domenica 18 luglio 2010

LE CHIAVI DEL REGNO..IL MISSIONARIO

La speranza della conversione,la scelta di andare in Paesi lontani per offrire aiuto più forte della propria esistenza in cui il pericolo della morte è in agguato fa dell'uomo di DIO un fratello speciale e particolare chiamato MISSIONARIO.Costui ha una negazione totale di sè stesso, in cui sono concepiti i valori del Vangelo e quindi la Parola del SIGNORE per abbracciare i sacrifici,la povertà,l'esilio dalla propria gente e dalla propria terra e affrontare conseguenze di ogni genere che fanno di quest'uomo un prediletto che già possiede LE CHIAVI DEL REGNO DI DIO.L'esistenza del sacerdote è già povera dei valori personali, in quanto egli deve aiutare,proteggere e convertire le pecorelle del gregge che gli sono state affidate..ma andare in terre di cui non si conosce nulla,affidandosi alla Pregliera,all'amore di DIO,alla conflittualità che si determina con i propri concetti in cui prevale la certezza dell'espropriato significato di salvezza dei propri sensi dell'apparato di conservazione della vita, che si preannuncia con precise riflessioni per coloro che si devono affrontare, fa nascere la certezza del privilegio divino .Il MISSIONARIO non completa la sua immagine se non ha racchiuso nel suo cuore e in quello dei suoi fratelli la sicurezza d'aver donato la Chiesa del finalizzato cuore d'amore che si era prefisso alla partenza.Nulla per costui ha valore per le sue necessità..tutto è per gli altri,per la loro salvezza e per la loro esistenza.Quelli che sono stati scelti da DIO per questa missione d'amore, sono coloro che si affiancano alla sua immagine di sofferenza e di calamità d'ogni genere, pur di essere considerati uomini e nello stesso tempo angeli di speranza e di carità.Infatti essi si dimostrano sempre solidali con il sospiro del Creatore che avverte in sè, la speranza di condurli nel suo REGNO e pertanto li segue come il MISSIONARIO senza mai accusare stanchezza d'impeti e di proseguimenti d'occasioni favorevoli e di sicurezza esistenziale.Costoro hanno il compito di curare,di chiamare, di evangelizzare, di dare il cibo, di far nascere i bambini,di proteggere le donne e di affrontare anche il nemico con animo sempre sereno e non travolto dalle sensazioni terrene.Non hanno scelta per la rispettabilità, nè per la dignità umana di sè stessi,in quanto si sottovalutano tutti i concetti personali pur di donare ogni elemento di natura condotta verso ogni estremismo in funzione di una comunità di crescita e di provvidenziali necessità, atte a favorire la vita e la consapevolezza ch' essa determina nel Suffragio Eucaristico.La scintilla del loro richiamo alla vita monastica così interferita dalle malattie, dalle cure non addomesticate dalla mano di un medico, che avrebbe curato le ferite ma non le piaghe che si avvertono nel proprio cuore, addormenta qualsiasi possibilità di fuga a questa chiamata.Le conversioni dovute al coraggio,all'esaurimento delle proprie forze dimostrate,alla dedizione completa d'amore,alla mancanza del privilegio di difesa del proprio corpo, per la vita altrui comunicano tale sentimento di esclusione delle egoistiche riprese di autentica passione di cuore che costoro nutrono per i loro simili, distrugge qualsiasi commento o divagazione dalla certezza che il MISSIONARO darà e farà della propria esistenza una chiara e precisa manifestazione dell'altrui pensiero di sopravvivenza..Pertanto la concretezza di questa missione è definita nel Libro Divino..LE CHIAVI DEL REGNO...

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