mercoledì 25 agosto 2010

LA PAGLIUZZA E LA TRAVE..

Gli antichi pensavano che gli dei avessero dotato gli uomini di due bisacce da portare appese al collo ..una che pendeva davanti piena dei difetti e degli errori altrui,l'altra che pendeva sulla schiena con i difetti e gli errori propri.. per questo ognuno è portato a vedere con facilità il male del prossimo,mentre considera con benevole tolleranza i propri difetti.In tempi più recenti, lo stesso discorso viene sviluppato con la famosa parabola della pagliuzza e della trave.. ..perchè fratello,vuoi togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo vicino,mentre non vedi la trave che è nel tuo occhio?..Pensa prima a togliere la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene, per togliere la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello.Queste sagge parole troppo spesso dimenticate,fanno sì che noi siamo sempre pronti a stigmatizzare ogni più piccolo errore del nostro prossimo,mentre con benevole compiacimento giustifichiamo i nostri.Come accade anche per le diverse correnti esistenziali, è molto più facile criticare le opere altrui, guardandosi bene dall'intervenire personalmente.. è più semplice distruggere che costruire.La società si difende con le stesse armi per evidenziare quello che si compie per ottenere la ricchezza di cui si crede sia conformata la felicità,nascondendo provvidenzialmente le causalità di tale ricerca.Appunto per questo motivo,i componenti della preziosa demoralizzazione della sintetica e flebile consuetudine d'appropriarsi di quello che si crede sia determinante per la propria vita,adducendo alla propria vista, la trave della discordia degli altri,facendo assumere alle potenzialità altrui, la necessità d'evasione dai propri obblighi, in quanto la pagliuzza contenuta nei propri occhi, si chiude con la ricerca della trave altrui..

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