domenica 30 giugno 2013

LA CONTRORA..

Ovunque si dice la siesta quella che si fa dopo il pranzo, altrove il riposino.. a Napoli viene chiamata così in forma dialettale.Non si sente volare una mosca oppure se questa insiste si ode solo il suo ronzio che ad un tratto terminerà in quanto anch'essa è spaventata dal silenzio che la circonda..tutto è privo di qualsiasi rumore, mentre gli altri chissà quali sogni fanno dopo un lauto pranzo.Il telefono tace, i vicini sono assenti nella calura del sole che diventa incandescente verso le quindici.I giorni festivi quando si trascorrono in casa si lascia riposare il proprio corpo dalle fatiche settimanali quasi a voler fare un rattoppo alle sudate ore trascorse negli uffici oppure in luoghi di lavoro.Il riposo offre all'uomo la possibilità di essere sereno, di non sentire la povertà dei propri guadagni e la ricerca della felicità,di oziare pensando a utopie che non gli sono confacenti etc...esso si ripercuote sulla sua persona come una falce si aggancia al suo capo di cui raffigura la richiesta di aiuto nella miseria in cui versa.Le persone che hanno la possibilità vanno al mare, sulle barche ma anche qui esiste l'ora pomeridiana in cui l'espressione "riposo" esiste in altra maniera ma sempre disponibile alla quiete del proprio essere..si beve,,si chiacchiera oppure si cammina sulla spiaggia non badando al sole cocente e senza alcun limite di stanchezza quando si è in due..il tutto appartiene agli uccelli che al contrario continuano il loro volo per cercare del cibo.Non si concludono affari anzi chi trasgredisce per motivi di tempo, non s'accorge di quanto perderà nell'acquisto di merce che in un altro momento sarebbe stata valutata maggiormente.A Napoli è una chiarezza di costume come la tarantella,gli scugnizzi etc..essa viene rispettata come un dovere d'onore in cui ognuno trova quella quiete che fino a quel momento aveva cercato e la giornata ormai dimezzata si spoglia di ogni deduzione di accorata richiesta per dare luogo al silenzio della natura che prevale sul mormorio di ogni giorno.I napoletani mangiano tardi ma alle quindici esigono quel silenzio che li condurrà alla ricchezza del proprio essere in cui si dimenticano tutti i soprusi,tutti i pensieri amari della vita,Lontano si ode una sirena della polizia..qualcosa è successo ma ormai sono le diciassette e la controra è terminata..

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page