sabato 31 maggio 2014
Quando si parla d'affetto è un'altro sentimento da non confondere con l'amore.L'affetto unisce una cara e sincera amicizia,una parentela, una prova di sensibilità dimostrata agli altri in occasioni specifiche ecc.e magari in alcuni casi si può trasformare in amore quando alcune caratteristiche del carattere sono similari.L'affetto è un sentimento che si complica quando di diverge da una situazione e a differenza dell'amore se s'incrina si cambia in rancore o qualcosa di più.L'amore perdona l'affetto più difficilmente..Esso è un sentimento che nutre due individui che sentono dentro di sè le medesime sensazioni quasi come l'amore,ma mentre il primo lascia il tempo che trova, il secondo desidera vivere ogni istante insieme per provare le stesse sensazioni.La sensibilità dell'affetto provoca un sereno vivere.l'altro no...poichè ci s'immerge totalmente da compiere qualsiasi azione viene dettata dal cuore.Gli individui che si sono trovati in questa situazione possono stare lungo tempo senza vedersi per motivi non da loro dipendenti e quando si rincontrano provano le medesime sensibilità che li unì un tempo o viceversa si riaccende la fiammella di allora perchè i ricordi non si dimenticano.
giovedì 29 maggio 2014
IL CAMERIERE
Oggi essere un cameriere è un'attività che rende poco nella crisi un cui siamo.Un tempo era un lavoro umile,lo diventavano coloro che per gli studi erano negati,al contrario oggi lo compie chi vuole raggranellare un po' di soldi ed è quindi diventato un lavoro diverso.Si deve fare in fretta poichè tutto corre in orario che scappa,allora il poveretto prese le ordinazioni andrà subito da altri affinchè non venga redarguito dal proprietario.Molti ragazzi hanno un sogno personale..aprire un domani una trattoria, un ristorante a seconda delle possibilità raggiunte.Come la lumaca procede a passi lenti così il cameriere sente il bisogno di fare piano nel portare i piatti e guardare tutto ciò che lo circonda per raggiungere il suo sogno.La mancia piccola o grande che sia la mette in tasca e sicuramente a casa avrà il proprio salvadanaio ove conservarla.Si dice che il cliente abbia sempre ragione,ma alle volte quando è troppo la risposta ricevuta deve obbligatoriamente tacere se vuole conservare il posto.I giovani aspettano con impazienza che vi sia l'occasione per entrare i quella piccola famiglia di odori che stuzzica il palato.A volte quando sono troppo stanchi pensano all'avvenire e allora via la stanchezza per dare posto ancora al lavoro. e quando sono tristi perchè non hanno una realtà diversa il salvadanaio a casa li ricompensa delle mortificazioni subite.Vi sono anche nelle case dei ricchi antichi camerieri che ricordano i vecchi tempi oppure quelli d'oggi che non si preoccupano di nulla lasciando che il tempo vada in fretta in modo che l'orario passi senza alcuna metamorfosi.Quelli antichi provvedevano ad ogni cosa e non perdevano tempo in chiacchiere inutili..guai a fumare una sigaretta magari lo facevano nella loro stanza a fine lavoro..si prendevano una cura meticolosa del loro padrone che a volte gli confidava i propri crucci, ma essi dimostravano il loro rapporto rimanendo impassibili di fronte a tanta intimità..ed è per questa ragione che rimanevano per anni ma oggi che tutto è cambiato la loro presenza è diventata un "optional" molto costosa e molto rappresentativa..
mercoledì 28 maggio 2014
domenica 25 maggio 2014
FORSE..
Questo termine avvilisce,incontra la disperazione dell'uomo che cerca in tutti i modi di avere una risposta positiva.Il forse è una promessa che non afferma nulla se non la possibilità in seguito che possa non accadere..allora diventa una negazione,una difficile operazione che rende l'individuo abbattuto nella situazione in cui si trova.E' molto meglio affermare ..non si può fare che dire forse..si offre una speranza che si comprende non ci sarà..praticamente viene affermata la negazione futura dell'impresa ma l'individuo non perde la speranza e in tal modo aspetta che la situazione migliori.Nella mia vita molte volte ho ascoltato questo termine ma ho cercato quasi sempre di cambiarlo in ..ce l'ho fatta.spesso gli altri non sanno che se ci si mette tutta la buona volontà,la sicurezza di ottenere quanto si desidera, allora le condizioni migliorano fino ad arrivare alla specifica in oggetto.Si deve lottare con la vita stessa, con i suoi ostacoli che impediscono la riuscita.se l'azione presenta una probabilità d'insuccesso poichè è la medesima esistenza che obbliga le persone a rinunciare..rinunciare significa che il carattere viene meno,che la forza in cui è descritta la richiesta che si vuole ottenere viene meno allora lo spirito soffre di un male che tormenta gli uomini senza dare loro quella serenità che auspicano e a non trovare la pace nel mondo che si sono creati.
venerdì 23 maggio 2014
SI PUO' FARE...
- Quando si affermano queste parole ossia una promessa si deve in seguito mantenere l'impegno preso in quanto è come una parola d'onore che suggella il momento dell'affermazione fatta...se non avviene così si determina un rapporto di grande sfiducia che può creare in seguito seri problemi.Se la trattativa è veramente attuabile e non si prendono le decisioni precise o si trovano scuse per non adempiere all'impegno preso,le parole restano come macigni senza spiegazione e senza valore per l'individuo che le ha promesse.Alle volte ci mettiamo il cuore,l'affetto verso chi dobbiamo aiutare ma la continua esigenza diventa una richiesta che continua all'infinito. e quindi segue il pentimento di avere pronunciato quelle parole.Vi sono alcuni individui che ritengono un dovere da parte nostra essere aiutati continuamente e il loro prezzo aumenta sempre di più fino a quando non ci hanno stremati..allora avremmo preferito di gran lunga stare zitti ma la pena che proviamo nei loro riguardi ci offre una ansia di tormento che non abbandona la propria preda fino a quando non continuiamo nell'opera di sensibilità promessa.Ci domandiamo ma costoro non conoscono la parola fine?Chissà se si pongono questo problema ma il proprio istinto continua a chiedere senza pietà..
giovedì 22 maggio 2014
LA CONTINUITA' DELL'ERRORE
Molti sono coloro che commettono errori, dai più piccoli a quelli che non si dimenticano.L'uomo in genere è portato a semplificare gli sbagli che commette e a dimenticare quelli più gravi,ma la vita glieli ricorderà al momento opportuno.E' così bella e semplice la parola..scusa..non avevo compreso lo sbaglio che facevo nel compiere o nel dire questa affermazione, ma la presunzione umana non conosce limiti.Naturalmente non siamo tutti uguali ma la vita ci rende aspri e consapevoli quando siamo caduti come un vaso di ceramica che si è rotto in mille pezzi e che non si può più aggiustare ma la semplice parola che ho detto prima vale più di tutto poichè abbiamo compreso ciò che abbiamo commesso,Se al contrario perseverassimo nell'errore compiuto allora la nostra valutazione dimostrerebbe quanto poco siamo compresi nell'amore di fratellanza che ci comprende tutti in un unico abbraccio d'amore e che ci fa diventare maturi e consapevoli soprattutto di noi stessi .La vita è difficile porta con sè un ricco bottino di cattiverie che si spiegano in un unico modo..ferire gli altri per dimostrare che siamo più evoluti, più esperti nella scusante che afferma la poca arrendevolezza sugli elementi che sopraggiungono mano mano che andiamo avanti..ma così non è il modo migliore di proseguire il nostro cammino..quando saremo anziani e ricorderemo forse il male compiuto diremo a noi stessi..perchè a quel tempo non abbiamo compreso? ...
LE FOGLIE..
In autunno cadono le foglie che hanno reso l'albero lussureggiante nel periodo del caldo...d'inverno l'albero senza di esse mostra la sua nudità essendone privo .... così è la nostra vita con periodi felici e periodi neri.Durante i momenti giulivi ci sentiamo felici di vivere..pensiamo che tutto ci viene incontro amorevolmente, ma nei periodi bui ci sembra che tutto vada a rotoli che la vita ci ha lasciato al nostro destino senza tenderci un aiuto.Non è esatto,,,nei momenti neri avvertiamo un'apatia che sconvolge il nostro essere dopo aver combattuto per vincere gli ostacoli che si sono sovrapposti ad una andatura comoda e serena,ma se non esistessero l'esistenza umana avrebbe un ritmo sempre uguale senza colloqui con noi stessi durante i quali speriamo di risolvere il tutto nel miglior modo possibile.Ci sentiamo come l'albero e ci vergogniamo delle nostre debolezze,delle nudità del proprio essere e delle apatie che sopraggiungono ..dobbiamo aspettare, ma quel periodo dell'attesa ci logora e i nostri pensieri vagano senza una meta precisa,senza tregua alcuna.Purtroppo nell'esistenza umana ve ne sono molti e quando abbiamo risolto un problema credendo così nella serenità, ecco che sopraggiunge un altro magari più difficile.. ma così è la vita..a differenza dell'albero che aspetta la stagione che lo vestirà dobbiamo attendere il momento di serenità che risolva il nuovo problema senza logorarci il cervello in soluzioni avventate ed inutili.
martedì 20 maggio 2014
LA RINCORSA
La rincorsa viene effettuata per potere vincere e dimostrare la propria celerità,..ma se essa al contrario si compie per dimostrare che si è superiori agli altri allora diventa un errore.Essa si appropria di ogni elemento fisico e si adegua al compito proposto,in quanto si sente sicura nel discutere la singola tenzone.In ogni campo viene effettuata..per motivi violenti e per motivi pratici in quanto la sua vittoria deve risultare efficace.Si rincorre un ladro,un assassino,etc..perfino un uomo che si vuole a tutti i costi...errore umano che costa caro...ne consegue che l'uomo fugge ancora di più..ma se si rincorre un mezzo di trasporto che si stava per perdere allora le cose cambiano,Perfino si rincorre un animale che si stacca da noi o una farfalla che raggiungerà le altre per riposare definitivamente nella nostra collezione.L'uomo si sa è un cacciatore innato,ma se la sua rincorsa corrisponde a motivi plausibili allora essa diventa utile altrimenti può causare danni irreparabili e non conseguire il compito che ci si era premesso.Nello sport diventa lecita per raggiungere un posto elevato,negli altri casi a volte risulta precipitosa, a volte essenziale.Essa ci tiene a dimostrare quanto sia importante in alcuni casi della nostra vita e se potesse parlare ci direbbe...senza di me siete perduti...
lunedì 19 maggio 2014
LA FAVOLA
C'era una volta in un piccolo villaggio una grande vallata ove gli abitanti pascolavano le proprie bestie e nei giorni di festa vi trascorrevano le ore mangiando e divertendosi.Erano quasi tutti buoni.. alcuni alzavano il prezzo dei loro prodotti ma nulla di più,Era brava gente si volevano bene e si aiutavano l'uno con l'altro.Un giorno arrivò in quel villaggio un forestiero..era di passaggio, voleva riposare e poi proseguire il viaggio che lo avrebbe portato a visitare paesi lontani.Non aveva più la famiglia per cui il suo tempo era illimitato,poteva rimanere dei giorni o andarsene subito,Non aveva un buon carattere data la sua solitudine perciò si era dato ai viaggi ma non aveva fatto i conti con la vita.Infatti dopo un buon riposo ed un lauto pranzo s'incamminò per riprendersi il cavallo e partire, quando vide una fanciulla a piedi scalzi lungo la via.Incuriosito si fermò e la salutò con un cenno del capo ed ella arrossendo rispose .Aveva una gonna a fiori simile a quelli dei quadri e il suo sguardo era sì timido ma si percepiva che non aveva alcun timore. ed infatti si fermò a guardarlo..era di bell'aspetto vestito bene ma soprattutto educato nel salutarla e aveva le scarpe..lei la più povera del paese,che faceva il bucato a quelli che i soldi li possedevano non poteva comprarsele.Si guardarono incuriositi per un attimo e poi la fanciulla proseguì per la sua strada.L'uomo si avviò alle stalle per riprendersi il cavallo ed ella a fare il bucato.Ci pensarono su nei giorni successivi ..l'uomo non era partito ed ella sperava d'incontrarlo..ma non avvenne.Eppure l'ora era la medesima,il villaggio era piccolo..l'uomo non voleva fare sapere il suo interesse e quindi non chiese nulla..ma un giorno chiamiamolo del destino accanto ad una fontana che si trovava nella vallata egli la vide.Piangeva,credeva che fosse partito, non lo avrebbe più rivisto ma alzando gli occhi vide che sorrideva...le prese i piedi e le mise le scarpe che aveva comprato giorni addietro.. la caricò sul suo cavallo e la portò con sè ..mai disperare, alle volte la vita ti viene incontro e se non viene fai di tutto per farlo tu...
LA SITUAZIONE
La nostra vita è fatta tutta di situazioni più o meno belle,più o meno decisive,Ogni momento è cruciale per chi non sa prendere una decisione in quanto teme di sbagliare...ma se lo sbaglio viene commesso in buona fede allora il rimedio c'è.Purtroppo a volte pur essendoci il rimedio si preferisce andare avanti lasciando il tutto sospeso e non si comprende che una situazione sarebbe meglio chiarirla subito..più tempo passa e più aumenta la tensione che si è venuta a creare.A volte sbagliamo di distrazione ,a volte con compiacimento di noi stessi pur di ferire l'altro e non ci accorgiamo della grande stupidità in essenza,Naturalmente ogni accaduto è diverso dall'altro ma la sconfitta risulta comunque sofferta.Risulta molto difficile riconoscere i propri errori ma la serenità che si acquista dopo non ha prezzo.La vita è colma di queste nostre precisazioni e se non ci sono la difficoltà nel proseguire diventerà e aumenterà con gli anni che inesorabilmente avanzano.Sarà un'esistenza fatta di compromessi,in cui la bellezza del nostro animo sarà offuscata dalla verità,dalla precisa ed esperta convalidazione del proprio operato.A volte per timidezza,per vergogna non rispettiamo queste clausole che diventano da un'inezia ad un grossolano errore che può essere riparato con una stretta di mano e se essa è più compromessa addirittura con un bacio.
venerdì 16 maggio 2014
IL VOTO..
Vi sono molti voti che consistono in una promessa fatta prima a DIO e poi a noi stessi.Esso è partecipe della nostra vita ossia ne fa parte integrante e non deve assolutamente essere dimenticato.Il voto politico è un'altra cosa ha una spiegazione diversa...ci si affida volutamente ad una persona per averne i favori e creare in tal modo un'atmosfera di valutazioni personali che a volte avvengono e a volte no..Non lo si fa con coscienza serena il più delle volte, ma per ottenere favori, cariche importanti che sono o non sono corrisposte.,ne consegue il "do ut des" ma mi rivolgo a quello fatto al SIGNORE sempre per la Sua Protezione in faccende difficili senza chiedere nulla in cambio poichè comprendiamo che se non avvengono in conclusione certamente è meglio per noi.Le suore,i preti fanno il voto di castità e devono obbligatoriamente mantenerlo fino alla morte nonostante le varie tentazioni,coloro che offrono la parola d'onore il cui significato è come un giuramento devono dire la verità altrimenti risultano spergiuri ed infine il matrimonio è una promessa fatta a DIO di restare insieme fino alla morte.Coloro che trasgrediscono in ognuno di questi casi non viene elencato fra le persone degne ma tra coloro di cui non ci si può fidare.La promessa ossia il voto è una dichiarazione del proprio animo che risulta ineccepibile per chi la sente in buona fede,ma per gli altri è una ingiuria fatta esplicitamente al proprio essere in quanto manca di rispetto a se stesso.DIO perdona ma l'uomo viene considerato un individuo senza scrupoli,disposto a qualsiasi esercitazione di crudeltà,tradimento e cattiveria.In una società che va disperdendosi sempre di più a causa dei costumi in questo caso illeciti ne fa parte integrante come un ramo secco che vuole per forza rimanere attaccato all'albero ormai vecchio....
giovedì 15 maggio 2014
LA SFIDA..
La vita è una continua sfida con gli altri e principalmente con noi stessi.Non sempre avvertiamo che tale composizione da superare consiste in una sfida che combattiamo con la nostra persona fino a quando non l'abbiamo superata e ci rallegriamo per avere vinto.I bambini per dimostrare la propria forza lottano fra loro,gli eserciti invadono altre terre perchè vogliono far vedere che la loro costumanza d'essere è più forte e fare così da padroni,nell'ambito coniugale si avverte lo stesso clima per comandare,fra amici per dimostrare chi è il capo etc..tutto è una continua sfida perfino con gli animali vengono addestrati per soccombere ai comandi dell'uomo...ma non così si dimostra che si è più meritevoli degli altri.Gli antichi ossia l'uomo delle caverne ha iniziato, per non parlare del serpente che tentò Eva e vincere in tal modo la propria supremazia, ma col trascorrere del tempo le vicende non sono migliorate anzi non v'è giorno che si legge o si sente che omicidi avvengono per vincere la stessa vita e a volte si muore per una semplice fatalità apparsa all'improvviso.Tutti gli uomini ci tengono immensamente alla loro forza,alla propria emancipazione d'essere completi nella fisico e nella scaltrezza...chi non riesce si serve della corruzione per ottenere ciò che da sè non è riuscito ad accaparrarsi,in quanto non perchè si definisce debole ma non avendo un metodo chiaramente vincente può ottenere la stessa cosa con altre definizioni anche se altrettanto riprovevoli.Alla fine costoro chiuderanno la porta della propria esistenza con la serratura arrugginita...
venerdì 9 maggio 2014
venerdì 2 maggio 2014
LA GIOSTRA UMANA
Non ci riflettiamo mai ma tutti noi siamo come quei cavalli sulla giostra che si muovono al suono della musica di un carillon che secondo il proprio gradimento,il proprio tornaconto,la propria volontà si determinano come delle marionette seguendo la volontà degli altri..chi al contrario segue la propria è riuscito ad evadere dalla singola preoccupazione degli istinti principali.Ma il proprio e preciso sentimento viene a volte messo da parte per chiudere la porta a conclusioni che si definiscono superflue.Che cosa vi è di superfluo in un animo colmo di specifiche rinunce ad elementi che potrebbero non nuocere? Oppure quali sono i desideri che conservano la probabilità di comunicare una soluzione non abbastanza equilibrata dei propri e sinceri richiami in una evoluzione di accordi che si uniscono per formare una consueta riscossione dei ricordi,degli avvenimenti che devono ancora avvenire?La giostra gira secondo il movimento che le diamo noi con le proprie azioni,le proprie scelte e le proprie convalide,al punto tale che alla fine del giro ci troviamo stanchi ed esclusi dalle cattiverie della nostra esistenza.La giostra è un simbolo uguale alla perseveranza usata dagli esseri umani che adottano se una difficile operazione di qualsiasi elemento non riesce a decifrare l'eventualità di una perdita..si vuole vincere a tutti i costi come il giocatore che prova e riprova il proprio vizio fino a che i soldi sono terminati..allora non avendo più nulla da perdere rinuncia per quella volta fino a che non si è preoccupato di avere il denaro per ritentare.Allora mi chiedo,perchè non ritentare con il proprio animo a recuperare quello che si è perduto in precedenza? Perchè ogni individuo si ritiene responsabile dinnanzi al fallimento dell'occasione andata male e crede di non essere capace di recuperarla..è questo l'errore che si commette in quanto ognuno con la perseveranza riesce a recuperare in un secondo momento o forse in seguito quello che ha perduto mentre la giostra umana continua a girare...riacquistare in un secondo momento o forse in seguito quello che ha perduto mentre la giostra umana continua a girare in un giro fatto di espressioni di scarso valore,di momenti fasulli che ci portano verso altre strade dove non ci troveremo più per la nostra ingordigia di possedere quanto più sia possibile,per migliorare la nostra condizione di vita che è già colma di quegli elementi che rendono l'uomo forte, coraggioso e duttile alla bontà in modo tale che possa rendersi conto della situazione altrui e fermarsi come la giostra per un secondo giro...ma si dovrà pagare un altro biglietto e sicuramente il secondo giro sarà diverso dal primo..