sabato 26 marzo 2011

NON LO SO..

Innumerevoli volte abbiamo risposto così ad una domanda spiacevole che poteva comprometterci ,oppure quando sinceramente non si era al corrente della situazione..ma spesso ci domandiamo il perchè di tante circostanze,il perchè di un'avversità,il perchè della fame,delle malattie, degli abbandoni,etc..Nella vita vi sono infiniti perchè che poniamo a noi stessi.. quelli soprattutto che riguardano l'esistenza umana e ci offriamo questa risposta.. anche nelle finalità della vita,nelle precisazioni dei nostri desideri che non si avverano,per le persone che non hanno comprensione per noi..ma la conseguenza di tanti misteri è sempre la medesima..NON LO SO..Anche in tribunale il testimone pronuncia queste parole, ma con la precisazione d'essere escluso da qualsiasi delitto o esperimento di verità da dimostrare la propria estraneità al fatto.Come è risaputo i testimoni dei delitti di mafia si difendono con la tipica espressione..nulla vidi,nulla sentii,non c'ero e se c'ero dormivo.A volte credere d'essere liberi da qualsiasi costrizione della propria esistenza, fa annullare la verità nascosta dentro di sè per dimostrare quello che non si è..e far credere ciò che non si rappresenta nella realtà della propria esistenza vissuta con amarezza e improvvisazione. I fanciulli quando sono colpiti dalla severità dei grandi, si difendono in tal modo e divenuti adulti il "leit motiv" è ormai diventato un'abitudine.A volte è meglio non precisare l'accaduto per evitare compromessi,altre volte lo si fa per viltà,ma la necessità della verità fa scaturire nel proprio animo la sicurezza delle parole pronunciate per assicurare la difesa degli altri e quando in varie circostanze il rispetto della propria dignità viene a mancare, allora questa risposta assume il carattere di un' individualità debole,meschina e del tutto esemplare nella propria costumanza d'essere neutralizzata dalla vita altrui, per cui meglio allontanare chi considera tutto ciò un concetto d'amichevole rappresentazione nella propria esistenza.Ascoltare questa frase a volte indispettisce chi l'ascolta, poichè si sente un estraneo e al di fuori della vita altrui e pertanto si richiama alle proprie esprienze senza ricevere un consiglio,un appoggio alle questioni che sorgono durante il cammino dell'esistenza..Vogliamo concludere ricordando la celebre espressione del dottor Azzeccagarbugli ..il colpevole che dice le bugie all'avvocato, finirà per dire la verità al giudice..E' vero molte nostre domande non ricevono risposte..ma sono quelle della Fede e pertanto dobbiamo inchinarci di fronte ad un silenzio che non diventa mancanza di verità espressa,ma di ciò che sapremo dopo..

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