lunedì 14 novembre 2011

LA DISPERSIONE DEL COMANDO..

Ognuno di noi nella vita per" quieto vivere" rassegna le dimissioni di replica di fronte a coloro che a tutti costi vogliono decidere col comando la nostra vita,fino a quando riusciremo a sottometterci con la volontà per creare un equilibrio che stabilisca l'esatto peso del proprio benessere.C're una volta un colonnello che dirigeva i suoi soldati verso la vittoria anche se malgrado le proprie risultanze di vita erano alquanto discutibili poichè non avendo comprensione per i suoi soldati spesso rasentava la finalità d'essere alquanto scevro di commiserazione e di amore con coloro che gli ubbidivano con il rispetto che si nutre verso un superiore ma con il cuore colmo d'amarezza..Ma un giorno, forse l'ultimo poichè dopo sarebbe andato in pensione il colonnello decise di avviarsi con la sua truppa verso la barriera nemica che suscitava la reazione del mondo per la propria occupazione di afferrare la possibilità di accaparrarsi il baluardo non concesso..e in tal modo di essere a capo anche di quel pezzo di terra che non gli competeva.Il colonnello sapeva come gli altri che in quella terra sorgeva il petrolio per cui non voleva rinunciarci in modo tale che una sua eventuale vittoria avrebbe concluso un cammino di trionfi.I soldati ormai abituati al rigore,alla severità del capo si muovevano secondo i suoi ordini senza chiedersi più il motivo di tanta supremazia e a volte crudeltà nei loro confronti.Ed ecco la battaglia..tutti combattevano contro quello che consideravano un nemico..ma il colonnello ad un tratto si trovò davanti al capo nemico suo malgrado e supponendo come al solito che di fronte alla propria questua di sentimenti e di chiarezze dovute all'uomo che aveva di fronte in quanto ambedue volevano accaparrarsi la vittoria, usarono la propria crudeltà e la sconfinata capacità per difendere la propria vita.ma la mano del nemico fu più svelta nel colpire il soldato di gradi avanzato e l'altro cadde a terra quasi morto.Un soladato che aveva visto la scena trovandosi a pochi passi senza ricordare il passato subito accorse in difesa del colonnello e riuscì a trascinarlo fuori dalla mischia e a d assicuralo nelle mani di una vettura per l'nfermeria che vi era lì accanto,In seguito la battaglia fu vinta senza il capo che giaceva in un letto d'ospedale..forse avrebbe avuto la medaglia così sperava poichè la vittoria era decretata, ma fece chiamare quel soldato per ringraziarlo d'averlo sottratto alla mano nemica.Di fronte al suo capo il soldato chinò come sempre la testa..la medagli l'aveva avuta lui per il savataggio del colonnello,ma poichè sapeva che aveva ormai i giorni contati non glielo disse anche se rammentava tutto il trascorso.. ma volle dare al capo e non all'uomo la possibilità di morire in pace e non con il cuore tormentato non per come aveva vissuto, ma per non aver chiuso la sua carriera con l'ultima vottoria.Nella vita il perdono aiuta gli animi frustrati,non nel ricordo di quanto hanno sofferto altrimenti l'odio e il rancore represso li renderà ancora piò amareggiati di quanto essi credano..e non li aiuterà ad ottenere un'esistenza serena e tranquilla, in pace con sè stessi..

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