domenica 31 luglio 2011

"CAPRI"..

CAPRI la considero come una gemma incastonata in un gioiello prezioso, tanto è splendida nella sua cornice di folgoranti bellezze..E' un po' come una seconda casa per me, poichè noi tutti siamo abituati a visitarla continuamente non solo d'estate.ma anche nel periodo natalizio, in occasione dell'ultimo dell'anno e durante le vacanze pasquali.Quest'isola inizialmente era unita alla penisola Sorrentina, ma successivamente venne sommersa in parte dal mare come narra lo storico STRABONE..è ricca di grotte e di scogliere,non sono presenti sorgenti d'acqua potabile (è l'unica inconvenienza di CAPRI)ha origine preistoriche,infatti in alcuni scavi per costruire il famoso Hotel QUISISANA vennero alla luce ossa di dinosauri e si narra che quest'isola fosse quella delle Sirene decantata nell'ODISSEA con Ulisse da Omero.Tipici sono i FARAGLIONI tre isolotti rocciosi chiamati STELLA,FARO DI MEZZZO e DI FUORI e LO SCAPOLO quello più lontano dall'isola.Essa sorge ai piedi del Monte SOLARO e fu protagonista di molti racconti e di grandi visitatori come HEMINGWAY, O.WILDE,R.PEREYFITTE con il suo romanzo "L'ESULE DI CAPRI" in cui narra la storia idealizzata e romanzata,ma forse c'è qualcosa di vero, del barone FERSEN magnate dell'acciaio,di S.MAUGHAN etc..ed ora parliamo un pò dell'imperatore TIBERIO,personaggio timido e riservato che fece dell'isola azzurra una degna residenza imperiale costruendovi dodici ville a cui diede il nome di una divinità e alla più sontuosa situata a picco sul mare in cima al Monte Tiberio VILLA JOVIS ove si vedeva l'intero golfo di Napoli, vi abitò con la sua corte per dieci anni,mentre ad ANACAPRI fece costruire VILLA DAMECUTA.Narra SVETONIO che fosse dedito a diversi appetiti sessuali in quanto sottoponeva i figli dei nobili e gli efebi dell'isola a perverse violenze sessuali, purchè fossero giovani e belli..da qui il nome VIA DELLE CAMERELLE in quanto queste stanze erano adibite alla sua voluttà..tutto ciò non è stato mai accertato,bensì che fosse luogo di letterari,artisti,astrologi ne narrrano personaggi storici dell'epoca.L'isola è stata inizialmente di proprietà dei napoletani,ma poi vi furono i greci,i saraceni l'imperatore AUGUSTO che la mise sotto il dominio di ROMA fino a quando il conte ARCUCCI consigliere personale della regina GIOVANNA D'ANGIO'che fece un voto alla MADONNA per avere un erede maschio, costruì LA CERTOSA dedicata ai monaci CERTOSINI ed oggi utilizzata per concerti ed esibizioni artistiche varie.In seguito passò sotto il dominio francese con G.MURAT e anche con i Borboni,ma durante il conflitto tra RUSSIA e GIAPPONE divenne la meta preferita degli artisti e degli intellettuali come GORKI,ma in seguito ritornò sotto il dominio napoletano.Arriviamo a CAPRI con la barca e scendiamo a Marina Grande e con la funicolare siamo in Piazzetta con il famoso orologio e ci sediamo al bar Vuotto per una bibita rinfrescante.I nostri occhi guardano il passeggio di coloro che sono venuti a visitare l'isola..molti sono stranieri e guardano ogni cosa con sguardi di meraviglia,mentre per noi abituati alla stessa vista da tempo ci divertiamo a guardare loro che sono una fantasia di colori e d'immagini varie in quanto non si curano del proprio abbigliamento.CAPRI è un'isola elegante e raffinata per cui il nostro guardaroba è stato visionato e selezionato nei minimi particolari..una passeggiata da Canfora per i nuovi sandali dell'estate fatti a mano,una visita dal nostro sarto pantalonaio che ha già le nostre misure ed in un giorno ha già pronti i pantaloni,le famose vetrine di "La Parisienne "in piazza, che è stata visitata dagli attori di Hollywood, una guardatina al negozio del barone "CHANTECLAIR" per ammirare la sua vetrina di gioielli particolari, ove non manca mai la famosa campanella,ed infine in una boutique di Via Camerelle compriamo i vestiti della nonna naturalmente bianchi con trine e merletti, una favola..se poi abbiamo più soldi andiamo un pò più avanti dove vi è una sartoria che ha degli splendidi giacconi da yatchman.. ne possiedo di varii colori, nè possiamo non assaggire la famosa torta caprese.Di fronte a noi vi è l'Hotel QUISISANA una pietra miliare dell'isola in quanto è il più bello..la sera andiamo a prenderci l'aperitivo e alcune volte siamo andati sulla terrazza con la piscina per farci il bagno .Quest'albergo ha una lunga storia..fu creato dal medico inglese G.S.CLARCK come clinica per il clima mite,ma in seguito il sanatorio divenne una pensione per turisti.Alla sua morte i figli lo vendettero al sindaco per poi andare ai KRUPP magnati dell'acciaio che fecero costruire la famosa via intitolata al loro nome che arriva fino ai GIARDINI ove si ammirano piante rare ed in seguito l'albergo fu venduto ad un finanziere messicano, ma poi tornò di proprietà ad una famiglia caprese.Una visita a CARMELINA DI CAPRI che purtroppo ormai non c'è più, non può mancare..una pittrice naif che ha dipinto la sua isola in maniera eccellente usando i colori con una tecnica ed una fantasia particolare..come sapete ho acquistato un quadro da lei.Ma è estate e ci rechiamo alla CANZONE DEL MARE creata da un inglese G.FIELDS motivata da una malattia molto grave e innamoratasi di CAPRI fece un voto per la sua guarigione che in seguito avvenne, promise di trasformare un antico fortino incastonato nella roccia sulla Baia a Marina Piccola, in una sede di riposo e di bagni per tutti coloro che desideravano essere in quel luogo.E' diventato un posto famoso ove si può anche mangiare e tutti noi ci rechiamo con la barca o con il taxi del posto.Naturalmente a CAPRI non si può transitare con la propria auto, ma vi sono pullman e taxi.Una altro incantevole bagno lo si può prendere a PUNTA TRAGARA di fronte ai FARAGLIONI,ma si devono scendere tantissimi scalini.. ne vale la pena e poi si può anche mangiare divinamente,per via mare certo è più semplice.Qui prima di affrontare gli scalini, sulla terrazza che dà sul mare vi è un albergo progettato dal famoso architetto francese "LE CORBOUSIER".Rimaniamo incantati dalla villa di C.Malaparte situata su un irto e stretto promontorio roccioso con il tetto a terrazza di A.Libera, ma si dice che lo stesso Malaparte abbia contribuito alla sua costruzione formata da un grande salone con quattro finestroni da cui si può ammmirare un panorama diverso,lo scrittore la chiamò..Casa cu'me...La villa rappresenta l'unione fra l'integrazione dell'ambiente naturale e la modernità nazionalista... gli eredi che a suo tempo non si misero d'accordo la vendettero alla Fondazione Ronchi.Non abbiamo parlato ancora di "CAPRI DI SOPRA" cioè di ANACAPRI che in epoca lontana divenne un buon retiro per artisti e letterati per l'opera di un medico svedese "AXEL MUNTHE" il quale si fece costruire una villa denominata S.MICHELE oggi un museo meta di molti turisti per ammirare la collezione di arte antica,di epoca romana,egizia ed etrusca.Vi è anche il Castello BARBAROSSA difesa durante le varie incursioni nemiche, la CHIESA di SAN MICHELE ARCANGELO il cui pavimento maiolicato rappresenta il PARADISO con ADAMO ED EVA.Non si può dimenticare una visita alla GROTTA AZZURRA uno spettacolo naturale di luci e rifrazioni che affascinano.Per i miei ricordi di gioventù CAPRI rappresentava l'evasione dal quotidiano..infatti l'ultimo dell'anno era una grande festa per il nostro gruppo di amici trascorrerlo insieme al "NUMBER TWO"ascoltando gli artisti al pianoforte,oppure a PASQUA quando la moda dettava le sue ultime regole e noi acquistavamo i costumi sempre più variopinti,oppure d'estate quando con la barca si esploravano nuove grotte con l'acqua limpida e cristallina..oggi si va per allontanarsi dalla città in periodi frequentati da pochi turisti Allora non molto tempo fa,quest'isola era di proprietà dei privilegiati. oggi con l'aliscafo si fa una gita dal mattino alla sera e non conoscono le follie di quando si ballava sui tavoli senza alcuna malizia nel famoso locale notturno per fare un pò di baldoria fra amici..poichè ci conoscevamo tutti,quando al termine era quasi mattino e si andava a mangiare il cornetto dal fornaio che apriva a quell'ora.Oggi si va da Alberto vicino alla funicolare e i night aperti sono aumentati.se vuoi ascoltare il piano bar vai alla taverna di ANEMA E' CORE anche discoteca o da CELESTE o all'EMBASSY, ma vi sono molti ragazzi per cui si preferisce il bar della Piazzetta o al QUISISANA. Mi ricordo di un conoscente alcuni anni fa che arrivò durante l'estate e non aveva prenotato in nessun albergo, per cui non aveva da dormire..appena c'incontrò chiese agli amici di farlo restare per la notte nel loro albergo..non ce lo togliemmo di torno anche se il diniego di tutti fu decisamente negativo..alla fine attese che rientrassero e aspettò che si fossero coricati..bussò a tutte le porte,ma loro prudentemente si erano chiusi dentro per cui il portiere di notte, mosso a compassione lo fece dormire nella "hall" dell'albergo su un divano..al mattino quando si alzarono era tardi, finalmente non lo trovammo,nè lo vedemmo più...mentre scrivo guardo i FARAGLIONI amici da sempre nel mio cuore,che mi tengono compagnia nella loro grandiosità..
"RICETTA"
SPAGHETTI AL GORGONZOLA: mettere in una teglia a fuoco lento il burro e il gorgonzola e farli sciogliere, mentre si cuociono gli spaghetti, scolarli e aggiungere la salsa con un pò di panna, mescolare bene ed infine mettere molto parmigiano e servire.

"ISCHIA"

Ho già narrato che essendo mio nonno veneto il mese di luglio ed agosto lo trascorrevamo al LIDO di VENEZIA all'HOTEL DES BAINS nel mese di LUGLIO e ALL'EXCELSIOR nel mese di AGOSTO per il FESTIVAL DEL CINEMA..ma quando egli divenne più anziano prese per due anni la casa ad ISCHIA che già conoscevo con le gite fatte con la barca di mio padre. Ormai ero grande ed il primo anno ebbi come ospite una compagna di studi con cui mi divertii moltissimo.Andavamo alla spiaggia del LIDO dove avevamo preso la cabina e ci siamo formate un piccolo circolo di amici di Napoli e non, con cui andavamo in giro anche nel pomeriggio quando decidevamo di non ritornare al mare per visitare i dintorni naturalmente con la motocarrozzetta unico mezzo dell'isola veloce, ma costoso .L'isola d'ISCHIA fu insediata dai Greci in un primo tempo, in seguito dai LONGOBARDI,per cui entrò a fare parte dei Ducati dell'Impero Bizantino,ma con l'intervento di PAPA GREGORIO MAGNO nel 598 si ebbe il dominio napoletano che in un primo tempo era stato dato dall'Imperatore MAURIZIO con un governatore col titolo di CONTE e dal nome "insula" divenne "isla" e poi ISCHIA.Ci furono anche le incursioni dei Saraceni, ma con il Castello fortificato l'isola resistette ..anche ad un primo terremoto che distrusse molte ville nel 1228.Anche il BOCCACCIO nel DECAMERONE narrò di una vicenda svoltasi in quest' isola,in seguito fu presa dagli ANGIO' e dagli ARAGONESI e poi dagli Austriaci fino a quando il RE delle due SICILIE FRANCESCO PRIMO la restituì ai napoletani, ma in questo periodo vi fu il terribile terremoto che distrusse CASAMICCIOLA.il ventotto luglio 1883.Con L'UNITA' D'ITALIA le dominazioni terminarono.ma torniamo alle nostre scorribande nel visitare le meravigliose spiagge.. visitammo così la piccola Chiesa di Forio d'Ischia che dava sul mare..bellissima,con la spiaggia della CHIAIA e i GIARDINI DI POSEIDON con le vasche termali, SANT'ANGELO con le FUMAROLE ai MARONTI,CITARA,SAN MONTANO con il PARCO TERMALE NEGOMBO a LACCO AMENO dove per provare prendemmo i fanghi e ci facemmo fare un bellissimo massaggio all'albergo REGINA ISABELLA..uno splendore..anzi poichè di fronte vi era il negozio di VUITTON mi comprai un delizioso portafogli.Andammo a fare il bagno nella meravigliosa spiaggia di S.FRANCESCO poco visitata dagli adulti, ma con molti bambini poichè l'acqua era splendida e ci inoltrammo fino a SANT'ANGELO una perla dell'isola con i MARONTI dove i tedeschi prendevano i fanghi.Quest'ultimo posto mi piacque molto poichè era poco frequentato, con un ristorante dal pesce ottimo e due o tre boutique fantastiche..quando ebbi mia figlia andai per qualche anno in villeggiatura in quel luogo stupendo.. non possiamo dimenticare CARTAROMANA con le identiche qualità vicino al Castello Aragonese ad ISCHIA PONTE,ma mai ci recammo alla nota spiaggia degli INGLESI al porto dove vi erano i nudisti.Ma tornando alla vita della spiaggia del LIDO avevamo preso un ombrellone ove ci riunivamo a discutere cosa fare la sera, se recarci al cinema o se con i soldi che avevamo andare a ballare...i nostri genitori andavano al cinema o al caffè e quando si faceva per loro un po' tardi ci venivano a prendere..poichè nel frattempo si fidavano della nostra sincerità d'animo.Un pittore del posto volle farmi un quadro.. mi ricordo si chiamava DE ANGELIS ma nella mia ingenuità non chiesi mai il prezzo per cui non so che fine abbia fatto.Un pomeriggio che portavo il mio cane "LUCKY" una boxer alla spiaggia poichè solo dopo le quindici vi era il permesso ed i miei amici tardarono ad arrivare, mi addormentai.Mi svegliarono le loro risate e mi chiesero del cane..non era più accanto a me..tutti ci muovemmo in direzioni diverse poichè tutti gli erano affezionati,ma del cane nulla.. piangevo disperata,lo cercammo per ore..ma nulla..alla fine rientrai a casa dopo aver avvertito la polizia..ma quale fu il mio stupore nel trovarlo sul mio letto che dormiva placidamente..conosceva la strada del ritorno e forse voleva ritornare a casa..chissà..ma la gioia che provai non la dimenticherò più..Una sera con la parentela ci recammo con tutti gli amici in un noto locale del posto, poichè vi era un concorso di bellezza per eleggere la Miss del luogo..i miei erano amici del proprietario e quando costui venne a chiedere della mia presenza dicendo loro che era una manifestazione di rèclame per il locale..che non vi era nulla di sconveniente farmi partecipare..essi non seppero rispondere con una scortesia..e alla fine mi trovai con la fascia ,la coppa e un bel completo di pantalone e casacca fra i battimani generali..la mia emozione e la completa meraviglia perchè fosse toccato a me..non so spiegare..si sente,si avverte una gioia stupenda..non si può raccontare..Noi avevamo un cameriere che si chiamava Antonio, era perfetto nelle pulizie,ma alle diciassette precise se ne usciva e rientrava a mezzanotte..non seppi mai dove si recava..ma era molto bravo anche se in cucina vi era mia nonna.Il ragazzo della mia amica prima di partire venne a trovarci..si recava in GERMANIA per le vacanze e quel pomeriggio non andammo al mare...io stiravo i miei vestiti cantando la canzone "MAKE THE KNIFE"..non ne potevano più poichè la cantavo continuamente..al suo ritorno mi regalò il disco che aveva comprato nel suo viaggio..ma non ho dimenticato..A volte dopo le ventitrè quando i nostri genitori non avevano sonno ci portavano in un locale al Porto che era un noto ristorante per mangiare gli spaghetti alla carbonara..che fantastica goduria..abbiamo tentato di farli a casa, ma il sapore non era il medesimo, forse in quel luogo noi lo sentivamo diverso..si tirava a fare più tardi con racconti ilari e barzellette divertenti.I genitori di un'amica del gruppo possedevano una casa nella Pineta d'ISCHIA e quando di pomeriggio andavamo a goderci il fresco ci offrivano una gustosa macedonia di frutta con gelato.La Pineta era stupenda con pini marittimi altissimi, la cui chioma era naturalmente a forma di ombrello...che meraviglia.Una mattina ci recammo sul monte EPOMEO un vulcano sottomarino la cui cima era raggiungibile attraverso un sentiero che partiva dalla località FONTANA e con un'ora di cammino o facendosi trasportare dall'asinello si arrivava alla vetta ove vi erano due terrazze..una dava su un'antica Chiesa dedicata a San Nicola di Bari e l'altra su un'osteria,.che panorama stupendo.. se era una bella giornata potevi vedere Procida,Capri e perfino NAPOLI. L'estate era ormai terminata e noi tornammo a casa a malincuore..aspettando un altro anno...
"RICETTA"
CONIGLIO ALL'ISCHITANA: tagliare a pezzi il coniglio con cipolla, sedano e carote, insieme al rosmarino, la salvia e al vino bianco e far macerare il tutto per l 'intera nottata. In un tegame largo con l'olio far rosolare bene a fuoco tutto ciò, con gli odori tagliati finemente, aggiungendovi sale e pepe e uno spicchio d'aglio. Completare la cottura a fuoco moderato fino a quando il liquido sarà ridotto alla metà.

venerdì 29 luglio 2011

"DO..UT DES.."

Questo è il motto che regola la vita di molti uomini da sempre.Ti servo per ciò che vuoi se tu mi dai in cambio quello che desidero io..e la storia continua così..ma si arriva ad un certo momento che si rinfaccia quello che si è dato e si pretende ancora di più.In genere questo dire si usa nello scambio di favori,di merci etc..in sintesi di offerte non legali poichè essi sono convinti che nella vita tutto ha un prezzo..che ogni cosa si debba pagare..e che per ottenere di più si debba offrire di più..non è vero..si offre quallo che si può offrire senza chiedere nulla in cambio e la gioia di ringraziamento che appare sul volto di coloro che sono stati esauditi senza pagare alcun prezzo dovrebbe essere un premio sublime per coloro che l'hanno porto gratuitamente.Penserà la vita stessa in seguito a dimostrarsi clemente nei loro confronti,poichè nulla resta senza finalità di sospesa e gratuita offerta del cuore.Un tempo si usava il "baratto" ossia ci si scambiava quello che si possedeva con ciò che si desiderava e forse le cose andavano meglio..oggi purtroppo la società è in continuo declino per gli approvvigionamenti richiesti a volte oltre misura e l'esistenza di costoro diventa un'affannosa ricerca di sè stessi.Chi ha ottenuto la conferma della richiesta, conduce una vita di continui ricatti,di continue vessazioni poichè il prezzo da pagare non è mai quello giusto e pattuito in quanto aumenta sempre di più per ottenere il massimo di ciò che si è dato..e come ci si sente perduti quando le richieste sono state modeste e non eccessive e in cambio si deve pagare sempre di più..La sensibilità di coloro che hanno ottenuto dei favori modesti che possiamo chiamarli dei semplici aiuti, viene strumentalizzata a discapito altrui con il "rinfaccio" di quanto si è ottenuto..per non parlare dei "grossi favori" che non consentono limite fino ad arrivare alla non legalità.Com'è triste sentirsi rinfacciare quello che ci hanno donato e che credevamo con il cuore, in cui si trasmettono tutti i dati del soccorso e l'uomo si sente piccolo di fronte a quella mancanza di pietà da parte di chi al contrario si sente superiore per il prestito fatto.Il tutto diventa come un usura a scopo familiare..ma certamente familiare non è..eppure tutti abbiamo nel nostro vivere necessità degli altri..potrebbero capitare a noi le medesime occasioni di recupero in cui non siamo stati fratelli,nè amici ma esattori dei nostri affari che consideriamo debiti e allora questa famosa frase diventa un obbligo e non una ricevuta di garanzia..

giovedì 28 luglio 2011

L'ORARIO..

Noi guardiamo sempre l'ora per essere puntuali,per non mancare ad un impegno preso, etc..ma se nel guardarla facessimo del male agli altri ce lo siamo mai chiesto?Per esempio quando visitiamo un ammalato,quando ci annoiamo in compagnia di una persona amica,se trascuriamo un affetto che dovrebbe esserci caro,per soddisfare un nostro desiderio e andare per i fatti propri non importandoci delle esigenze degli altri etc.cosa avvertiamo dentro di noi?Nulla..solo la scelta egoistica di noi stessi.Da piccoli ci hanno insegnato che fare il gesto di guardare l'orologio in alcuni casi è cattiva educazione,ma diventati adulti quel gesto lo ripetiamo senza alcuna importanza badando solo ai fatti nostri,alle nostre esigenze che riteniamo siano preziose ed urgenti..anche quando si sollecita una conversazione telefonica interrompendola quando fa comodo a noi è il medesimo risultato.Ci siamo mai chiesti se gli altri si comportassero alla stessa maniera, noi cosa proveremmo?E quando promettiamo una visita,oppure una chiamata telefonica e non manteniamo la promessa adducendo in seguito scusanti di orari che non ci hanno permesso di mantenere ciò che avevamo detto,quante volte sbagliamo? Quante volte faccciamo del male agli altri..soprattutto a coloro che sono molto sensibili a questo comportamento?Per alcuni la propria comodità è più valida del discapito altrui.dell'attesa altrui.del deiderio di chiacchierare con qualcuno per non sentirsi soli..ma l'egoismo,la trascuratezza di quelli che dovrebbero essere cari al nostro cuore in quel momento non conta nulla..conta solo il programma che abbiamo stabilito poichè le nostre ragioni prendono il soppravvento su tutto e su tutti...e se dovesse capitare a noi di trovarci nelle medesime condizioni di coloro che abbiamo trascurato per i nostri interessi, ce la prenderemmo con il fato e non con la sorte che ci meritiamo..

mercoledì 27 luglio 2011

LA DIVERSITA'..

Ognuno di noi è diverso dagli altri naturalmente, altrimenti se fossimo tutti uguali saremmo delle copie..per cui ci differenziamo per il sesso,per il carattere e tante altre sensibilità.La vita è composta come a scuola in algebra da una parentesi tonda,poi quadra e poi graffa poichè dobbiamo risolverle tutte e tre ad una ad una,per arrivare alla soluzione finale..da ragazzi risolveremo la prima,da adulti la seconda e se ci arriviamo alla vecchiaia faremo l'ultimo sforzo per togliere quella rimasta definitivamente.Ogni volta che la parentesi va via, abbiamo percorso un cammino e abbiamo imparato molte cose..altrimenti la parentesi è ancora al suo posto che aspetta e non si toglierà fino a quando non l'abbiamo risolta.Così avviene nella vita, quando ci viene assegnato un compito e se conosciamo la materia allora tutto diventa più facile.altrimenti ce la dovremo fare spiegare dagli altri chiedendo loro aiuto.Quando si riesce a superare la seconda parentesi, significa che il percoro è più netto e i segni sono diminuiti così come le condizioni umane che si presentano attraverso situazioni più o meno difficili..l'importante è non perdersi d'animo e continuare a risolvere il problema..ma quando finalmente ce l'abbiamo fatta è purtroppo scoccata l'ora della fine e ce ne dobbiamo andare con il nostro compito svolto a metà o per intero ma comunque la volontà ce l'abbiamo messa tutta..

venerdì 22 luglio 2011

IL VALORE..

Una parola che si dovrebbe pronunciare con rispetto in quanto essa determina la naturale sensibilità intrinseca in essa degli uomini viventi e non.Si può e si deve parlare di quello dell'individuo che combatte per la sua patria e se donerà la propria vita avrà la decorazione al Valor Militare,alla necessità d'essere un cittadino onesto da cui scaturirà una famiglia con gli stessi intenti,alla disponibilità che ciascuno di noi offre agli altri in maniera tale da essere considerati presenze amichevoli e necessarie per la vita in comunione,alla stima di un oggetto che si pagherà molto in considerazione che esso è raro e prezioso come il cuore di coloro che danno la loro vita per gli altri in situazioni diverse come i Missionari affrontando diversi pericoli e privandosi di un'esistenza migliore..e se continuassimo non finiremmo più di elencare le svariate circostanze dell'esistenza umana.Non si misura il VALORE..si constata e basta..lo si trova nelle circostanze avverse,durante una malattia per chi si prodiga nei nostri confronti,per chi è disposto a dividere la propria esistenza con un' altra persona andando incontro a qualsiasi difficoltà promettendo risoluzioni e conforto nelle medesime circostanze,nello studio cercando un posto in società che lo faccia vivere adeguatamente con i propri cari,ma purtroppo non sempre si raggiunge questo scopo poichè ognuno di noi si sopravvaluta e cerca coloro che con l'adulazione al contrario si approfittano della sua stupidità e ne traggono vantaggi distruggendo ciò che rimaneva di sostanziale e di probabilità non ancora rivelate a chi si esaltava nelle proprie imprese.Lo scarso VALORE è una dichiarazione che sentiamo sovente oggi..sia per l'impegno che si dimostra sempre meno a favore degli altri,sia per le opportunità raccolte a disporre dei singoli approvviggionamenti che ci offrono qualsiasi vantaggio personale pur di conquistare la presunta fortuna in ogni campo per essere considerati al centro dell'attenzione.Tutto ciò accade poichè le diverse persone possano mirare ad un unico scopo..accapparrarsi il meglio e diventare in tal modo eccellenti nel VALORE non dimostrato..

giovedì 21 luglio 2011

IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO..

Ci ricorda un noto racconto da cui è stato tratto anche il film..ma quante volte nella nostra vita abbiamo pronunciato questa parola?Da ragazzini quando combinavamo una marachella,più adulti per sostenere un esame o per avere una promozione e da grandi per una moltitudine di situazioni spiacevoli e non...per un'opportunità di lavoro che ci avrebbe donato la possibilità di crearci un avvenire,o di una promozione per migliorare il nostro tenore di vita, quando aspettavamo l'esito di una nostra finalità che ci conducesse verso la gradualità delle nostre esperienze trascorse e opportune probabilità di migliorare le proprie condizioni economiche.Non sempre ce la siamo cavata,non sempre le cose sono andate come speravamo e quindi non ce l'abbiamo fatta ad esaudire un nostra situazione tanto agognata, ma l'importante è continuare a sperare,a lottare senza perdere la nostra linea di condotta poiche' la vita è così..a volte tardano a realizzarsi i nostri desideri, ma poi se ce la mettiamo tutta alla fine qualcosa si otterrà.Anche il reo quando confessa la sua colpa spera di cavarsela o quantomeno di avere una pena inferiore e se poi ci riferiamo al matrimonio ognuno spera che duri in eterno.La sconsideratezza di non tener sempre presente questa frase, ci conduce talvolta a non aver fiducia in noi stessi,a ritenere d'essere nati sotto una cattiva sorte o alle volte che non siamo capaci come gli altri poichè ci riteniamo imferiori come intelligenza e come capacità d'azione..Non è esatto,coloro che impiegano meno tempo a cavarsela sono magari un pò più svelti di noi, ma a volte alla fine cadono in un baratro di fasulle opportunità in cui non si realizzerà nulla di quanto essi speravano..mentre coloro che sono stati meno veloci ma più considerevoli della situazione che si prospettava loro, hanno raggiunto la meta con tenacia e con costanza e resteranno in cima con le proprie aspettative..anche se vivremo diversi anni che ci condurranno ad una vecchiaia che ci farà pensare al "dopo" cosa succederà.. la sottoscritta dice a sè stessa..IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO..

mercoledì 20 luglio 2011

L'AVVENIRE..

E' una parola che incute perplessità in quanto tutti vorremmo conoscere quale sarà la nostra sorte in merito a tutto ciò che ci preoccupa o che ci dona gioia.Purtroppo possiamo sperare in una buona situazione di tutti i nostri desideri,ma non possiamo esserne certi..la vita è colma di complicazioni,d'imprevisti alquanto scomodi ma noi possiamo tenerli a bada con la pazienza della risoluzione, se saremo previdenti e tranquilli.L'uomo vorrebbe che la vita scorresse in pace e tanta significativa realtà dei suoi sogni, ma purtroppo le cose non procedono in tal senso.Quando siamo certi d'essere al sicuro da qualsiasi problema che ci ha tolto il sonno in precedenza.ecco arrivarne un altro e così via...il cammino da percorrere è più o meno lungo durante il quale le stazioni si presentano a volte favorevoli per farci scendere a terra con disinvoltura,a volte non ci fanno scendere,a volte è difficile scendere ma con tanta pazienza e buona volontà, ce la potremmo fare.Se tutti noi conoscessimo il nostro avvenire sapremmo come comportarci in merito,conosceremmo la nostra sorte e ci opporremmo con sconsiderate manifestazioni che potrebbero farci male.. e poi cosa impareremmo?Ecco perchè nulla si sa..nulla si prevede..e quando la sorte si dimostra rivelandoci il momento cruciale da risolvere, dovremmo usufruire di tutte le nostre forze per riuscire a superare tale questione.Non tutti ci riescono,ma chi è proclive alla speranza,alla ricerca di sè stesso e nei confronti degli altri ha un merito più esemplare per soddisfare i varii stati della sua vita e considerare meglio quelli altrui..avendo imparato che quel percorso offre quei risultati..

martedì 19 luglio 2011

L'ESTATE..

Attendiamo questa stagione con ansia, poichè non solo andiamo in vacanza ma anche perchè ci porta il respiro del mare,della spensieratezza..lasciamo a casa i nostri problemi e fuggiamo verso la completa libertà dei nostri desideri, dei sentimenti appagati o che speriamo di appagare.Questa stagione ha solo un "handicap" ..quello del caldo,ma noi restiamo in acqua molte ore e ci rinfreschiamo dal solleone.Mangiamo cibi freschi,il nostro corpo si sente libero nei vestiti svolazzanti che ci offrono quella splendida tonalità di colori brilanti e nello stesso tempo ci accompagnano con disinvoltuta nelle nostre mete preferite..più sono leggeri e più ci offrono la possibilità di godere l'ESTATE.Di sera il canto delle cicale ci accompagna senza darci fastidio e ci ricordano tante storie trascorse..quando ragazzi ci riunivamo per raccontarci episodi accaduti durante l'inverno o per cercare con sguardi furtivi chi ci attraeva maggiormente e così terminare la stagione con un ricordo da portare a casa,sempre nella speranza che ci scrivesse e non si dimostrasse un fuoco fatuo.Oggi tutto è cambiato,tranne le zanzare nostre amiche sollecite in questa stagione..i night pullulano,così i loro costi che aumentano sempre di più..si balla un ritmo assordante che induce a bere e a consumare tutto quello che si possiede..gli sguardi languidi sono una provocazione ad un invito che in seguito si dimostrerà solo illusorio,le spiagge sono colme di individui di ogni tipo e chi possiede la barca non scende mai a terra,solo i "poveracci" si portano la colazione a mare..quelli più possidenti vanno in trattoria o in ristoranti con giardino in cui lo spettacolo ripaga del cibo scadente e quando si torna a casa ci si ricorda di un famoso detto..Casa mia casa mia per piccina che tu sia,tu mi sembri una badia...

FUOCHI D'ARTIFICIO..

GENERALMENTE ESSI SI VEDONO IN OCCASIONI SPECIALI COME L'ULTIMO DELL'ANNO,OPPURE IN UN ANNIVERSARIO IMPORTANTE E PARTICOLARE..MA NEL NOSTRO CUORE ESSI SI MANIFESTANO OGNI QUALVOLTA CI SENTIAMO EUFORICI O ALQUANTO FELICI PER UN AVVENIMENTO SPECIALE.ALLORA UNA MIRIADE DI COLORI CHE MOSTRANO LA LORO FINALITA' SI ACCENDONO CON VEEMENZA NEL NOSTRO CUORE PER DIMOSTRARCI QUANTA FELICITA' CI PORTANO E QUANTA GIOIA CI DONANO.CI SENTIAMO VACILLARE DALLA SITUAZIONE COLMA D'AMORE E SIAMO PRONTI A SFIDARE IL MONDO POICHE' SIAMO CERTI DI GUIDARLO VERSO I NOSTRI CONFINI IN CUI SI REALIZZANO LE PROPRIE ASPETTATIVE.NON SEMPRE PERO' QUESTA FINALITA' SI MOSTRA COMPRENSIVA DELLE NOSTRE REALIZZAZIONI, SPESSO PURTROPPO ESSA E' NOCIVA SE NON DELUDENTE POICHE' LA RISULTANZA DEI PROPRI DESIDERI SI MOSTRERA' DIVERSA PER LE NOSTRE CONSIDERAZIONI CHE ABBIAMO CREDUTO DI OTTENERE.ALLORA CIO' CHE PRIMA ABBIAMO CONSIDERATO UNA GIOIA, DIVENTERA' UN DOLORE IN CUI I NOSTRI OCCHI SI APPANNNERANNO E NON AVREMO PIU' QUEL "SELF CONTROL" CHE CI GUIDERA' NEL PERCORSO GIUSTO.A VOLTE CI LASCIAMO TRASPORTARE DALL'IRA,I NOSTRI SENSI INIBITORI SI EVIDENZIANO IN MANIERA NON CONSONA ALLA DIRITTURA MORALE E CI SENTIAMO PRONTI A COLPIRE L'AVVERSARIO NELLA SITUAZIONE CHE CREDIAMO SIA A NOI FAVOREVOLE.NON RIFLETTIAMO SULLE NOSTRE AZIONI,NON GUARDIAMO LA REALYA' DEL MOMENTO SPIACEVOLE CHE FORSE CON RELATIVI SPAZI DI DOMINIO PERSONALE POTRA' CAMBIARE ED ESSERE MENO GRAVE DI QUANTO CI SEMBRI O CI APPAIA..MA IN QUELL'ISTANTE IL NOSTRO FURORE PRENDE IL SOPRAVVENTO E CI DIFENDIAMO IN MANIERA ERRATA CON LE RELATIVE CONSEGUENZE CHE CI CONDURRANNO TALVOLTA AGLI ESTREMI DEI NOSTRI ERRORI E DEI DESIDERI NON REALIZZATI...ED ALLORA ECCO SCOPPIARE I FUOCHI D'ARTIFICIO NEL NOSTRO ANIMO ..QUEI FUOCHI IN UN PRIMO TEMPO TANTO AMMIRATI PER LA LORO SPLENDENTE BELLEZZA, MA CHE POSSONO DIVENTARE UNA NOSTRA COMPLETA "DEFAIANCE"..

lunedì 18 luglio 2011

IL PUDORE - parte 3

IL PUDORE - parte 2

IL PUDORE - parte 1

LA GRANDE RIFLESSIONE..

Se ognuno facesse ogni tanto una RIFLESSIONE su quanto ha compiuto o su quello che dovrà effettuare con le proprie azioni, le cose andrebbero meglio in quanto le esperienze precedenti serviranno da monito alle decisioni da formulare.La possibilità di questa situazione a volte risulta precipitosa e alquanto deludente per la sicurezza che l'uomo crede di possedere, ma che in effetti non ha..anzi la sua presunzione in tal caso lo rende maggiormente insicuro di quanto egli possa comprendere e.in alcuni momenti avviene che questa condizione abbia l'importanza che ne deriverà con le sue conseguenze..,in altre condizioni si sottovalutano le azioni da eseguire per i giudizi di cui prima ho accennato.Quando il programma si è esaurito nelle confidenza degli ultimi provvedimenti calcolati al minimo errore.almeno così si crede,allora la conferma di tali obiettivi viene a mancare e a esplodere in una miriade di piccole sconfitte che in seguito porteranno alla decisiva disfatta in confronto alle precedenti...ma in ogni caso il repentino cambiamento sarà servito da esempio per quanto accadrà in seguito.Certo l'esperienza provata anche se amara, trarrà conclusioni che in avvenire saranno prese in considerazione per sventare la probabilità del fallimento..altrimenti rifare gli stessi errori. diventa una leggerezza del proprio essere e non una maturità raggiunta con gli anni che sono dei dati anagrafici, ma anche dei provvedimenti che ci hanno condotto alla RIFLESSIONE di noi stessi e di quanto possiamo ottenere dalla vita che ci siamo scelti di vivere e non al destino che crediamo ci abbia chiuso le porte in faccia..

sabato 16 luglio 2011

"IL RITRATTO DI DORIAN GRAY"....

Ognuno di noi vorrebbe forse restare eternamente giovane senza compiere il tragitto del racconto di Wilde,ma per coloro che si aspettano una vita diversa e sperano in un'eternità ove regnano pace,amore e bellezza questo desiderio si spegne nell'attesa di ciò che verrà.L'uomo cerca oggi in qualsiasi modo di dimostrare un'età più giovanile di fronte a quella che è scritta nei suoi documenti,questo lo definisce una persona giovanile,ancora nella pienezza degli anni che furono e che ormai non gli appartengono più..essi sono volati via come le foglie durante una folata di vento e si disperdono lontane come i ricordi che ormai non gli sovvengono più,,ma quando non potrà più esercitare questo tipo di accurata sistemazione della sua persona, allora la memoria gli ritornerà e a nulla varranno le sollecite prestazioni di quanto ha praticato fino a quel momento.Poichè per tutti arriva il giorno dell'addio c'è chi invecchia prima,c'è chi invechia dopo,vi sono coloro addirittura che volano come le foglie nel tempo della fanciullezza..ma una cosa non è discutibile, ma certa..IL "RITRATTO DI DORIAN GRAY" appare come un racconto di altri tempi..al contrario esso mostra le sue considerazioni e la sua importanza ancora oggi..

venerdì 15 luglio 2011

BLACK OUT..

Questo increscioso episodio si verifica alcune volte in tutte le città del mondo..si resta al buio,senza luce,privi in quel momento di un vantaggio richiesto per le proprie mansioni e questo fenomeno purtoppo accade molto spesso di notte.Di giorno si sentono meno le difficoltà poichè la luce del sole ci illumina e rende meno problematica la situazione,tranne per i casi in cui la fornitura elettrica è indispensabile, a volte per il proseguimento delle normali attività lavorative.Si ferma la televisione,il frigorifero con i nostri cibi conservati,le precise funzionalità di ogni individuo..se questo fenomeno accade di notte la luce delle stelle ce lo fa apparire meno buio e non ci accorgiamo del tutto che ci viene a mancare poichè il sonno ci vince,ma gli incresciosi impedimenti sono di gran lunga superiori durante il giorno anche se le sirene d'allarme degli appartamenti suonano fino a farci stordire,e tutto ciò che funziona elettricamente si ferma.Anche gli uomini hanno questi momenti quando non hanno una visione chiara e completa di quanto debbano compiere,di quello che la vita chiede loro,di essere determinati nelle scelte che faranno.Costoro non si accorgono d'essere in pieno "BLACK OUT" della propria esperienza fino allora vissuta e che ha determinato la prospettiva di trovarsi in momenti particolari..allora costoro senza aspettare il ripristino della luce che illumini il loro cammino, dovrebbero esercitare su sè stessi la razionalità del caso.Purtroppo molti si perdono sopraffatti dalla paura,dalla viltà degli attimi che fuggono dalle proprie affermazioni di speranze immediate e non si accorgono di quanto essi perdano nei suddetti conflitti e nelle povertà dei propri affetti.L'uomo ha un grande equilibrio quando se ne vuole servire per accendere quella luce che ad un tratto si è spenta..equilibrio di volontà e di sensibilità, che si avvertono nelle circostanze dolorose o che preoccupano la sua esistenza, ma se costui vacilla sulla determinazione di poter illuminare il percorso da seguire con perfetta e sincera sincronia per raggiungere la realizzazione con la conseguente verità del caso,allora si perderà nella notte buia senza stelle e senza la possibilità che la luce ritorni..le sirene simili a sopraffazioni di dolorose negatività che gli appaiono più facili da raggiungere, suoneranno per confondergli maggiormente le idee e non troverà le risposte alla sue domande che resteranno prive di qualità e di possibilità di essere effettuate con precisione e sincera costruzione di quanto ha imparato durante il suo percorso.Spesso tutti noi ci limitiamo ad abbandonarci e a rassegnarci alle situazioni che per nostra decisione, che per nostro giudizio, riteniamo siano negative alla conclusione dei fatti esposti precedentemente, a non credere che la luce possa e debba illuminare le cirsostanze che si sono venute a creare poichè le dichiariamo perdute di fronte alle casualità della vita..ma improvvisamente quello che credevamo di non trovare più, verrà alla luce se la speranza e la verità ci hanno accompagnato senza lasciarci mai..

giovedì 7 luglio 2011

L'AMORE

martedì 5 luglio 2011

LA STATUA DEGLI AVVENIMENTI - parte 2

LA STATUA DEGLI AVVENIMENTI - parte 1

venerdì 1 luglio 2011

LA COMMEDIA UMANA - parte 2

LA COMMEDIA UMANA - parte 1