L'EQUILIBRIO..
Sicuramente non ci si riferisce a quello dei trapezisti..anche se essi si contendono sul filo la vita dei loro anni trascorsi sulla probabilità di non terminare il percorso stabilito dalla loro esperienza d'affanni e di sconvolgenti attenzioni nelle quali si discute la propria esistenza.L'EQUILIBRIO di cui si parla è una certa moderazione di tutti quei concetti,quei significati,quelle esperienze che attraversano gli anni della nostra fioritura fino alla senilità di quanto abbiamo vissuto.Non tutti lo possiedono..anzi sono pochi coloro che si reggono sui fili dell'esistenza con tenacia e sicurezza per non cadere nelle tentazioni fugaci e anonime di cui la vita si vanta di possedere per poi abbandonare le conseguenti cadute che definirebbero il percorso un groviglio di esperienze mal vissute e poco ponderate.Gli uomini che si vantano di possedere una certa calma,una qualificata denominazione dell'EQUILIBRIO ponderato attraverso varii aspetti della naturale capacità d'approfondimento di cui si può valutare la propria caducità di quanto appreso nella considerazione di tali effetti,non conoscono la validità che appare senza motivazione alcuna e senza dichiarazione di reddito ottenuto per la chiarezza dei propri errori senza danni e senza affanni..Ma chi ha certamente considerato questo momento di sicurezza della propria esistenza con la poca e residua vivacità che si offre nel camino di colui che si dimostra parvo di costose e avvenenti dimostazioni in cui sin espandono con esasperazione i valori umani..ha conseguito nella sua completezza una mancanza d'EQUILIBRIO eccezionale che servirà a dimostrare la caducità della vita raggiunta...
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