mercoledì 28 luglio 2010

DARE GIOIA AGLI ALTRI

Come si fa a... DARE GIOIA AGLI ALTRI?..Con l'amore..quello gratuito dove la cautela dei sentimenti viene esposta senza limitazione alcuna,dove la semplicità dei singoli concetti esprimono la piena soddisfazione di calorosi applausi di ricevuta non pagata, ma amnistiata dal dolore e dalle preoccupazioni che la vita offre a tutti..anche chi non sa dare questo semplice obolo d'amore e di carità cristiana dovrebbe andare a scuola ad imparare cosa significa essere buoni,non concepire cattiverie ai danni degli altri,non conoscere l'ambiguità che gli esseri umani nascondono dentro di sè,aiutare il prossimo anche senza sentirsi dire.. grazie,ma solo per il senso di quell'amore che si nutre dentro al cuore e che ci fa rubare alla vita, gli attimi di dolore di cui essa ci arricchisce sempre di più. Le persone che non riescono a dare, ma sono pronte a ricevere sono tante..tante sono le imprudenze che essi manifestano per la naturale condizione di essere migliori degli altri a cui si paragonano sovente per poter affermare..siamo quelli che conosciamo il prossimo,che guardiamo nella vita degli altri per carpire le loro anime e farci così un'esperienza di valutazione alle loro spalle, comprensive di regalo pattuito con noi stessi senza alcun rimorso per quello che abbiamo loro tolto.Si dice..si mormora.. che qualsiasi prova d'amore è sostenibile fino ad un certo punto,poichè si deve considerare che l'esistenza degli uomini non offre nessuna sicurezza,nessuna garanzia, nessuna prova d'affidamento per cui meglio non indagare, nè spiegarsene le motivazioni.. si potrebbe incappare in uno scandalo,in guai senza fine..allora perchè non starsene da soli senza il dialogo offerto gratuitamente da chi si preoccupa dell'esistenza altrui,da chi vuol dividere la propria vita con gli altri,offrendo loro amore e comprensione nel discorso del percorso da effettuare che si nutre nella corresponsione d'amore?No..nulla da fare.. il silenzio è d'uopo..è d'uopo farsi i fatti propri senza comprendere quelli degli altri..poichè la migliore fuga è la complicità dei propri sensi incantati con noi stessi.. senza DARE GIOIA AGLI ALTRI..

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