IL SOLITO "TRA TRAN"..
Ci lamentiamo delle vicende che ogni giorno dobbiamo affrontare nella nostra quotidianità per vivere un'esistenza serena..ma a volte qualche cambiamento che ci tolga la sensibilità acquisita nelle fortuite avventure che dobbiamo affrontare ci fanno rimpiangere il "tran tran" quotidiano.Siamo abituati ad una specifica attenzione nella quale si svolgono i relativi compiti e le competenze acquisite che dimostrano quanto siamo esperti nell'affrontarle..ci prepariamo con dovizia di particolari ma gli imprevisti che accadono distolgono lo sguardo dalla continuità che ci avvolge come una calda coperta che racchiude le proprie emozioni e le singole velleità.Ogni uomo tende a lamentarsi di condurre una vita grigia e uguale nella scena di un teatro ove si rappresenta sempre la medesima recitazione,ma se questa apporta dei cambiamenti, delle modifiche che non si sono preventivate,allora il tutto salta per lasciarci in un avvilimento totale che annienta la nostra volontà e il proprio interesse a quello che con fatica abbiamo costruito.La sensibilità dei sentimenti prodotti dalla reciproca ccnversione di richieste e di combattute relazioni intercorse con gli altri,l'avvicendamento di promesse non mantenute,la probabilità d'insuccessi,ci offrono un quadro diverso e ineluttabile nel compromesso della vita.Abbastanza dolente è la scuola di rammarico,la protesi della rinuncia, la follia di quanto si era sperato che ci spiegano la mancata volontà di continuare una strada diversa in cui non ci ritroviamo più il solito e bene augurato "tran tran"..
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