ARCIBALDO..
Ho raccontato dei miei gatti ROBESPIERRE e LANCILLOTTO, ma non voglio dimenticare ARCIBALDO che ha vissuto con me per.. se così vogliamo dire.. tredici anni ed ora vi narro la sua storia.ARCIBALDO era un fox terrier comprato a Milano in un noto allevamento da un amico di mio padre per la figlia ormai grande che desiderava quella razza di cani.Era bello,di una particolare chiarezza del suo mantello..marrone e nero con il muso con qualche chiazza bianca..aveva il suo pedigree e discendeva da una nobile casata,Dopo cinque anni durante i quali il cane si era affezionato alla ragazza, costei convolò a nozze e la povera bestia rimase solo con i genitori di lei.Il padre se lo portava ogni giorno in ufficio poichè la moglie voleva essere libera da "impedimenti canini" fino a quando il pover'uomo si rivolse a mio padre pregandolo di tenerlo con sè.Mio padre aveva un altro esemplare della razza canina, un lupo di nome Wolfe, ma poichè amava gli animali non seppe rifiutare non tenendo presente la gelosia di Wolfe che approfittava di una sua distrazione per mangiargli il pelo naturalmente mordendolo..questa situazione andò avanti per un pò di tempo...arrivò l'estate e mio padre si recò nella sua villa di Pescocostanzo chiedendomi se per il mese di Agosto potevo tenergli il cane, conoscendo il mio amore per gli animali per cui la mia risposta fu affermativa.Così ARCIBALDO arrivò a casa mia con bagagli varii..si mise dietro alla porta,muto e senza drammi per tutta la giornata aspettando il padrone che venisse a riprenderlo, ma naturalmente ciò non accadde.La sera dovendo uscire decisi di condurlo con me e docilmente il cane mi seguì.Nei giorni successivi sia al mattino che alla sera, quando uscivo la bestiola era sempre in mia compagnia e dopo poco tempo addirittura dormiva sul mio letto.Lo lasciavo fare considerando che aveva avuto tre padroni..prima la ragazza..poi suo padre e infine il mio..considerando che agosto stava per terminare e che mio padre sarebbe venuto a riprenderlo mi si stringeva il cuore a doverlo lasciare andare via..mi ero affezionata e faceva ormai parte della mia famiglia.Quando mio padre tornò gli parlai sinceramente.. che non potevo restituirlo in quanto ambedue nutrivamo affetto l'uno per l'altra ed egli candidamente mi rispose di non aver mai pensato di riprenderselo in quanto avendo già un cane non poteva creare conflitti fra i due.La mia gioia era al culmine così credo quella del cane, che ormai mi considerava parte di sè..Ad ottobre ricorreva il compleanno di mio padre e naturalmente ci fu una grande festa con tutti i parenti..mi ci recai ma condussi con me ARCIBALDO temendo che ricordando dove precedentemente era vissuto volesse rimanervi..ma quale fu la mia sorpresa nel constatare che il cane mi seguiva ovunque andassi, quasi temesse che lo lasciassi e tra l'ammirazione generale la bestiola dimostrò quanto grande sia l'amore per chi lo dimostra sinceramente.Quando venne la sua ora,ormai stanco e vecchio, ammalato e cieco il veterinario m'informò che doveva abbatterlo poichè il cane ormai era un vegetale..allora lo avvolsi in una coperta e glielo affidai singhiozzando atrocemente..caro ARCIBALDO non ti ho dimenticato..ora riposi ai piedi di un albero in un giardino insieme agli altri..
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