mercoledì 2 marzo 2011

CHI CONSENTE IL MALE.. CONVIENE CHE SI FACCIA..

Il MALE purtroppo esiste..è una parola che non pronunciamo mai se non in alcune circostanze in cui esso predomina nella vita altrui e la nostra la scusiamo con la certezza che non eravamo compresi nella sua specificazione quando lo abbiamo commesso..praticamente troviamo sempre una giustificazione per noi stessi,mentre per gli altri diventa un'accusa e una dichiarazione di ripudio della vita di chi è onesto e sempre presente nei compiti da svolgere in maniera personale e altruistica, dignitosa per la persona che rappresenta.Ma colui che lo consente con la propria volontà o lo trasmette ad altri con le proprie certezze di avventurose costruzioni di grandezza a suo favore per addomesticare la chiarezza altrui verso le proprie necessità, diventa un orco come nelle favole dei fanciulli, in cui alla fine morirà ucciso anche se virtualmente nella realtà, dalle cattiverie espresse durante il percorso del racconto.Consentire il MALE significa ammettere senza alcuna reticenza, la possibilità di compiere azioni contro la morale,la società ma soprattutto verso sè stesso e di conseguenza verso gli altri ..ma alla fine dovrà pagare il prezzo stabilito delle proprie azioni senza rendersi conto di quanto sia stato nefasto nella propria vita e in quella degli altri. e quindi non avrà sconti sui misfatti compiuti poichè il peso della bilancia è uguale per tutti. Costui può comprare,può ordinare,può esercitare la sua fisionomia nel comando delle sue disastrose anche se apparenti visioni opportunistiche di piaceri,di favori che ottenuti aumentano il suo prestigio, ma pagherà le colpe commesse quando non si aspetta che la giustizia della vita, compirà il percorso tracciato secondo la volontà divina e la bilancia dell'esistenza, che misura l'eventualità delle scelte fatte.Alcuni che lo compiono possono avere un'attenuante..sono incoscienti nelle azioni, poichè non avendo nulla e non possedendo la carezza materna, sono abituati a prendere quello che hanno gli altri..credendo così che la legge sia uguale per tutti..ma costoro sul momento sono innocenti seppure colpevoli, ma in seguito diventeranno delinquenti incalliti e condannati per la responsabilità dei loro delitti.Chi li costringe a compiere riprovevoli azioni sia che appartengano ad un ceto elevato, che ad un ceto modesto e misero, la colpa verrà rilevata come un succedersi di complicanze vitali per la propria esistenza e una minaccia per la società.Coloro che sono al corrente del MALE perpetrato attraverso le azioni degli altri o attraverso le proprie azioni commettono un delitto senza precedenti in quanto essi sono consapevoli di quanto si apprestano a compiere senza rimpianti, ma con l'accorgimento di disegni preventivati e studiati con la sicurezza della vittoria superiore a qualsiasi dimostrazione d'innocenza poichè essi sono superbi nel dimostrare che sono a capo della natura altrui e ne decidono le conseguenze.La convenienza è una struttura della società odierna in tutti i campi..poco denaro..poco lavoro..poca volontà.poca moralità...allora la migliore soluzione adottatta è il recupero delle probabilità mancanti, attraverso azioni in cui il MALE fa da padrone.. ma non si pensa che la vita è appesa ad un filo e che ad un certo momento stabilito, la si perde poichè il filo si spezza e gli occhi fino a quel momento indagatori per cercare soluzioni ottimali per sè stessi, non ci vedranno più..trovandosi in un buio completo senza la LUCE che risplende..

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