mercoledì 27 febbraio 2013

IL TASTO DELLA VOCE..

Tutti noi possediamo un tasto che si alza quando vogliamo esprimere con chiarezza la voce di un dialogo e purtroppo si alza anche con un tono alto e non gradito quando desideriamo colpire una persona.La voce è la sintonia del corpo e come tale deve rimanere..abbastanza chiara ed espressiva per farsi comprendere senza urlare e comprimere quanto risulta disponibile in noi stessi.Molte persone credono che urlando con voce che diventa stridula riescono ad ottenere quanto chiedono, ma non è così..danno solo fastidio e dimostrano la propria scarsità d'animo poichè con la prepotenza si ottiene solo un rumore che diverge le stimolazioni della paura qualora il caso si presenti.La diversità del genere alimentato da un semplice colloquio il cui regolare fondo si aggrega al tono della consuetudine dell'espressione verbale con la chiarezza di quanto si emette con la propria voce, diventa una melodia cantata da un usignolo il cui canto rappresenta una voce ascoltata e richiesta..al contrario si preferisce tacere per la stonatura della suddetta.Le persone che usano questo timbro di voce non si accorgono più della esplicita riflessione della propria calamità e di quanto gli altri ritengono esclusa la sua individualità dai loro consueti colloqui e continuano imperterriti ad usare tale metodo in quanto non si accorgono di quanto risultino sgraditi.Vi sono individui che ascoltano il parlare degli altri poichè la propria eloquenza lascia a desiderare e sono consapevoli di tale mancanza,mentre altri si espongono per ravvisare la singola fisionomia in modo da riuscire graditi e accolti nella società..ma chi usa un tono gentile abbastanza sommesso e alquanto chiaro e dolce nella propria sinfonia di parole logiche che formano un dialogo piacevole ed interessante saranno sempre al centro di un'attenzione particolare che non deluderà mai coloro che lo ascoltano..

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