lunedì 21 maggio 2012

IL TRENO..

Alcuni anni fa per andare a Venezia prendevo il treno..certo impiegavo più tempo ma il paesaggio era stupendo e poi facevo amicizia con le persone che viaggiavano allo stesso modo...divertente era il momento del pranzo che per quei tempi diventava un'occasione unica per scegliere quello che di meraviglioso lo "chef" aveva preparato per noi viaggiatori.Di notte prendevo la carrozza letto composta da due letti ed era abbastanza confortevole..ma non posso dimenticare quell'odore colmo di umidità,di fumo che imperniava il tutto e che non mi faceva dormire.Sentivo il treno fermarsi alle stazioni più importanti per alcuni minuti e l'altoparlante t'informava se gli altri treni erano in ritardo per dare un'informazione relativa al traffico ferroviario, mentre quell'odore si faceva più forte come se volesse stabilire un principio o una regola del proprio operato.Il treno al mattino appariva diverso, non c'era più il senso di solitudine della notte, che fa avvertire e pensare mille cose..diventa scorrevole sia il dialogo che il paesaggio e i tuoi occhi si fermano a guardare i contadini che compiono il loro lavoro nei campi,le mucche al pascolo,i ruscelli, i fiumi che a volte sono prosciugati in parte dalle scarse piogge,le cui pietre prendono il sopravvento e determinano una magra come il tuo cuore che sembra inavvertitamente prendere parte alla situazione.Il treno inesorabile continua la sua corsa per arrivare in tempo a destinazione e quando sei arrivato dimentichi tutto ..ma quell'odore acre lo sento ancora oggi come a quel tempo e quando avverto un fischio di un treno penso alla notte e non al ridente giorno..

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