LA CURIOSITA'
E' bello interessarsi di tutto ciò che ci circonda altrimenti finiremmo con l'essere indifferenti e mostreremmo di non avere un particolare impegno con la vita stessa..ma una differenza esiste tra ciò che ho affermato e quanto vi sia di più antipatico che interessarsi volutamente dei fatti degli altri.Conosco persone che invadono ormai per abitudine i campi d'intimità altrui e non si accorgono ormai più delle domande che pongono poichè la propria natura ha preso il sopravvento e risultano alquanto fastidiose per non dire ineducate, poichè cercano d'invadere la "privacy" per poi farne uso di pettegolezzo e non si accorgono che la loro è diventata una malattia morale.Gli uomini in genere hanno un contatto verbale con gli altri in quanto essi desiderano confidarsi dei loro problemi,delle proprie situazioni difficili da risolvere,in quanto coloro che si astengono risultano indifferenti alle traversie,alle gioie di coloro che li circondano mostrando il proprio mutismo e non prendendo parte alla'esistenza comune di una società in cui vivono, ma disertandola per essere soli con sè stessi credendo di aver trovato "l'optimum" per essere lasciati in pace..ma costoro non hanno compreso che quando scadrà il termine della propria vita si ritroveranno soli con sè stessi senza un'amicizia che li accompagni fino alla fine e tutto ciò risulta molto amaro.Chi al contrario manifesta i propri sentimenti per avere un supporto amichevole ai propri quesiti,chi è desideroso d'esprimersi raccontando le poche gioie di una giornata qualunque,chi sente la necessità di mostrarsi inequivocabilmente espansivo narrando episodi personali,dovrà stare attento a chi si confida..non sempre tutto ciò resta celato agli altri..nella cattiveria umana c'è chi se ne serve ad uso proprio ad un prezzo che non si potrà pagare poichè il dolore per la confidenza mal retribuita resterà nel ricordo di chi l'ha confessata..
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