sabato 22 gennaio 2011

ZIO PEPPE..

Vi era un mulo di nome "GIUSEPPE".. ma poichè il nome era molto lungo ed anche per non offendere coloro che in paese si chiamavano così, il padrone lo soprannominò"ZIO BEPPE"e così tutti conoscevano questo mulo..quando al mattino si recava al mercato,con il suo padrone a vendere i prodotti della terra, magari sopportando anche "pesi maggiori" sulla sua soma per amore del padrone."ZIO BEPPE" era un mulo uguale agli altri..ragliava se aveva fame, se era stanco o gli doleva qualche parte del corpo..ormai avanti negli anni emetteva suoni striduli,come fanno tutti i suoi simili,ma nel raglio si sentiva la grande "sensibilità" dell'animale che chiedeva aiuto.Ora accade un fatto portentoso..un mattino quando il padrone andò nella stalla a prendere il suo mulo,costui invece di accoglierlo con il consueto raglio stridulo..emise un suono dolce e intonato e così contiinuò da sembrare che cantasse invece che ragliasse.Il padrone si stropicciò gli occhi e si toccò le orecchie.. sogno o son desto..sono pazzo o tutto ciò che odo è reale?..Com'è possibile che il mio mulo canti invece di ragliare?Che miracolo è mai avvenuto..allora decise di portare "ZIO BEPPE" dal veterinario per acquisire conoscenza della sua salute..ma il veterinario scrollò la testa e affermò che il mulo stava bene.. godeva ottima salute per le sue conoscenze mediche ..ma l'udire il canto del mulo era per lui insolito..non aveva precisa risposta da dare al pastore..era un avvenimento straordinario..non c'era da aggiungere nulla...tranne che il mulo era" magico".Questo fatto venne a conoscenza del sindaco che volle conoscere "ZIO BEPPE"..ma anzi propose di condurlo alla Fiera del Paese che l'indomani si sarebbe tenuta come attrazione e richiamo per tutti gli abitanti dei paesi circostanti..e così avvenne.."ZIO BEPPE" fu ammirato,coccolato da tutti che rimanevano incantati e commossi da quei suoni così melodiosi.Dopo due giorni alla sera,ad un tratto il canto di "ZIO BEPPE" si fermò..e il mulo cominciò a ragliare come di consueto .Quale fu la delusione del padrone e dei suoi cittadini..a nulla valsero le moine, gli zuccherini .."ZIO BEPPE" ritornò ad essere l'animale ordinario di sempre.A sera nella stalla il padrone mentre lo accarezzava così gli parlava..perchè amico mio non odo più il tuo canto melodioso che mi ha dato gioia e una straordinaria emozione.. perchè ti sentivo simile a me?..Quasi comprendessi il mio parlare.. come ad un tratto tu fossi diventato umano e non più animale..perchè ora tutto è finito?..Quando eri "magico" tutti ti ritenevano diverso..ti rispettavano,ti amavano..ora che sei di nuovo un semplice mulo,nessuno si accorgerà più di te...chissà che io sia stato folle insieme a te?..Il mulo lo guardava con occhi semplici.. quasi gli volesse dire..non lo so se sono stato pazzo io o sei folle tu..nel miracolo d'udire il mio canto se non lo comprendi tu che sei il mio padrone.. cosa posso saperne io modesto mulo?..E aveva gli occhi lucidi nell'esprimere questa sua "sensibilità" .Il padrone lo accarezzò e se ne andò a letto .Al mattino quando si recò nella stalla trovò a terra !ZIO BEPPE" accasciato e morto dalla troppa emozione.Ma ciò che aveva affermato il padrone non era esatto..nessuno si era dimenticato del mulo che per due giorni avava allietato con il suo canto melodioso il Paese..anzi tutti decisero di seppellire il mulo nel piccolo cimitero in modo da considerarlo come un piccolo "uomo" e sulla lapide scrissero.."Qui giace il mulo "ZIO BEPPE"che nonostante non avesse verbo allietò con la sua melodia il cuore di tutti i paesani.. e questa storia fu narrata dai nonni ai nipoti e così ai loro discendenti.i.. e il Paese fu noto e ricordato per il "CANTO DI ZIO"BEPPE"..

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