IL SAVOIARDO..
Vi era un bel SAVOIARDO.. risiedeva in una grande scatola insieme ai suoi fratelli.Era bello e gustoso, apparteneva ad una famiglia "speciale".infatti veniva usato solo per donare dolcezza e piacevole gusto a chi lo avrebbe assaggiato.Esso sapeva che la sua vita un giorno acquistato, sarebbe stata di breve durata, ma nel frattempo si pavoneggiava nella scatola aperta,in una vetrina di un grande negozio di dolciumi, di una piccola città di provincia.Il bel SAVOIARDO simile agli altri nel colore e nella forma,era però venuto fuori dalle mani del pasticciere un "tantinello più alto" e più forte degli altri suoi fratelli..pertanto si sentiva più eccitato e più importante.Si ergeva in mezzo alla scatola di colore rosso e blù a disegni verdi e gialli,icon fierezza e con certezza d'essere "diverso" per la bellezza e perchè coloro che si soffermavano ad ammirare la vetrina,esclamavano..guarda com'è bello quel SAVOIARDO..è più alto degli altri..offrirà maggiore voluttà a chi lo assaggerà..peccato se andrà consumato..è talmente bello a guardarsi anche se ti fa sentire l'acquolina in bocca,sarà davvero uno spreco se verrà mangiato.E così il bel SAVOIARDO era quasi certo di restare in quella vetrina a lungo.. quando un pomeriggio entrò nel negozio una bella ragazza e chiese di acquistare la scatola.. proprio quella posta al centro della vetrina e ch'era tanto ammirata. Il cuore del SAVOIARDO cominciò a battere forte..sempre più forte..il dolciere prese la scatola, adagiò il SAVOIARDO più grande al centro,la rinchiuse con il coperchio e la incartò ..era tutto buio lì dentro,non si vedeva più nulla..pensava il SAVOIARDO..ora mi condurrà a casa e mi mangerà..povero me..la mia vita è andata in frantumi..quanti sogni, quante certezze.. tutto è svanito..perchè ha scelto proprio me..la mia scatola..e non un'altra confezione..ve n'erano tante e tutte belle ed eleganti ma ella è stata attratta da me ..io ..proprio io..speriamo le occorra qualcosa di speciale almeno morirò felice di avere avuto una fine gloriosa e così farneticando il SAVOIARDO si accorse che la ragazza era giunta a casa .sentì la carta che si svolgeva,il coperchio della scatola aprirsi e si trovò in una bella e grande cucina azzurra, posto in "bella vista" su di una mensola insieme ad alcuni barattoli di generi varii.Intanto la ragazaza esclamò..per ora ti sistemo quì.in attesa di fare il dolce domani,per la cena che offrirò agli amici e così dicendo sistemò la scatola .Il SAVOIARDO a quelle parole tirò un sospiro di sollievo..avrebbe vissuto ancora un giorno..un giono diverso insieme alla fanciulla e quante cose avrebbe imparato in quella cucina ricca di "odori specialii" di squisitezze prelibate..alfine sarebbe stato consumato in un bel "tiramisù"ma sarebbe morto per dolcezza e non in amarezza e chi lo avesse gustato..avrebbe senz'altro mormorato..peccato sia già terminato, era comunque una grande prelibatezza . Quando un uomo durante la vita si accorge d'essere pervaso da infinita dolcezza per sè stesso e per gli altri,allora la sua "squisitezza" si può dire completa ed assoluta in un "sogno più alto" che lo consumerà piacevolmente adagio, adagio...
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