IL CALDO..
IL caldo abbatte l'uomo..egli si sente senza volontà.senza forze.abbattuto in una spirale di continue sollecitazioni che non gli offrono la possibilità di reazione in qualsiasi modo.Si avverte la nostalgia del freddo in cui il corpo si rintana nel focolare domestico per riscaldarsi e prendere vita ad ogni costo..ma nel caldo i suoi pensieri si annebbiano in un cerchio di dolore e si presentano le difficoltà nella sua mente che col tempo egli crede di aver dimenticato...Sogna d'essere in vacanza,al mare come tutti coloro che dopo un anno di lavoro s'inebriano in spiagge riparate dagli ombrelloni e sembrano dire al sole i cui raggi colpiscono pienamente ..ce l'ho fatta a prendermi una beata condizione di frescura,lontano dal calore infame che mi perseguita in città,dalla follia della mente che non riceve pulsazioni ma solo continue manifestazioni di dolore acuto per non trovare il quesito giusto,il momento adatto per riposare anche la notte..è la notte la nemica del caldo poichè non offre la possibilità di un sonno ristoratore,di una calma i cui i pensieri non più affastellati si ordinano secondo un ordine stabilito per essere risolti via via che si presentano con maggiore o minore difficoltà.Ma sorge il sole e continua il caldo inesorabile come ogni stagione..ma sembra che esso anticipi sempre più la sua presenza come volesse raccontare agli uomini che la stagione è donata a lui con nomi diversi,ma con la stessa prepotenza degli anni precedenti in cui l'uomo inesorabilmente si abbatte e si lascia andare a pensieri tristi senza via di scampo
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