venerdì 5 novembre 2010

LA DITTATURA..

Colui che esercita questo spregevole dominio sugli altri. ottiene il dolore del prossimo e non la chiarezza dell'amore che si nutre verso chi si preoccupa delle sorti complicate ed infinite che la vita offre.Questo sistema avviene sia nella vita pubblica che in quella privata, in cui l'esperienza del dolore affianca quella della celebrità.L'uomo che crea questa atmosfera tra le mura domestiche, crede di usurpare l'esistenza degli altri attraverso le sue necessità che considera al di sopra di ogni eventualità altrui, in quanto riconosce solamente il proprio predominio e la proverbiale finalità del comando ad oltranza..naturalmente egli è privo di cuore e di quell'amore condiviso anche con chi lo ama.Quando nella vita pubblica, con gli amici, con coloro che lo circondano nelle sue innumerevoli comparse di consulenza di comando,costui si avvale della sua personalità dettando ordini e dimostrando la sua supremazia nel confronto di sentirsi migliore e al disopra di qualsiasi discussione o dialogo vi sia..poichè le sue parole sono comandi,sono ordini e devono rappresentare regole di vita che gli altri sono costretti a rispettare loro malgrado...ma nell'esistenza umana, il temere, il distruggere un mito di chiarezza efferata e non.. ma quasi disponibile ad esserlo,dimostra che la proprietà di essere liberi pensatori,di essere padroni delle proprie idee e necessità fanno conseguire, che l'altro addivenga talvolta ad un accordo per non perdere il posto che occupa..ma solo con la finzione del momento.. poichè le sue regole sono..io..solo io e sempre io..Costui non considera che la vita è un viaggio e che se durante questo percorso non ha effettuato le cosiddette fermate, verrà un tempo che dovrà fermarsi comunque e che troverà la stazione vuota e nessuno ad attenderlo proprio come desiderava al tempo dell'esistenza terrena, in quanto gli altri ricorderanno il suo motto..io..solo io..sempre io..

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