domenica 11 novembre 2012

PARLARE LA NOTTE ...

La sottoscritta vuole intendere parlare attraverso il computer con qualcuno che naturalmente non si conosce o per motivi d'insonnia o per cattiva digestione etc..Le parole sembrano fasulle in quanto non conoscendosi,nè vedendosi ci si confida in libertà.. ma gli approcci ci sono tutti e non manca quella debolezza dell'intrigo che fa sorgere la curiosità.La possibilità di poter dire quel che più ci aggrada a coloro che ci ascoltano,la compagnia del buio delle ore notturne sono amiche apparentemente ma possono risultare false in quanto ognuno vuole esibire il meglio di se'.La ricerca dell'ignoto,la probabilità per alcuni che possa nascere un qualcosa di più che sveli il mistero fino allora celato da ogni relativa opportunità,rendono un individuo capace d'esporsi per poi rimanere muto dinnanzi alla verità che verrà svelata in un secondo momento.Queste occasioni oggi sono fallaci, ma stranamente esse sono a volte opportune per ravvisare nell'altro la propria personalità che fino a quel momento rappresentava un nome ed un cognome insieme agli altri.La creatività della mente non conosce confini nell'esporsi su quanto forse fino quel momento ha preferito tacere per cui le domande poste sono numerose e l'intimità della conversazione si è già creata all'insaputa dei due.E' un'intimità strana e non confidenziale,poichè si tacciono le proprie familiarità in quanto si cerca l'evasione dalle problematiche che alla luce del giorno riaffioriranno senza pietà..si cerca un'evasione,un semplice accordo di note unite che suonano insieme per fare comprendere che la musica del dialogo è concreta e non astratta..si parla di passione,di istinti,forse perchè chi è dall'altro capo non conosce la natura sincera di chi sta cercando di carpire quanto non gli viene detto e vuole basarsi sulle parole non espresse che non hanno permesso la concessione della verità, Eppure questo metodo di conoscenza attrae la maggior parte degli esseri umani..un tempo vi era una voce al telefono..qui non esiste neppure la voce ma solo la propria idealizzazione che si crea attraverso la fantasia di ambedue gli interlocutori.La notte è consapevole di quanto avviene e si comporta come un'amica nemica favorendo quel dialogo che alla luce del giorno potrà apparire fanciullesco e poco rilevante..ma il dado è tratto e quel momento difficilmente si dimenticherà poichè tra le due persone stranamente si è creata un'intimità fatta di silenzi notturni,di oscurità in cui la maggior parte degli individui dorme che influisce nell'esistenza umana quasi come si fosse trovato qualcosa d'irreperibile.Naturalmente vi sono anche coloro che non danno alcun valore a questo tipo di dialogo,ma in seguito si accorgeranno che l'esistenza umana ha prediletto la causalità di questa conoscenza per non dare alla solitudine la possibilità di presenza che tanto nuoce all'essere umano..

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