lunedì 22 ottobre 2012

DIVERTIRSI..

Quale significato oggi rappresenta questa parola? Tanti.. poichè ogni uomo fin da fanciullo sceglie quello che più gli aggrada per trascorrere alcuni momenti in gaudio e in precisa volontà d'essere lontano dal luoghi comuni.Un tempo esso consisteva in piccole perifrasi che ognuno cercava per ridimensionare l'esistenza in cui viveva..un cinema,una partita con gli amici etc..ed in seguito altre piccoli svaghi che lo alleggerivano dalle quotidianità della vita..nei tempi moderni l'uomo cerca questo termine ovunque..ove vi sia la parentesi di conquista alla mercede che la vita fa pagare ad ognuno.Il divertimento spiega la frenesia,la possibilità d'evasione,la crudezza delle continue elargizioni che si possono ottenere malgrado le circostanze avverse.Gli individui esigono divertirsi,desiderano quello che non possiedono in maniera spasmodica e conseguenziale..sono pochi coloro che si accontentano di ciò che si possono permettere,in quanto ognuno vuole sempre di più,vuole che l'esistenza chieda ai pericoli di non esserci,di non apparire sul più bello della giostra che in continuo movimento fa girare la testa,fa perdere i sensi con lo "sballo" per poi ritrovarsi nelle medesime condizioni, se non peggio.Amministrare le proprie azioni non è un compito facile..alle spalle deve esistere un retaggio, un'educazione dei sentimenti,una civiltà che non includa comportamenti sconvenienti etc..ma a volte anche coloro che possiedono questi requisiti si lasciano trasportare dagli istinti come animali che finalmente in libertà non possiedono quel senso di civiltà che non permetta loro di aggredire gli altri.Per alcuni tutta la vita deve essere un divertimento e alla fine trovano la speranza di morire in quanto affranti per quanto hanno incontrato..per altri al contrario non conoscono questa parola se non il giorno di festa che rappresenta per loro un silenzio d'evasione dai problemi quotidiani.I giovani vivono su un'altalena di momenti in cui non trovano quella serenità che li renda consapevoli della propria esistenza e non avvertono il pericolo che incombe su di loro..i gaudenti fanno della propria fisionomia un falò delle vanità in cui non sentono la pochezza dei loro istinti e continuano imperterriti nelle proprie scorribande per dimostrare a se stessi che sono diversi dagli altri..infine vi sono gli ultimi che giudicano l'esistenza come un banco di prova per raggiungere quelle finalità che si ottengono con il duro sacrificio..la verità consiste nel non possedere quella giusta misura che fa di questa parola una semplice evasione di rappresentazioni evanescenti dalla "routine" dei pensieri..qualsiasi distrazione si scelga nei limiti della vita stessa..

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