domenica 23 settembre 2012

L'AMORE SOFFERTO..

Vi erano due persone che non si conoscevano affatto ma che avevano gli stessi problemi..erano innamorati e non ricambiati come erano i propri desideri per cui soffrivano in silenzio le pene dell'amore.L'uno purtroppo aveva una corrispondenza saltuaria con una donna solo se l'altra decideva che voleva fare sesso con lui o aveva necessità di confidarsi per essere compresa nelle sue peripezie e non dava adito ai sentimenti che le venivano offerti in un piatto d'argento..l'altra era una creatura timida e gentile che soffriva in silenzio per questo battito che l'avvertiva d'essere non corrisposta e non compresa.Ambedue avrebbero desiderato incontrrare la cosiddetta "anima gemella" poichè la propria esistenza richiedeva tale conformità d'essere e la solitudine del cuore faceva avvertire che non eri confermata nei pensieri altrui.Ambedue avrebbero voluto una relazione che si sarebbe conclusa in una vita a due ove i problemi, le difficoltà incontrate si potevano superare con la certezza dell'amore nutrito e la possibilità della speranza avvertita.Purtroppo la situazione non diceva queste affermazioni e i due soffrivano atrocemente per la sensibilità non avvertita.Un giorno qualsiasi la ragazza entrando in un negozio per comprare delle scarpe vide un uomo alla cassa che la guardava continuamente quando ella si misurava le diverse calzature ,ma non trovando alcun paio che le piacesse particolrmente, stava per andarsene quando si sentì chiamare dall'uomo che le disse di dare il proprio indirizzo affinchè con il nuovo arrivo potesse chiamarla e quindi sperare d'incontrare finalmente le sua approvazione..ella lo dette e uscì dal negozio ma in seguito si accontentò di un altro paio di calzature che pur non corrispondendo ai suoi desideri la facevano sentire agile e preparata alle diverse difficoltà che avrebbe incontrato.Una sera squillò il telefono ..era l'uomo della cassa che l'avvertiva dei nuovi arrivi e la pregava di passare per il negozio..forse avrebbe trovato quello che cercava..ella vi si recò senza entusiasmo ma quell'uomo aveva ragione..vi erano le sue scarpe e in seguito trovò l'affetto e l'amore dell'uomo che non l'abbandonarono più..calzava le scarpe desiderate e divideva la propria esistenza con colui che nutriva per lei un sentimento duraturo e sincero..L'altro ragazzo non riusciva ad essere in pace con sè stesso..aspettava la donnna che amava con fervore ma quando ella se ne andava si sentiva più solo di prima.In effetti ella era una breve apparizione che non lasciava dietro di sè che dolore e pensieri di sconsolate reticenze della propria vita.L'uomo lo sapeva ma non riusciva a staccarsene tanto grande era la sua passione..mentre viveva questo momento udì un pianto sommesso e straziante..pensò che fosse il suo tormento oppure una sua immaginazione,ma il pianto con i relativi singhiozzi si fecero più forti..aprì la porta di casa e si trovò di fronte ad una fanciulla che smise di piangere quando lo vide,,per la vergogna e l'intimità scoperta..ella aveva visto uscire la ragazza e pensando che in quella casa non vi fosse nessuno dette ampio sfogo al suo dolore.Più tardi calmatasi avrebbe trovato qualcosa da mangiare saltando dalla finestra aperta..ma le cose non andarono così ed ora guardava stupefatta quell'uomo che le diceva di entrare in casa commosso dalle sue lacrime.Ella si lavò.mangiò e quando si fu calmata gli narrò la sua storia.I suoi genitori erano morti in una rapina ed ella si era salvata nascondendosi sotto al letto, poi fuggendo terrorizzata da una villetta che era situata distante dall'abitazione dell'uomo. Inutile narrare lo sconforto,la disperazione e l' immensa calamità della ragazza ma l'uomo l'abbracciò con trasporto preso anc'hegli dallo stesso momento che trasportava ambedue in un complesso ma sincero costruttivo amore fatto di sofferenze diverse, ma che li univano in un unico dolore che li avvicinava e non faceva loro sentire la realtà amara della vita

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