venerdì 28 febbraio 2014
Si afferma che si deve avere pazienza oltre i limiti,ma non vengono spiegati quali siano questi limiti.La persona che la possiede alla fine fa finta di non sentire,ma non è un buon risultato in quanto l'altro non terminerà fino a quando non avrà ottenuto quello che vuole e allora come si deve fare? Si deve continuare a dare, a sopportare situazioni inverosimili per coloro che si addebitano questa virtù sotto tutti gli aspetti.oppure ricorrere a mezzi estremi?I mezzi estremi sono le privazioni o come li vogliamo chiamare castighi a cui sottoponiamo l'individuo che ci affligge tanto ma costui non se ne importa..in quel momento si sente come un naufrago a cui manca la zattera e vuole ad ogni costo quanto chiede.Oggi si leggono sui giornali continuamente delitti efferati per ottenere la ingiusta mercede,ma non si deve arrivare a quel punto e allora?Allora si dà con un proponimento che sia l'ultima volta che rivolgiamo un pensiero alle nostre tasche,le quali hanno conosciuto quei momenti diverse volte e che sanno precisamente che la pazienza non conosce limiti.
L'AVVENTURA
L'avventura si può definire in vari modi..quella di esplorazione,quella di un incontro etc.L'avventura di esplorazione conduce l'uomo a nuove scoperte in cui si sente padrone della situazione che si svolge dinnanzi ai suoi occhi e lo definisce scienziato senza complicazioni di sorta..la seconda si spera ovviamente che possa terminare bene ma purtroppo spesso finisce al contrario e consegue le specificazioni che restano nell'individuo ad oltranza.Coloro che intraprendono la prima scelta vanno fino in fondo se non quando hanno risolto il problema trovando la soluzione ai propri precetti e definendo la corrente che si è scelta auspicabile anche per gli altri.La seconda opzione al contrario lascia nell'individuo un'amarezza tale che difficilmente verrà dimenticata..non si può cambiare quello che si sente dentro, non si può trasformare un sentimento che lascia immune qualsiasi persona in un abbraccio d'amore se questo non esiste, bisognerebbe stare attenti prima d'intraprendere una relazione qualunque solo per il motivo che la tale persona ci fa avvertire un brivido, una specie di formicolio che suscita nel nostro cuore quella vampata d'amore che dura solo lo "space d'un matin" e che termina dopo la conclusione dell'incontro.E' brutto sentirsi dire..ma tu lo sapevi..lo avevi avvertito prima che tipo ero..non dovevi farti illusioni..è stato bello per ambedue..ma ora è finito l'incanto.Molte persone attraversano questa fase e non si convincono se non quando la corrente si spezza in modo tale che non si può modificare mai più.L'avventura diventa così per alcuni un abbrutimento della individualità che lo specifica in tutte le proprie manifestazioni rendendolo di fronte agli altri una persona diversa e da ammirare se il concetto è ben diverso.Oggi sono poche le persone che se ne fanno un cruccio.anzi con una maternità improvvisata se a loro conviene credono di aver risolto i propri problemi senza pensare e riflettere su quelli che creeranno al figlio che nascerà senza un padre,senza una guida che gli farà affrontare la vita in maniera diversa e se cercherà in seguito di ricucire la situazione gli verrà negata quella paternità a cui aspira tanto. .
mercoledì 26 febbraio 2014
LA RAGAZZA ALLA FINESTRA
Una giovane fanciulla dopo avere espletato le sue faccende si metteva alla finestra del paese in cui abitava e guardava le persone quasi sempre le stesse che tornavano a casa dopo una giornata di lavoro o i bambini che giocavano in un cortile adiacente.A volte la sua mente divagava nel pensare che passasse un bel giovane che guardasse verso la sua finestra e la invitasse a fare una passeggiata..le sarebbe piaciuto dato che usciva solo la Domenica in compagnia dei suoi genitori per andare alla S.Messa e poi non faceva altro che le piacesse.In casa adempiva alle cure domestiche in quanto avevano un negozio di merceria e sia il padre che la madre erano occupati tutto il giorno...ma ciò che desiderava non accadeva.Guardava i ragazzi che tornavano dalla scuola.coloro che s'incontravano con piacere,chi si salutava appena etc.e così trascorreva il suo tempo.usciva raramente poichè la sua vita era vuota di presenze.di persone affettuose eppure era una ragazza simile alle altre ma nessuno se ne curava e di questo ella se ne dispiaceva alquanto.Un pomeriggio vide un uomo che non conosceva guardare la vetrina dei suoi genitori.ad un tratto uscì fuori la ragazza che li aiutava...si fermò con l'estraneo a parlare e poi dopo avergli mandato un bacio rientrò al suo lavoro..si domandò chi fosse non l'aveva mai visto..allora scese e si avviò verso il negozio e seppe che era il fidanzato venuto da fuori..si congratulò con la ragazza e ritornando verso casa andò a sbattere contro un individuo fermo ad un lampione che leggeva il giornale.Lo vedeva per la prima volta,si scusò ma l'altro vedendo che era carina si presentò..aveva accompagnato l'amico a visitare la sua ragazza e lo aspettava fuori per ripartire..ma ormai non lo voleva più..la invitò al bar e così si conobbero e s'incontravano ogni volta che l'altro veniva a trovare la sua ragazza.Trascorsero i giorni e la fanciulla si affezionava sempre di più, gli voleva bene,dimostrava d'essere una persona cortese e gentile ma ad un tratto quel sogno svanì..seppe che l'uomo era sposato ed aveva un figlio piccolo e così decise di non vederlo più... senza dargli alcuna spiegazione chiuse la finestra e non guardò più fuori attendendo il suo momento che certamente un giorno sarebbe venuto.
martedì 25 febbraio 2014
IMAGINE..
Chiudiamo gli occhi per un momento ed immaginiamo che tutti ci vogliamo bene,andiamo d'accordo ci aiutiamo,siamo consapevoli delle altrui mancanze..non distruggeremo la natura che ci circonda,non costruiremo case che in seguito andranno perdute,non ruberemo,nè ci drogheremo per inseguire quella felicità fasulla che ci offrirà dolore e solitudine,non compiremo azioni crudeli per farci un diritto della propria vita etc..praticamente ci rendiamo conto di quanto abbiamo commesso volutamente perchè lo crediamo un proprio diritto ma allora diremo a noi stessi..siamo in Paradiso dove tutto ciò accade mentre sulla terra vi regna una confusione totale..si è vero..aprendo gli occhi guarderemo lo sfacelo che abbiamo compiuto con le guerre,i cataclismi naturali, provocati dalla nostra incuria senza pensare che a noi stessi,alla propria rivincita su di un affare più grande di noi e che alla fine ci ha reso il conto dei nostri misfatti e delle proprie miserie.La canzone e la musica di Lennon sono stupende..esse c'introducono a riflettere su quanto operiamo, su quello che vogliamo sia messo nel proprio conto per non essere demotivati da noi stessi ma che alla fine non risulterà facile abolire poichè ormai fa parte di noi stessi.
lunedì 24 febbraio 2014
INTELLIGENTE O SCALTRO?
L'individuo intelligente legge nel cuore degli altri mentre lo scaltro legge quello che è conveniente per lui.La persona intelligente non si cura delle qualità espresse dalla chiusura ermetica del proprio spirito ma cerca di aprirla a favore dell'altro con azioni che restano nello stesso individuo portandolo ad una confidenza totale del proprio "ego" senza interferire nelle riflessioni che sono opportune allo scioglimento delle numerose azioni che dovrà compiere.Al contrario la persona scaltra cerca e a volte ci riesce, di aprire la chiusura ermetica degli altri per ottenere il più possibile quanto di meglio lo aggrada senza che se ne accorgano in maniera tale da farli diventare burattini nelle proprie mani,ma alla fine forse essi si accorgeranno della specifica situazione che si è venuta a creare e lo lasceranno improvvisamente mentre l'altro non aspetta questo momento in cui si realizzerà tutto lo sconforto di un'epoca trascorsa insieme.L'idolo cadrà e rimarrà senza quelle prerogative di cui si era illuso potessero accadere..anzi il contrario si farà avanti per reclamare quanto gli spetta.
GLI INTERCALARI
Quasi tutti abbiamo degli intercalari nelle nostre conversazioni e ripetiamo le stesse parole che non vanno d'accordo con il dialogo che stiamo facendo..Madonna Mia in ogni occasione di pericolo,per la qualcosa,alla fine etc..l'educazione mi vieta di andare oltre ma spero che mi abbiate compresa.Gli intercalari ormai fanno parte delle proprie conversazioni e se non sono cattive parole potremo cercare di liberarcene poichè nella conversazione risultano inutili..ma è molto difficile eliminare un'abitudine che ci segue da sempre per cui il discorso risulta alquanto efficace nel dialogare in tal modo.Essi ormai fanno parte del proprio idioma e non riusciamo a farne a meno,ma risultano inopportuni per non dire altro in una chiacchierata che si svolge secondo un'educazione corretta e responsabile.Ho conosciuto diverse persone che usavano questi mezzi forse senza accorgersene, ma non ho avuto l'ardire di farglielo notare e così sono rimasti.Nella mia famiglia non li ho sentiti, ma tra le mie amicizie si..eppure avevano un parlare forbito,quel parlare che denota una certa preparazione,cultura e tutto il resto ma si perdevano nel ripetere parole senza senso ma che a loro apparivano del tutto comprensive nel discorso che stavano facendo.. e allora chi rappresentavo per riprenderli quando erano lanciati nella discussione importante e determinante di una certa causa?Bisogna avere la pazienza di attendere ma sono certa che gli intercalari rimarranno perchè fanno parte del proprio essere.
IL PIANTO A VOLTE E' BELLO
A volte è bello piangere.. quando ci commuoviamo,quando ci sentiamo pervadere da una gioia infinita che determina questa condizione d'essere tale, trasportandoci verso un mondo felice colmo di gioia e di serenità in cui non speravamo che ci rendesse il tutto più piacevole di quanto fosse in realtà.Ci sentiamo pervadere da una speranza che non termina e ci pentiamo di non essere stati così fiduciosi, così ansiosi nelle certezza che prima o poi sarebbe arrivata.Il pianto in questo caso diventa plausibile e ci libera da quella corazza che ci eravamo creati per sopravvivere offrendoci quella sicurezza di noi stessi che credevamo di aver perso nella totale sfiducia che albergava nei propri cuori.Non ci si deve abbandonare allo sconforto,allo scoraggiamento delle proprie situazioni..dobbiamo cambiare il proprio modo di riflettere illudendoci che tutto cambierà,che la speranza diventerà realtà.e se non sarà come avevamo sperato essa è venuta a trovarci perchè eravamo disperati,senza alcun riferimento alle sicurezze necessarie che danno alla vita un sapore di pianto di commozione.
domenica 23 febbraio 2014
IL SOSPETTO..
Noi viviamo di sospetti e di pensieri che a volte ci tolgono il sonno..male.. dovremmo avere più fiducia negli altri riflettendo sul fatto che forse non hanno avuto quelle possibilità che abbiamo avuto noi e che se si appropriano dei nostri sogni per soddisfare i propri interessi,lasciamoglieli così troveranno quella serenità negata, quella particolare sensazione d'essere felici a loro modo che certamente non è il nostro...infatti il sospetto logora, è un tormento infinito che non dà pace,anzi ci conduce a pensare mille cose togliendoci quel poco di bene che abbiamo,si annida nel nostro cervello come una pulce s'infila nell'orecchio procurando sofferenza e dolore senza offrire pace e serenità.Appropriarsi della roba altrui non è una azione onesta ma sicuramente si offre la capacità di far felice gli altri in un modo diverso che non comprendiamo oppure che a noi non sta bene.Questo è il sacrificio più grande che rende i nostri cuori contenti se non un alquanto amari nella sicurezza d'essere stati defraudati nel proprio essere...bastava chiedere ma forse noi non eravamo pronti a dare..e allora meglio la refurtiva occasionale che risulta più soddisfacente.Noi non dobbiamo provare rancore ma pensare come ho già detto diversamente...risulta alquanto difficile pensare a questo modo ma certamente dopo ci sentiremmo più sereni nell'avere ceduto alla tentazione di provare astio o non avere sospetti,forse in malo modo di quella persona.che è nostra sorella o fratello e che forse l'esistenza umana ha privato di ornamenti di poco o grande valore ma che noi abbiamo provveduto a colmare.
SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
Quasi tutti amiamo Pirandello la cui verità è nascosta e appare probabile a ciascuno di noi come meglio crediamo sia possibile.Ho citato questo dramma poichè non sono sei i personaggi in cerca d'autore ma tutti gli uomini che non credono, che non hanno la sincerità del proprio animo in cui vi è la verità dell'esistenza umana.E' facile non ammettere l'esistenza divina quando la propria vita si crede libera da ogni vincolo umano e ci si dispone ad una libertà di azioni circoscritte nel peccato e nella opportunità di quanto si compie..la colpa alla fine è degli eventi che si sono maturati senza che noi ce ne accorgessimo e quando l'abbiamo fatto ormai era troppo tardi..il destino ha compiuto per noi senza che ce ne rendessimo conto quanto è stato fatto, solo forse nel momento di esalare l'ultimo respiro chiamiamo quella Presenza divina che tanto ci ha atteso per tanto tempo e che solo all'ultimo minuto cerchiamo di chiamarla presso di noi..EGLI nella sua Misericordia non ricorda più il tempo trascorso ed è pronto ad abbracciarci perchè siamo suoi figli..
sabato 22 febbraio 2014
LA LUCE
La luce è significativa..illumina quello che non vediamo al buio..diceva il poeta Ungaretti..m'illumino d'immenso..L'immensità era la vita che si scioglieva come un nodo dinnanzi ai suoi occhi trovando le non risposte alle sue domande,come un sipario si fosse alzato all'improvviso su uno scenario non compreso,non percepito fino a quel momento e la propria vita avrebbe cambiato la direzione dei propri concetti senza fare del male a nessuno,senza provocare dolore,senza rimpianti.La luce è firmata in quei presupposti in cui ogni uomo divide la sua capacità d'essere tale alla configurazione di mostrarsi tale..vi è una notevole differenza fra le due immagini..l'una esiste nella realtà,l'altra nella propria fantasia anche se appare concreta.Ogni uomo ha necessità della luce in quanto i propri occhi non vedono nulla ma a volte sembra che essi non vedano l'essenziale nelle azioni commesse,la realtà che ci dovrebbe fare avvertire a ciascuno di noi quanto sia opportuno l'evidenza delle situazioni, poichè l'esistenza umana appare contorta e pigra nella caducità delle occasioni che si presentano di volta in volta.Ognuno ha il compito di accendere la luce se al buio non comprende la verità che pur apparendo amara è sempre la verità..e sapere cosa sia esatto o sbagliati quello che appare ai propri occhi.
LA DISPERSIONE DELLE LINGUE..
Ognuno di noi sembra che parli una lingua diversa..ci ricorda molto la Torre di Babele ove ad un certo punto le lingue si mischiarono tra loro e non si comprendevano più..oggi infatti nel mondo i popoli difficilmente si comprendono con le continue guerre,le fughe e tanti altri episodi amari.La lingua è mischiata all'egoismo del profitto,alla chiamata del comando,alla sottomissione di donne e bambini etc.Purtroppo attraversiamo momenti gravi ove ci perdiamo l'uno con l'altro e non ci ritroviamo più nel dialogo, nel rispetto reciproco.. in quella sensibilità che avvolge la propria coscienza con l'amore verso gli altri,anzi cerchiamo di massacrarli sottoponendo le loro anime ad una continua tortura che dimostra quanto siamo dominatori sulle capacità e possibilità altrui.Non ci vuole molto a fare tutto ciò..basta togliere loro quel concetto di capacità nel possedere la propria immagine creata in uno specchio di consuetudini attraversate con un carico di energia spesso amara, che nulla toglie alla personalità umana ma che al contrario attraverso mille ostacoli si è cercato di superare nelle varie difficoltà che la vita presenta continuamente.Ma noi vogliamo dominare,dimostrare agli altri che siamo più forti,che la propria legge vale maggiormente su quelle di proprietà altrui e allora le lingue si disperdono come accadde a quel tempo nella Torre di Babele e ognuno si divide cercando con l'umiliazione della forza la debolezza degli altri.
mercoledì 19 febbraio 2014
LE MOGLI..
Una buona moglie si occupa dei figli, del marito e della casa...inoltre quasi sempre lavora per portare un po' di soldi e fare quadrare il bilancio.A parte ciò chiude gli occhi se il marito qualche volta si comporta da discolo e dice a se stessa..gli passerà..naturalmente soffre ma ha sempre un sorriso sulle labbra per i figli che non devono sapere e per continuare il matrimonio traballante.Non è facile fare finta di non sapere.. si soffre terribilmente e la fiducia svanisce, ma una persona buona per amore della famiglia e tenerla unita accoglie nel suo cuore questo periodo di grande sofferenza che difficilmente dimenticherà in seguito.Oggi purtroppo a volte è la moglie a disertare il focolare domestico e tanti mariti si occupano della famiglia attendendo che passi la bufera la quale determina uno scompiglio sotto tutti gli aspetti.Quando sull'altare hanno fatto la promessa sia l'uno che l'altra hanno giurato fedeltà reciproca, ma si vede che col trascorrere del tempo uno dei due lo ha dimenticato e i figli soffrono in silenzio per paura di una eventuale scelta che li farebbe soffrire ancora di più.Una famiglia allargata,divisa i cui pargoli sono sballottati da una parte e dall'altra costretti a scelte più grandi di loro diventa una tragedia..e che dire dei padri che unendosi ad un'altra donna dimenticano per quieto vivere quelli avuti precedentemente facendo buon viso a cattivo gioco e costoro crescono senza una guida paterna pur avendola avuta con una promessa solenne? La famiglia è il primo nucleo che si forma dando vita a coloro che diventati adulti ne compiranno un'altra dando sicuramente un esempio diverso poichè la propria sofferenza è diventata per loro un esempio da rispettare e da seguire in modo tale che non si ripeta lo stesso grave errore e offrire quella serenità che a loro è mancata...
LA PROMESSA..
Coloro che promettono devono avere il coraggio di mantenere la promessa fatta altrimenti non si dicono persone d'onore..molti fanno finta di dimenticare,di trovare mille pretesti ma la parola data deve essere come un giuramento che va perseverato anche se costa...chi non è di questo proponimento non è definito un individuo d'onore e verrà posto tra coloro che sono definite persone senza carattere e senza cuore.E' difficile mantenere quello che ci viene proposto alle volte,ma la prima cosa da fare è un pensiero rivolto a se stessi..abbiamo una personalità valida,oppure essa risulta aleatoria e non motivata dalle premesse che definiscono la personalità umana? A volte essa appare contorta,spinta da un egoismo irrefrenabile come la prospettiva di un palazzo fatiscente che sta per cadere e noi virtualmente lo manteniamo con una mano ma essa non è naturalmente sufficiente e quindi il palazzo cadrà come la propria figura in una istantanea senza volto poichè esso è stato rubato dall'immagine precedente senza comprenderne la causa.La causa è la viltà o la strafottenza di una parola che vale più del proprio egoismo e del proprio tornaconto.Molti sono purtroppo gli individui che appartengono a questa categoria di persone,non esistono quasi più coloro che con una parola data o con una stretta di mano firmavano la propria aderenza ad un difficile contrasto poichè l'uomo si è perduto nella propria figura come se in un labirinto avesse perso la strada per uscirne..
PADRE E FIGLIO..
Nei tempi andati un buon padre ad una certa età del figlio lo chiamava a sè e gli diceva..ora che sei diventato grande,dobbiamo parlare da uomo a uomo..e così via..gli spiegava la vita a cui sarebbe andato incontro,le varie difficoltà che avrebbe incontrato etc.. come superarle..oggi anche se questo comportamento viene fatto i figli non ascoltano nè accettano..ognuno decide la propria strada, il proprio desiderio e così via.Non si cerca di compiacere il proprio genitore ma i progetti personali che sono imperscrutabili e dimostrano quanta poca confidenza vi sia tra realtà e fantasia per poi tornare indietro e dire..ho sbagliato,aiutami.Tutto ciò avviene se i figli conservano dentro l'amore di un tempo, altrimenti si perdono in una strada senza ritorno affiancandosi ad amicizie a dire a poco disdicevoli.Un buon padre spiegava a suo modo cosa sia l'esistenza umana,i comportamenti che seguivano ove l'onore aveva il posto principale e la vendetta veniva riposta per poi essere dimenticata,il rapporto con una donna che era il corollario della propria esistenza e non si poteva dimenticare, il ruolo di madre che è quello di esternare un affetto persistente e duraturo, ma che oggi se ne fa un uso diverso etc.I tempi sono cambiati purtroppo..i padri cercano con mezzi illeciti di procurare alla famiglia quel benessere che non esiste e le madri sono simili a streghe che somigliano per il loro abbigliamento a quelle delle favole cattive e prepotenti.
IL BALLO..
Un tempo quando si ballava si proponeva una corrente d'intimità in quanto l'una si appoggiava nelle braccia dell'altro e si lasciava condurre camminando con passi che seguivano la musica..si fidava completamente dell'altro e di se stessa in quanto i passi erano il completamento della musica in ascolto e si iniziava un cammino dolce fatto di mille premesse.Era una specie di amplesso chiaro semplice e dedicato all'unione di una futura comunione di sentimenti che sarebbero esplosi poco per volta in una miriade di fuochi per esternare quanto si nascondeva dentro..un'educazione di sentimenti provati e non espressi ma che affioravano semplicemente nel lasciarsi condurre in una svolta forse decisiva per la propria vita.Oggi non è più così..ognuno balla per conto suo seguendo la musica ossessionante ma che dicono sia piacevole e stuzzicante.I tempi sono cambiati, le modalità diverse permettono che il ballo sia il finale traducibile di un amplesso che non si vede ma che s'immagina possa avvenire con sveltezza senza complicazioni di sorta.Per alcuni non esiste più quell'educazione amatoria di una volta,anzi la trovano ridicola poichè trovano lo stesso ciò che desiderano e quindi non fidandosi più del partner nel cammino musicale non hanno quella prospettiva di un tempo ch'era dei nonni, dei genitori etc...Peccato esso traduceva quello che forse molti hanno taciuto per timidezza.per mancanza di coraggio in sintesi per viltà d'amore che però veniva in tal modo aiutata..che bei tempi..non torneranno più..
martedì 18 febbraio 2014
S.VALENTINO
S.Valentino è notoriamente la festa degli innamorati per coloro che lo sono, per gli altri un giorno del mese..ma per chi nutre questo meraviglioso sentimento nel proprio cuore è maggiormente felice di dimostrare all'altro quanto sia grande il proprio affetto.Certo la parola consumismo è d'uopo in questa circostanza in quanto i "gadget"sono numerosi ma ci si sente felici e non si pensa ad altro.La favola purtroppo non dura per sempre ma ricordiamo quel periodo felice della nostra esistenza..almeno c'è stato e non desideriamo dimenticarlo.Purtroppo tutto passa, tutto viene abbandonato nella vita che scorre ma quei momenti in cui la felicità non si spezza per diventare in seguito sofferenza, dolore e abbandonare quei momenti di gioia incolmabile o per affrontare con maggiore esperienza l'esistenza che vuole essere affrontata dobbiamo deporre le proprie esigenze e unirci agli altri nella illusione di una felicità totale.
LE BOLLE DI SAPONE
Credo che quasi tutti i bambini abbiano giocato con le bolle di sapone e chi le faceva grandi provava gioia e contentezza anche se si rompevano subito.Le bolle di sapone rappresentano un momento della nostra fanciullezza durante la quale esprimevamo la nostra bravura in questo gioco..purtroppo a volte anzi quasi sempre si rompevano subito e noi a farle nuovamente sperando che durassero ancora di più.Cosi' sono i momenti di gioia che tutti noi abbiamo sentito nella propria esistenza sperando che durassero a lungo ma purtroppo si sono spaccate nella quotidianità avvertendoci che ormai abbiamo ripreso il nostro abituale viaggio nella semplice abitudine di tutti i giorni.Ormai siamo grandi e quel gioco è per noi obsoleto ma ritornerà con i nostri figli...esse possono essere paragonate alle nostre azioni che sfociano nei momenti di gioia e di dolore ma che rimangono nel proprio cuore anche se desideriamo dimenticare quelle nocive per un proprio accrescimento della personalità.Ognuno di noi ha commesso durante la propria esistenza fattori deleteri che preferirebbe dimenticare ma essi ritornano alla nostra mente per ricordarci che siamo stati deboli di fronte alle avversità della vita proprio come le bolle di sapone che si sono spaccate dinnanzi ai nostri occhi, ma che con forza di volontà a quel tempo abbiamo tentato di riprovarci per essere bravi o dimostrare d'essere diventati migliori..
mercoledì 12 febbraio 2014
L'AMORE DIVINO
Naturalmente l'amore Divino è sostanzialmente diverso da quello umano.Esso offre non prende..offre calma serenità gioia di esserci, di compiere con facilità qualsiasi cosa poichè sai di essere aiutato.Ti fa apparire ogni elemento della vita comprensibile, ti può dare ogni momento illuminato dentro di te in cui ti senti solo,non cerca sopraffazioni nè crediti,in quanto sa perfettamente che non puoi darli se non amore e capacità d'essere in verità te stesso.Coloro che credono non temono nulla perchè nulla può fare loro del male,anzi sono forti nelle difficoltà dell'esistenza umana in quanto comprendono perfettamente la facilità con cui vengono esposti i vari problemi che vengono offerti loro e sanno quanta protezione è disponibile nei loro confronti.Qualsiasi circostanza o situazione contiene la speranza che sicuramente verrà anche se trascorrerà del tempo..l'attesa non deve distogliere il pensiero dalle circostanze fortuite che si vengono a creare.La prova cui siamo sottoposti è continua ma chi ha fiducia.chi ama sa che la ricompensa sarà grande..l'eternità felice in un mondo diverso..
giovedì 6 febbraio 2014
IL BISOGNO DI ANDARE AVANTI..
E' necessario proseguire nella vita quando si ha un grande dolore altrimenti la propria diventerà un calvario senza fine.Comunque vada la vita continua ed è artefice di altri progetti che si voglia o meno.Essa è ll madre della nostra esistenza ed è autrice di mille sfaccettature e denota un completo andare avanti altrimenti se terminasse non avremmo compiuto il viaggio preventivato per ciascuno di noi.Esiste una necessità,un bisogno di proseguire anche se gli avvenimenti accaduti tentano di fermarci poichè la speranza di un domani migliore esiste in tutti noi e coloro che l'hanno persa la ritroveranno quando ormai è troppo tardi.Bisogna andare avanti in quanto l'esistenza umana non ci avverte di quanto accadrà in seguito e comportandoci diversamente non sapremo mai cosa ci ha conservato per un futuro migliore.Apparire, sembrare quello che non siamo o quantomeno ciò che la vita non ci offre è errato..in seguito essa mostrerà la verità e ci insegnerà ad essere più umili per dimostrare quanto poco siamo in grado di provvedere a noi stessi per ciò che desideriamo e che vale più di noi stessi.L'uomo a volte si comporta come se fosse il padrone di tutto quello che lo circonda senza tenere presente che tutto ciò è effimero e dispersivo per se stesso in quanto esalta quello che non possiede ma nella propria certezza è fermo nell'addurre la conclusione positiva delle proprie affermazioni che in seguito gli dimostreranno l'incertezza di quanto era stato preventivato dalle proprie congetture espletate in maniera sbagliata..solo allora si accorgerà che ha proseguito ma erroneamente in una strada senza uscita da cui non potrà tornare indietro...
martedì 4 febbraio 2014
AMARE LA VITA..
Si deve amare la vita poichè essa rappresenta un dono di Dio con tutte le sue sfaccettature come se fosse un diamante grezzo in seguito lavorato a cui noi diamo la bellezza secondo le nostre azioni e rifulga in tutto il suo splendore.Quante volte abbiamo pensato di farla finita o che terminasse augurandoci l'appropriazione indebita in qualcosa che non ci appartiene ma che ci viene dato in prestito affinchè impariamo attraverso le proprie esperienze ciò che si chiama dolore e rinuncia.Non abbiamo compreso che il dolore è una forma d'amore sofferta che c'indica a migliorare se stessi, alla prodigalità del continuo effondersi dell'esasperato martellio del pensiero che si stabilisce dentro di noi e non ci dà pace.Anche quel modo d'essere è vita e se non ci fosse non avremmo compreso la verità della parola nell'essenza del nostro corpo che ci viene dato in prestito per un tempo determinato e non quando vogliamo noi.Viviamo,siamo presenti nella propria pochezza d'essere anche se gli altri ci giudicano geni,uomini o personaggi illustri..questo dono non è nostro anche se abbiamo fatto di tutto per appropriarcene e diventare famosi..è il SIGNORE che ci ha permesso di ottenere la fama attraverso mille difficoltà che non abbiamo compreso e per mezzo delle quali decretiamo il nostro possesso, ma forse non abbiamo capito che EGLI ci ha scelto per essere chiamati al Suo cospetto e dimostrare il proprio valore.Se parliamo con coloro che sono immobilizzati in un letto, anche i fanciulli, vi diranno che vivono e che non hanno paura di non esserci più in un futuro prossimo di cui anche loro non sanno,nè conoscono l'avvenire che meritano ma che sono pronti ad accettare qualsiasi verdetto in quanto non essendo come gli altri aspettano con ansia la vera felicità.La vita anche se non desideriamo sensibilizzare il proprio "ego" rappresenta un cammino che si deve obbligatoriamente percorrere per valutare le azioni che seguiranno, le scelte finali di un'avventura meravigliosa a tutti gli effetti che si chiama "Vivere"..
sabato 1 febbraio 2014
LA COLF..
Oggi desiderano essere chiamate così,ma valgono tanto? In una grande città viveva una famiglia piccola ossia formata da tre persone e da poco era arrivata una nuova cameriera che a parte tutto non era bella,neppure più giovane e cercava in tutti i modi di piacere agli altri,cambiando ogni giorno vestito,curata nei minimi particolari.Era molto chiacchierona, infatti si perdeva in mille conversazioni con gli avventori che portavano la spesa,le piacevano molto i pettegolezzi, guardava sempre l'orologio per potersene andare...una virtù però la possedeva..era onesta perciò la padrona di casa sopportava le sue mancanze.Diceva che una faccenda l'aveva compiuta e non sempre era vero, non sapeva cucinare,nè stirare,i lavori delicati li faceva fare ad un uomo che veniva ogni quindici giorni, poichè così diceva aveva paura di rompere qualcosa e quindi non saliva sulla scala,come pulire i tappeti, un lampadario, l'argenteria,lavare le tende,il cambio di stagione etc..ma trovare una persona che non tocca le antiche bellezze di una vecchia famiglia che ormai non c'era più risultava alquanto difficile.Quella che l'aveva preceduta pur percependo un buon salario, andava nel palazzo della signora a suo nome e chiedeva soldi in prestito che in seguito furono immediatamente restituiti e la colf fu mandata via,un'altra metteva i soldi da parte per pagarsi un viaggio a Cuba e poi naturalmente andarsene e così di seguito.Accadde che all'ultima rimasta sola in casa,un giorno apparve una signora giovane e ben vestita che le disse..tu ti credi tanto furba e indispensabile ma io sono venuta a sostituirti in quanto ti comporti male con persone che al contrario si sono affezionate a te..prendi la tua roba e vattene..l'altra rimase stupefatta non se l'aspettava credeva di rimanere in quella casa così ospitale,inoltre non si affaticava molto..era anziana dove sarebbe andata e aveva necessità di lavorare.Allora le rispose..ma a me non hanno detto nulla, chi sei tu?Sono la tua gioventù che parla a nome della tua coscienza, ti sembra opportuno comportarti così? Tu che hai bisogno, ormai sebbene anziana di lavorare? Credi di trovare un altro posto?Da tanto tempo anelavi ad un compito retribuito per aiutare la tua famiglia e lo vuoi perdere a causa della tua infingardaggine?La colf restò muta,aveva ragione e mentre rifletteva l'altra scomparve.Ella alfine si disse che le parole pronunciate corrispondevano alla verità,quindi si rimboccò le maniche e iniziò a compiere il proprio lavoro alacremente per la paura d'essere mandata via.