POIROT..
Ognuno di noi durante la propria esistenza si è identificato con il leggendario investigatore di A.Christie H.Poirot, per indagare sia per curiosità, sia per sapere la verità su chi ci sta a cuore in modo da ravvisare sia i movimenti della persona che il suo segreto in maniera tale da risolvere i problemi che ci tormentano.Se sapere è una questione positiva..a volte il "non sapere" ci aiuta a vivere meglio..ma l'uomo non riflette con ponderatezza prima di commettere sbagli che in modo affermativo gli dimostrerebbero la realtà dei fatti,ma che lo farebbero ulteriormente soffrire magari per avvenimenti di poca importanza.Talvolta una semplice scappatella potrebbe diventare una enorme discussione e addirittura rompere un vincolo matrimoniale..ma se non avessimo saputo nulla, allora si poteva dimenticare l'incidente facendo finta che non fosse accaduto l'irreparabile.Noi non diamo il dovuto tempo a chi ci nasconde la verità poichè è insita in noi la complicanza di ogni cosa..vogliamo essere al corrente di quanto acccade,di ciò che sentiamo avviene silenziosamente alle nostre spalle e quando ci mettono al corrente di tutto allora escludiamo il "bon ton" per dare il benservito a coloro la cui menzogna forse era passegggera per cui non ci è stata rivelata per non darci un ulteriore dispiacere.Ma l'essere umano generalmente è predisposto nel voler conoscere i segreti,la vita degli altri e se si tratta di persone care non si pone un limite, ma va al di là di ogni distinzione di sè stesso.Come ho già detto non sempre è necessario servirsi di metodi severi e discutibili..fare seguire una persona..entrare nel suo mondo che riteniamo sia anche il nostro..essere a conoscenza di ogni minimo particolare che magari verrà alterato da altri occhi che la pensano in maniera diversa dalla nostra..tutto ciò ci lascerà l'amaro in bocca quando saremo consapevoli della sua reale esistenza..sarebbe meglio tacere e aspettare che il tutto passi,in modo tale che sarà proprio la persona in causa a metterci al corrente della situazione che si è venuta a creare.E' difficile far finta di nulla,dimostrare che non siamo cambiati,recitare una parte che non si addice alla nostra maniera di essere,ma se desideriamo essere rispettati e scivolare sull'accaduto, in seguito saremo ricompensati quando il peccatore tornerà all'ovile mortificato e deluso di quanto è avvenuto suo malgrado..ed è in quel momento che la nostra esperienza,la nostra preparazione dopo il dolore sofferto, dimostrerà l'innocenza del caso senza recriminazioni e senza acredine, poichè nella vita tutti possiamo sbagliare..l'importante è riconoscerlo per salvare il salvabile..
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