domenica 1 aprile 2012

IL GELO..

Quando sopraggiungono le giornate fredde ci copriamo di più per sentire quel tepore che ci riscalda e ci aumenta la voglia di uscire..anche il gelo ha i suoi lati positivi in alcune circostanze, come quello delle nevicate in montagna per sciare oppure per dimostrare che esiste e la stagione allora diventa fredda.Ma coloro che nascondono o che conservano il gelo del cuore colpisono senza pietà chi li avvicina e gli individui che li frequentano.La loro caparbietà risulta sempre negativa nel non provare alcun sentimento per fare comprendere che non sono avvezzi alle smancerie,che non appartengono alla schiera dei postulanti ammiratori,che la propria vita con le relative azioni sono da considerarsi effettive al comportamento adeguato all'indifferenza di qualsiasi occasione d'aiuto e da qualsiasi compromettente sinfonia d'amore.Costoro non avvertono e escludono dal proprio animo la possibilità d'essere amichevoli,partecipi delle sventure altrui e non dimenticano che credono d'essere unici e importanti nella propria condizione d'essere tali.La commozione,la predisposizione agli eventi degli altri,l'amore coadiuvato dalle espressioni affettuose sono tralciate e abbandonate in conseguenza della propria libertà e dalla sincerità dei propri riprovevoli comportamenti che deludono chiunque abbia un contatto con loro, anche se sono parenti stretti.Essi si comportano come se fossero i padroni del mondo,le loro azioni sono adeguate alla "nonchalance" in cui il silenzio risulta dominante per fare comprendere la propria assenza da qualsiasi conversazione o discussione che li possa coinvolgere.Vivono per sè stessi fino al momento della propria esistenza e cercano di conquistare in qualsiasi modo la sopravvivenza anche se questa risulta a discapito degli altri..confondendo la propria libertà di scelta con l'egoismo totale e seguendo il famoso motto.."non ti curar di loro,ma guarda e passa" con la scusante che la vita appartiene ad ognuno e benchè miseri non possono essere aiutati senza l'obbligo della rinuncia delle proprie abitudini.Cercano la compagnia.vogliono la presenza degli altri ma in sintesi per eccellere sulle loro debolezze, per fare comprendere che sono al di sotto delle loro privilegiate virtù e che non possono in alcun caso misurarsi con la propria intelligenza che sicuramente esplode al di sopra della loro non mancata avvedutezza.Avere o partecipare a tale compagnia significa demolire la propria individualita cercando con le domande di darsi una spiegazione del perchè questi individui sono completamente avulsi dai battiti cardiaci in cui si avvertono le particolarità della vita che espone le consolidate esperienze anche se esse a volte sono state deludenti..ma tutto ciò ci ha aiutato nella crescita e non nella morte del proprio "io"..

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