mercoledì 25 maggio 2011

IL DESIDERIO D'EVASIONE..

In una piccola dimora abitava un uccellino in gabbia..non era nato così ma non ricordava più il suo passato mentre il desiderio d' essere libero come i suoi simili diventava un'ossessione e precisava con dolore la sua vita da recluso.Eppure era amato,trattato con mille moine, il cibo e l'acqua fresca non dimenticavano mai di porgerglieli nelle sue vaschette,ma..guardava il cielo e rifletteva sulla sua sorte.A volte qualche amico si posava sul davanzale della finestra e chiacchierava un pò con lui,altre volte andavano di fretta soprattutto quando il tempo era caldo allora cercavano cibo e allegria altrove.Un giorno la servetta mentre cambiava l'acqua dimenticò di chiudere lo sportello della gabbia e l'uccello ne approfittò per volare fuori dalla finestra ch'era rimasta aperta.Ora si sentiva felice..pensò che la libertà è un insieme di sensazioni stupende..incominciò a volare verso il mare..ne aveva sentito parlare ma non l'aveva mai visto.Arrivato sulla spiaggia andò a bere l'acqua..era salata pensò..meglio quella di casa..doveva procurarsi il cibo e così andò sul davanzale di un'altra finestra sperando in qualche briciola di pane ..ma nulla..intanto il tempo cambiava e gocce di pioggia cominciavano a cadere giù dal cielo..allora si riparò sotto una tettoia e attese..quand'ecco arrivare un altro uccello quasi simile a lui..cercava di non bagnarsi troppo,cibo e un pò di compagnia.Così seppe della sua sorte e raccontando delle sue avventure si era quasi al tramonto..pioveva a dirotto,lo stomaco ormai si faceva sentire e tutti e due si misero l'uno accanto all'altra poichè di una femmina si trattava, per riscaldarsi un po'.Il nostro uccello narrò della sua prigionia ma di quanto affetto aveva in cambio,l'ora dei pasti veniva rispettata e la famiglia gli faceva le "coccole"..quasi quasi rimpiangeva la sua cattività.Il pensiero di entrambi fu unico..si guardarono negli occhi e compresero la verità.La pioggia era quasi cessata,ma non importava..volarono l'una seguendo l'altro e furono dinnanzi alla cara finestra..con il becco richiamarono l'attenzione dei presenti e furono di nuovo in gabbia..finalmente contenti di affidarsi nelle mani di coloro che li amavano.A volte nella vita l'abitudine sembra una prigione da cui non si può evadere..ma riflettendoci l'evasione potrebbe costare la vita a sè stessi e agli altri..

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