domenica 17 ottobre 2010

IL BUIO..

La mancanza della luce diventa BUIO per l'essere umano, quando non vede più nulla e si sente intimorito per ciò che lo circonda, fino a quando i suoi occhi riprendono la stabilità del momento precedente all'oscurità..ma nella vita quanti attimi,quante situazioni,quante circostanze provocano le medesime sensazioni di panico senza intravedere la luce che spiegherà la fine dei momenti dolorosi o difficili da superare.Gli uomini amano questa circostanza per approfittarsi di coloro che sono indifesi,per rubare,per appropriarsi di quello che a loro manca,per poter conquistare e dimostrare il proprio affetto a chi ne è avvinto dalle circostanze amorevoli in cui si coniugano le verie esperienze amorose della vita.Si afferma che..non vi sia miglior cieco di chi non vuol vedere...infatti coloro che non proferiscono verbo per viltà,per non corresponsione d'amicizia o di fiducia verso chi chiede chiarimenti di circostanza, verso chi ha necessità di spiegazioni che potrebbero offrire e dimostrare l'innocenza,la estrameità del caso..allora costui afferma d'essere al BUIO delle circostanze dichiarate, per estraniarsi completamente da un compito di responsabilità che lo costringerebbe ad una diversa conformità di pensiero e le cui conseguenze potrebbero dimostrargli quanto egli sia capace nell'avventurarsi in problematiche del tutto estranee alla sua esistenza, nella quale ha riposto la propria tranquillità della vita che prudentemente si è scelto.Il tacere a volte però è essenziale..quando si vuole entrare nella vita degli altri,quando costoro hanno deciso di mantenere l'anonimato per una giusta causa,oppure quando si desidera conoscere le intimità di coloro che decidiamo di conquistare..in questo caso il silenzio è veramente d'oro..al contrario colui che desidera rimanere estatico a guardare le difficoltà altrui,in un BUIO senza confini, ha già deciso l'altrui sconfitta e il suo predominio...

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