UN COMPAGNO..
QUANDO ERA FANCIULLO MI DISTRAEVO CON GIOCHI DI POCA UTILITA' CON I MIEI COMPAGNI,MA ESSI MI AIUTAVANO AD ESSERE MENO SOLO E PIU' APERTO VERSO GLI ALTRI CHE CONSIDERAVO "AMICI PER SEMPRE".UN GIORNO UNO DI LORO MI COLPI' SUO MALGRADO IN UN DIVERBIO PER IL POSSESSO DI UN OGGETTO TROVATO PER TERRA.IO PROPONEVO DI TIRARE A SORTE FRA TUTTI NOI PER DECIDERE DI CHI DOVEVA ESSERE..LUI PIU' TESTARDO VOLEVA APPROPRIARSENE CON PREPOTENZA E NEL FARE CIO' MI COLPI' CON UN PUGNO CHE MI FECE VACILLARE E QUASI CADERE.ILSUO GESTO ERA STATO GRAVE, DETTATO DA UN MOMENTO D'IRA,FOMENTATO DALL'ISTINTO DEL POSSESSO..MA QUANDO VIDE I MIEI OCCHI COLMI DI LACRIME CHE LO ACCUSAVANO NON DI RABBIA MA DI MANCANZA D'AMORE NEI MIEI CONFRONTI, IL SUO ANIMO SI PLACO' E MI TESE LA MANO IN CUI VI ERA L'OGGETTO..NELLA SUA OFFERTA VOLEVA CHIEDERMI PERDONO RAMMARICANDOSI FORSE DI AVER INTERROTTO UN'AMICIZIA FRATERNA CARA AD AMBEDUE.IO PRESI L'OGGETTO CHE ERA UNA PALLINA COLORATA,CON COLORI IRRIDESCENTI E GLIELA OFFRI' COSI' DICENDO..CARO AMICO FRATERNO DIMENTICHIAMO IL MOMENTO DI DOLORE CHE CI HA TOLTO LA PACE NEL CUORE,STRINGIAMOCI LA MANO IN SEGNO D'AMICIZIA E DI PERDONO E OFFRIAMO LA PALLINA AD UN FANCIULLO IGNARO DEL GESTO COMPIUTO..E COSI' FACEMMO..AH! SE GLI UOMINI OGGI COMPRENDESSERO IL SIGNIFICATO DI QUEL TEMPO..GESU
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