martedì 3 agosto 2010

IL CIRCO EQUESTRE..

Quando ero bambina mi portavano al CIRCO EQUESTRE ma io non mi divertivo..guardavo quei poveri animali costretti a vivere in cattività e chissà quanto avevano sofferto per l'addestramento affinchè facessero quegli esercizi per cui non erano nati..volevano essere liberi,godere della natura etc..ma l'uomo per lucro e per divertimento altrui li considerava giocattoli e pertanto li faceva funzionare a suo piacimento e per l'allegria degli altri...per non dimenticare i pagliacci che col volto dipinto e tutti quei lustrini si accanivano a farci ridere ma che nel mio cuore provavo solo pena per la loro vita da cani randagi costretti come gli animali a vivere in carrozzoni sotto le intemperie..povera gente.. e quei cani che saltavano sulle griglie calde poichè le loro zampette al calore bollente soffrivano e così saltavano dal dolore...come coloro che si esibivano in esercizi difficili e pericolosi mettendo a repentaglio la propria vita per il piacere degli altri.Divenuta grande non andai mai più al CIRCO..ma oggi con l'età del ragionamento ricorro frequentemente col pensiero a tutto ciò, poichè la vita è simile a quella di cui sopra.Anche gli antichi ritenevano che l'umanità facesse parte di un grande CIRCO creato dagli dei per proprio divertimento...in un certo senso possiamo anche noi ritenere che la vita sia un grande spettacolo, di cui noi siamo più o meno inconsapevoli interpreti. Quante sono le persone che si ritengono importanti e degne di onori,mentre si rivelano modesti pagliacci?.. Quanti si comportano come cani ammaestrati pronti ad obbedire agli ordini del loro padrone?..Gli uomini si esibiscono in una sarabanda di azioni dettate dal lucro e dal significato di compiacere e di far divertire gli altri per essere accettati,per essere qualificati diversi,per ottenere il plauso dei loro condizionamenti in cui hanno dovuto esplicare tutta la propria forza,la propria tenacia per giungere così credono, al successo della loro esistenza senza tener conto che il proprio ed evidente colloquio con l' esigenza altrui fa diventare dei pagliacci anche la più semplice delle metamorfosi che si adottano per conseguire il singolo clamore di un attimo di notorietà..ma come coloro del CIRCO non pensano che stanno giocando con la vita propria e con quella degli altri,che la corda si può spezzare a loro insaputa,che la speranza che si adegua alla possibilità del guadagno futuro possa diventare la loro tomba del presente..La corsa alla sostanziale e precisa ricchezzza della proprietà di colui che si adopera per il conseguimento di tutto ciò ,diventa una probabilità di spegnimento della sua ricchezza interiore, in quanto si spegne la fiaccola dell'amore sincero e demotivato dai propri interessi..

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