LA RICERCA DI DIO....
Tutti gli uomini cercano DIO anche chi non vuole ammetterlo..si arriva al momento del bisogno,della sopravvivenza, della necessità di volere vivere in casi estremi,oppure LO si cerca nella natura,negli animali offrendo loro una carezza speciale che ci unisce a nostra insaputa a LUI in eterno..nell'ammirare un tramonto,un'alba,una terra spettacolare che ci fa palpitare il cuore.Perfino coloro chiamati mafiosi lo cercano amando la propria famiglia.crescendo i figli con particolare attenzione d'amore.Essi non sanno nè comprendono e così chi si definisce ateo, che in quel momento facendo una distinzione ammettono la SUA VERITA', ammettono la SUA LUCE che si espande in ognuno di noi.Nel silenzio del nostro cuore abita la Sua Voce che attraverso la coscienza cerca di guidarci verso una giusta direzione e che se in quel momento è più comodo non ascoltare, in seguito si farà udire con voce perentoria per ammonirci su quanto abbiamo voluto non compiere.Pregare senza la bontà del cuore ma automaticamente non risulta adeguato alla richiesta fatta..ma si espone un proprio problema senza averne compreso la qualità della richiesta..si crede in errore che essa debba giungere al SIGNORE comunque ..in realtà avviene così ma senza quel compito di cuore che si avverte nel proprio animo con la speranza d'essere esauditi.Alcuni LO cercano nelle difficoltà,altri nelle Scritture,altri Lo dimenticano..ma EGLI è un PADRE e come tale ha la pazienza infinita nell'attenderci.A volte mi domando..ma fino a quando la Sua pazienza nutre per noi quell'amore infinito che ci aiuta a nostra insaputa nelle difficoltà? Non esiste un tempo determinato ma esiste un profondo e grande amore che fa sperare nella Sua benevolenza infinita.Perchè non vogliamo capire quando nasce un figlio che il nostro affetto che nutriamo per lui è pari ad una piccola parte di quello che DIO nutre per noi? Perchè lo chiamiamo solo nei casi più estremi e non durante il nostro cammino? Perchè la nostra presunzione di cavarcela da soli non conosce limiti..tutti o la maggior parte degli esseri umani credono che la vita sia una chiarezza del loro essere,intelligente e scorrevole in quello che si riuscirà a scoprire o a creare..ma il primo vagito che ci ha fatto o quantomeno vivere non si deve alla Sua grande Misericordia? Gli individui sono delle piccole formiche che camminano in gruppo seguendo la prima che considerano il loro capo..ma noi chi consideriamo il nostro CAPO? E se non fossimo un gruppo come riusciremmo a risolvere una scoperta,una similitudine di cuore che ci fa avvertire la capacità delle bellezze create per noi? Tutto ciò che appare sulla terra è stato creato dall'uomo,ma chi era il suo CAPO senza il quale nulla può essere adempiuto? E perchè gridiamo al Miracolo di fronte a qualcosa inspiegabile che avviene in un momento? Tutti noi conosciamo la risposta..ma non vogliamo ammetterla perchè come dicevo, l'essere umano è presuntuoso e si crede infallibile nelle sue probabilità di compiere ogni cosa..l'esistenza obbliga la natura a sopravvivere ai cataclismi più gravi anche se depauperata dalle proprie configurazioni che sono state create per lei..ma continua imperterrita a vivere..così l'uomo che nonostante le proprie vicende dolorose cerca alla meglio di compiere l'ultimo tratto che gli è stato assegnato..ed è in quel momento che se la prende con DIO..ma se fino a quel momento egli Lo ha ignorato perchè Lo chiama a testimonianza della propria disgrazia? La risposta è quantomeno semplice..perchè egli ha sempre voluto ignorare la Sua esistenza per non dovere ammettere la sua fragilità..e non comprende che nonostante le imprecazioni egli ha trovato finalmente DIO..
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