venerdì 24 gennaio 2014

LA COSTRIZIONE

Questo termine è il più doloroso che ci sia,può arrivare alla crudeltà umana in quanto l'uomo non si accorge della cattiveria che esprime il suo cuore o quantomeno si diverte ad esercitare un predominio di idee senza scrupoli di coscienza che crede siano giuste su esseri che non possono ribellarsi altrimenti la loro sofferenza risulterebbe maggiore,tranne naturalmente per le formule educative per l'infanzia.. ma anche queste devono possedere qualità minime uguali per tutti.Perfino gli animali soffrono se li costringi ad un tenore di vita che non appartiene a loro "habitat" naturale..per questo motivo non mi reco mai al giardino zoologico oppure al circo.Andare contro la volontà altrui significa togliere loro la vita,la possibilità di scegliere secondo le condizioni di pensiero che si sono formati,secondo la necessità di mutare i loro costumi poichè altri con maggiore riflessione hanno preso il loro posto.Alcuni fatti sono raccapriccianti..in catene,uccisi,oppressi dalla furia umana del costrittore,minacciati sulla vita degli altri,la loro incolumità,ove il silenzio accompagna l'orrore che segue tali situazioni e le rende pubbliche quando il grado di umiliazione raggiunto il culmine si apre in un aiuto commiserevole e diretto alla pena che devono subire.Anche i piccoli accorgimenti di questa parola sono deprecabili in quanto chi li subisce modifica il loro carattere e crede che tutti gli altri siano così..allora aggredisce per non essere aggredito,resta muto dinnanzi alle domande che gli vengono poste in quanto crede che vi sia un tranello,che nasconda qualcosa che non riescono a percepire e diventano automi della propria esistenza.I costrittori sono esseri spregevoli che non meritano la chiarezza della vita e la probabilità di un'esistenza umana con gli altri.

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