domenica 6 giugno 2010

LE LENTI A CONTATTO

Molti sono coloro che nella vita fanno finta di non vedere cosa accade nel mondo, nella loro esistenza, nel succedersi delle questioni vitali,nel sostituire con i loro condizionamenti la richiesta di chi non è loro più accanto sia per motivi di natura diversa, sia per eccedenza di conflitti intervenuti durante la consuetudine di appropriate virtù..Costoro avrebbero necessità di LENTI A CONTATTO in quanto la loro vista, si fa per dire, si è indebolita e non si accorgono volutamente di quello che li circonda.. vuoi personale o altruistico.La condizione d'essere ciechi all'evidenza dei fatti, dimostra che l'individuo non vuole assumersi responsabilità diverse da ciò che ha creduto di costruire per il suo futuro, di non partecipare alla solitudine che la vita talvolta gli offre in quel determinato momento per difenderlo dalle intemperanze altrui , di non sbiadire i difetti che emergono durante la richiesta d'evasione dai propri meriti acquisiti nel contesto approssimativo, che aveva provveduto ad esaltare la sua immagine..pertanto la semplicità degli eventi anche se dolorosi, hanno modificato la questua dei sentimenti, dei concetti finalizzati al conseguimento di sicurezze, al provvedimento dei singoli e refurtivi convegni di amministrata acquiscenza dei propri dolori.Anche se la dimostrazione della spettacolarità di tali evenienze, può condurre alla modesta conclusione di non comprendere l'esatta situazione che verte a stabilire quale sia realmente la decisione da prendere, chi non se ne serve non potrà affermare.. che non vede bene.. ma dovrà dire.. che i suoi occhi non desiderano guardare "in faccia" la verità che dimostrerà quanto siano deboli le pupille del sentimento..

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