lunedì 7 novembre 2011

IL FASCINO..

Il fascino o lo "charme" come si vuole esprimere questo termine, è un dono che si comprende nel proprio essere fin dalla nascita..non si può acquistare, nè comporre durante gli anni la sinfonia degli elementi che formano questo significato.Il fascino si avvale di una tale varietà di elementi per cui l'individuo sprigiona profumo di compiacenza altrui senza rendersene conto e qualora lo si avverte di tale preziosità, risponde con la propria indifferenza non rendendosi conto della qualità che possiede..è un dono che pochi comprendono poichè essendo una prerogativa della propria fisionomia appare un elemento di precisione dell'individualità non costruita,gli altri restano prigionieri di tale sensibilità per cui non si accorgono che la gabbia che si sono costruiti a volte non comprende la bellezza specifica della fisionomia dell'altro..si può non essere belli, ma affascinanti..il che vale molto di più per l'attrazione che ne deriva.C'era una volta un piccolo coniglio che non possedeva la curiosità degli altri suoi simili in quanto la paura d'essere intrappolato con l'esistenza altrui, lo trafiggeva nelle sue azioni e come tale si nascondeva alla vista degli altri.Esso sapeva d'essere solo poichè la scelta che si era costruito non gli regalava la compagnia, nè la completezzza della fortunata e amorevole comprensione di coloro che vivevano in quel bosco.Gli altri si chiamavano continuamente alla reciproca versione di sembianza costruttiva sugli elementi d'infoirmazione e di sentimenti non abbandonati, ma vissuti.Costui al contrario si avvaleva di sè stesso convinto che escludendo ogni pericolo possibile dalla sua esistenza, fosse immune dal richiamo della natura.Un giorno volle il destino che incontrasse una bella coniglietta bianca come il suo pelo e ne sentisse il profumo della natura avversata fino a quel momento, ma essendo privo di qualsiasi sentimento ed essendo sempre solitario non provò alcun interesse per la nuova conoscenza.L'altra si avvide del suo timore e temendone l'abbandono gli chiese di non andarsene poichè gli piaceva il suo aspetto..e glielo chiese con tale dolcezza muovendo le ciglia con un ritmo che sembrava sincronizzato, tanto risultava perfetto e contemplativo, che il coniglio desistette dai suoi propositi.L'altra aveva compreso d'essere piaciuta e si soffermava sulla visione completa del suo compagno, il quale continuava ad amimirarla senza parlare, ma apprezzando col silenzio la visione.La coniglia allora, presa dall'euforia del momento gli chiese il nome e dove abitasse poichè non l'aveva mai visto pur conoscendo tutti gli abitanti del luogo.Il coniglio malvolentieri disse di chiamarsi "Animale" poichè i suoi così lo avevano chiamato alla sua nascita considerandolo come un essere privo di parola e di sentimenti, poichè costui non dimostrava nessuna capacità d'amore, nè di conversazione con i suoi movimenti delle labbra..no.. rispose la coniglia ..io non credo affatto che tu sia così,poichè mi chiamo "Opportunità d'essere" in quanto i miei genitori vedevano in me la chiarezza che davo loro e che in seguito erano certi avrei offerto agli altri e quindi anche se i nostri nomi sono reciprocamente strani, il destino ha voluto che c'incontrassimo per avvalorare la sentenza non compresa dei tuoi genitori, nè acuità dagli altri.Si.. rispose il coniglio ormai preso nella trappola del fascino dell'altra che acquisendone le specifiche fisionomie donatele alla nascita, aveva compreso che la preda era sua,che non l'avrebbe lasciata più.. attratta dal suo fascino che emanava senza complicazioni e senza dichiarazioni d'essere false.. ma che con la semplicità del proprio cuore, non aveva per l'altro ormai più il significato della bellezza esteriore,che tanto lo avevano intimorito.e per cui non aveva vissuto...

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