domenica 25 marzo 2012

LA MIA AFRICA..

Sembra il titolo del film che ho visto, ma ho deciso di chiamare in tal modo il mio racconto di viaggio in quanto non parlerò delle difficoltà incontrate, nè della miseria e della fame, ma di quello che questo Continente che dopo L'Asia e l'America è considerato il più grande del mondo, ti lascia dentro con il famoso "mal d'Africa".Con la solita cugina e lo stesso gruppo di amici qualche anno fa decidemmo di visitarla avendo un cugino paterno acquistato un villaggio a Diani vicino Mombasa e di andarlo a trovare durante le vacanze natalizie.L'Africa è considerata la culla dell'umanità, attraversata dall'Equatore e a nord est dall'artificiale Canale di Suez,nella parte settentrionale vi è il deserto del Sahara che è il più vasto del mondo,l'Oceano Atlantico e il mar Rosso.Il suo nome significa "Terra degli Afri" comprende il fiume Zambesi con le famose cascate Vittoria e il Nilo, il fiume più lungo del mondo, con i crateri che sono vulcani spenti i cui ghiacciai sono perenni come il Ruwenzori,il Kilimangjaro, il Kenia e il Camerun. Affidati ad una guida arriviamo a Nairobi la capitale del Kenia una città molto popolata con molti grattacieli, il cui nome significa "luogo dell'acqua fredda" ha un clima più mite mentre il resto del continente conserva un clima tropicale le cui notti sono umide e afose.Precedentemente nei miei racconti ho narrato del mio viaggio al Cairo e a Tunisi, ma questo luogo per me ha un'importanza immensa in quanto è l'appagamento di un desiderio che mi accompagnava fin da fanciulla..quello di recarmi in Tanzania per la varietà e l'unicità degli animali che vivono in questo luogo. Avevo visto diversi films sull'Africa.. dalle famose "Nevi del Kilimangjaro" in cui mi avevano impressionato gli avvoltoi davanti al monte Kilimangjaro, Le Miniere di Re Salomone e proprio "La mia Africa" bellissimi e molti altri ..per cui finalmente avevo appagato il mio sogno. Certo non avevo dimenticato la tratta degli schiavi con il mercato arabo e la caccia grossa di Hemingway e di Roosevelt, ma ormai vi ero giunta e cacciai dalla mia mente questi tristi pensieri. Ritornando alla città di Nairobi ci recammo nei quartieri più prestigiosi fra cui quello denominato "Muthaiga con Tchui road" il più elegante, essi sono stati creati dai coloni europei, ma nei sobborghi vi sono le baraccopoli con gente povera che vive miseramente. Comunque la città è ricca di giardini e di parchi come "Uhuru Park" e "Central Park" in cui svetta il monte Kenia. Il centro è caratterizzato dal "Central District" con edifici moderni, Fuori città vi è la profonda "Rift Valley"o "Grande Fossa Tettonica" ove è stato trovato un ominide primitivo a cui fu dato il nome di Lucy, lunga seimila km. punteggiata dai grandi laghi ma anche da praterie sconfinate, deserti e valli infuocate per cui lasciamo la capitale e ci rechiamo con una macchina da noleggio a Malindi ricca dei successi commerciali non sempre in ordine,caotica con gli abitanti scalzi che ti fermano continuamente per venderti collanine e artigianato locale...ma l'emozione che si avverte è totale..quando sei a contatto con la natura che se anche ti appare aspra, ti rapisce con i suoi colori, con le sue chiarezze d'avventura che ti trasportano con la fantasia a ciò che non realizzi in quei momenti d'immensa bellezza. Malindi si affaccia sull'Oceano Indiano con spiagge bianche per km. protette dalla barriera corallina. Vi sono molti italiani,i ristoranti sono nella città vecchia, mentre gli alberghi o "Resort" residence costituiti da tante piccole costruzioni sorgono tutti in riva all'Oceano. La sabbia col suo biancore ti acceca, le albe sono prima di un tenue colore rosa, poi diventano arancione e terminano nel rosso per cedere il posto al nascere del sole..un incanto inimmaginabile. Gli abitanti al mattino presto si recano a lavorare per cui vi è una folla immensa per le strade e anche fanciulli che si recano a prendere l'acqua o vanno a scuola e compiono svariati km. mostrando la loro povertà esibendo le tasche vuote dicendo continuamente.."jambo".. .Ci siamo fermati due giorni per visitarla, poi siamo andati a Mombasa (due ore di viaggio) la seconda città del Kenia(isola di guerra) separata dal territorio, altra città caotica con svariati mercati arabi, che conserva le facciate delle case rovinate nella città vecchia in cui puoi ammirare l'architettura islamica i cui balconi sono protetti da persiane, ricca di moschee e minareti. Nel centro cittadino chiamato "Avenue" vi sono molti negozi con il mercato del legno, gioiellerie con molti oggetti d'avorio(ho acquistato una meravigliosa collana e una statuetta d'avorio molto particolari) librerie e un pò più avanti vi è il mercato delle stoffe e del cotone. Abbiamo visitato "Fort Jesus" una roccaforte straordinario esempio d'architettura partoghese in seguito divenuta prigione dagli inglesi e poi un Museo. Gli schiavi prima d'essere deportati e tenuti nella parte inferiore della costruzione, venivano fatti ingrassare.. che pena!..Ma subito dopo con il traghetto (breve tratto) ci siamo recati a "Diani" non essendoci i soldi in quel territorio per costruire ponti..abbiamo visto donne che recavano sulla testa pacchi e sacchi con un'eleganza e una dignità notevole tenendo i piccoli per mano che ancora al grido di "Jambo" chiedevano soldi e finalmente siamo arrivati da mio cugino. Il villaggio si presenta come gli altri ospitale e confortevole..il mare possiede delle sfumature incantevoli con la bassa marea. Siamo senza parole, mentre mio cugino si dà da fare per mostrarci le altre incantevoli bellezze e per farci sentire a nostro agio Mi reco sulla spiaggia adiacente..non andrei via più da quel luogo straordinario, incantevole che mi coinvolge in mille sensazioni con numerose sfaccettature e poi mi sembra d'essere a casa per l'ospitalità ricevuta.La bassa marea fa uscire fuori atolli di sabbia bianchissima e si può fare una passeggiata sulla barriera corallina ricca di pesci e di stelle marine di varii colori.Alcuni sulla spiaggia vanno in bicicletta,la sera ceniamo al lume di candela rapiti da quel meraviglioso scenario.Come al solito i miei amici coadiuvati da mia cugina mi hanno fatto il solito scherzo...infatti i!l mattino seguente non li ho trovati a colazione e mio cugino mi ha informata che si erano recati in un villaggio adiacente per visitarlo..naturalmente ci sono rimasta male..essere andati via senza di me e vedere ciò che non avrei mai visto..mi sono recata sulla spiaggia a malincuore ma sopportando la cattiva azione..quando ad un tratto sono venuti tutti in coro a dirmi..scherzo.!.Scherzo!..ho sorriso e dentro di me ho provato un grande rincrescimento per aver creduto che mi avessero abbandonata.Vi è inoltre un "club del golf" e si possono fare molte cose,come immersioni, windsurf, con grandi strutture turistiche fra palmeti e baobab...ma la Tanzania mi attende.. stranamente con un suono impercettibile mi chiama e mi coinvolge nel desiderio ancora non appagato dicendomi..vieni, vieni..per mostrarmi la sua quantità di animali nel safari che abbiamo precedentemente concordato e prenotato un piccolo aereo da turismo.La Tanzania è l'unione di due parole..Tanganica e Zanzibar nota per il commercio delle spezie e il bagno con i delfini..con il National Park di Serengeti, la riserva naturale di Ngorongoro, con passaggi migratori di animali, isole da sogno e fondali marini stupendi. Il safari in questa località è considerato la principale attività turistica ove nel "Serengeti National Park" si possono ammirare verdi pascoli, pianure grandissime e..finalmente gli animali..i leoni, i ghepardi, le zebre, le antilopi, le scimmie, gli elefanti,i coccodrilli, gli gnu le cui mandrie in aprile si dirigono verso il Kenia ove i pascoli sono più verdi offrendo uno scenario unico al mondo,numerosi uccelli etc.Tanti e tanti sono..chi ci guarda con occhio vivo con suprema attenzione,chi dorme placidamente,chi fa il bagno o le scimmie che emettono le loro strane grida,le leonesse accanto ai leoni che si fanno coccolare,le gazzelle inseguite dal ghepardo che corre più velocemente di loro..il bracconaggio naturalmente è severamente proibito, ma la mia mente ritiene che il tutto ci sussurri e ci dica..benvenuti! Mi sembra d'essere lontana nel tempo quando l'uomo viveva a stretto contatto con la natura,dimentico tutto ciò che ho lasciato, non ha più importanza la civiltà.. in quel luogo tutto è magico, ti rapisce con estrema vitalità nel cuore di chi osserva quella molteplice varietà di grandi effetti che ti fanno palpitare con la gioia che provi.Le strade sono terribili, non esiste l'asfalto, ma le tende sono sicure e ti svegliano le grida delle iene che con loro verso stridente ti fa accapponare la pelle. Sempre con l'aereo ci rechiamo all'aeroporto di Arusha, Kilimangjaro che si presenta con aiuole fiorite, con il suono degli uccelli e il vento che ci avvolge in un turbinio di pienezza del luogo. Vediamo con la "jeep" donne con in testa caschi di banane, case di lamiere e di fango,ma la savana verde è ovunque nei suoi diversi colori dal verde meno acceso ad un verde brillante. I Masai guerrieri che ritengono ancora che questa terra appartenga loro, le cui capanne sempre di fango ma con il tetto di paglia sono costruite intorno a quella del capo e che considerano quel luogo il meglio della vita nella sua essenza..Visitiamo il parco di "lake Manara" con la foresta che si apre su una pianura con bufali, elefanti, giraffe che vorrei accarezzare,nel lago gli ippopotami fanno il bagno e giocano con l'acqua e i bellissimi pellicani..all'orizzone una macchia nera si muove..è la migrazione degli uccelli,alberi di acacia,le mandrie sono ovunque,la savana è sconfinata e generosa con gli sciacalli, i coccodrilli etc..qui mi sembra un Paradiso terrestre, l'Eden con il lago dei fenicotteri, animali dalla piume rosa..per chi sa ascoltare la savana parla e sembra mi dica..tu le hai sognate le bellezze che mi circondano e non fino a questo punto..ora ti mostro la verità di tutto quello che possiedo per cui andrai via con il mio ricordo che non ti abbandonerà mai..Il monte Kilimanjaro è formato da tre coni vulcani, è la più alta montagna del continente che domina la giungla. Noi non siamo saliti in cima poichè la salita è ardua e faticosa e poi si fa a tappe..i Masai raccontano che il leopardo inseguì per tre giorni la gazzella la quale disperata cercò rifugio tra le braccia del dio "Ngai" e lo scheletro del leopardo giace ancora sulla montagna..in sintesi essi affermano che coloro che salgono in cima con pensieri cattivi, non arrivano alla meta poichè la morte li ghermisce.Infatti il Kilimanjaro viene chiamato..montagna di luce..la leggenda narra ancora che il Kilimanjaro è la mano destra del dio "Ngai",il Kenia la mano sinistra e il Ruwenzori il suo cuore. Guardo la montagna con un'emozione profonda..finalmente sono davanti al mio sogno che ho ammirato nei films..ma adesso provo una sensazione immensa in cui la felicità non avverte alcuna necessità di parlare..mi sento pervadere da una calma infinita,di pace ove risiede la tranquillità dell'anima che dimentica ogni esperienza negativa, di vicissitudini conseguite,qualsiasi avvenimento spiacevole per attraversare con essa il miracolo della natura che mi circonda.Sempre con il piccolo aereo ci rechiamo alle "Cascate Vittoria" così chiamate dall'esploratore scozzese D.Livingstone nel 1855 in onore della regina d'Inghilterra. Sorgono sul fiume Zambesi note localmente come..il fumo che tuona..poichè la grande massa d'acqua che esce da una gola profonda e stretta nel dirupo forma goccioline d'acqua che formano una nebbia.Naturalmente sono considerate patrimonio dell'Unesco e costituiscono il più grande spettacolo del mondo.Sul limite del precipizio sorgono numerose isolette che formano altre quattro cascate e alla fine il fiume forma una laguna detta "Boling Polt" ossia "Pentola Bollente".ma si possono ammirare dall'altra sponda davanti al salto e questa eccezionale visione ti trasporta con la fantasia verso limiti irraggiungibili guardando da un lato le sue acque raggiungere un'altezza di centocinque metri. Vi sono due Parchi Nazionali con numerosi ippopotami e sei rinoceronti bianchi. Il rumore dell'acqua è travolgente così come la battaglia che essa fa con la natura circostante..ma noi rimaniamo esterefatti dinnanzi a quello spettacolo che ci attanaglia con il suo splendore e la sua grandiosità che toglie il fiato.Il nostro viaggio volge al termine..ci dicono che per arrivare a Città del Capo vi è un treno di lusso il "Rocks Rail" e che potevamo effettuare una crociera sul fiume Zambesi con un battello a ruota..ma il nostro tempo è ormai scaduto..a malincuore ci avviamo all'aeroporto che ci riporterà in Italia..durante il viaggio nessuno parla..i nostri cuori sono ancora in tutti quei meravigliosi luoghi che abbiamo visitato e ci vergognamo un pò per averli lasciati..ma la speranza di ritornarci è dentro di noi..l'Africa non è poi così lontana...

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