza ai propri dolori e alle proprie sofferenze...
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