martedì 19 febbraio 2013

SENZA RISPOSTA..

Fin da ragazza mia madre mi diceva di rispondere a chi con intenzione voleva offendermi..ma io non avevo la risposta pronta e continuo a non averla oggi.Resto immobile,muta,dolorante poichè la risposta da dare è viva in me..ma non ho il coraggio di colpire con la stessa moneta e quel dialogo se così vogliamo chiamarlo, da una parte resta senza parole,senza difesa.Gli altri pensano che non esiste questa risposta,poichè hanno ragione di fronte al silenzio e che se l'altra parte rimane ad ascoltare ciò che le viene infierito senza alcuna chiarezza che si trasformerebbe in una baruffa,allora essi possono dimostrare quanto sia esplicita la volontà di ferire,di colpire maliziosamente chi sta ovviamente ad ascoltare.L'educazione ricevuta ha un limite,avverte che bisogna tacere di fronte alle ostilità altrui,ma talvolta una risposta contenente una frase espressa con garbo,senza quella maliziosità che nasconde la cattiveria di appropriarsi di quello che non appartiene loro ossia la parola,allora il discorso diventerebbe non più monocorde e chi possiede questa demolizione dell'individuo in oggetto, senz'altro terminerebbe di approfittarsi senza badare a spese della capacità dell'altro nel conseguire la propria meta.Ripensandoci a volte rifletto su quante volte durante la mia esistenza avrei potuto ferire gli altri..ma non l'ho fatto e in verità non me ne pento anche se la rassegnazione è infinita..certo comprendere nel proprio stato questa possibilità determina verso gli altri una capacità ben precisa di difesa,di scommettere sulla propria figura le parole dirette con una mira che centra senza fallo il bersaglio voluto..offendere..nel mio caso ho sempre fatto finta di non capire,di non comprendere la cattiveria celata o espressa volutamente nei miei confronti.Il tacere ha un prezzo molto elevato che consente però la concretezza della scontata e profonda sensibilità in cui si nasconde la personalità di ognuno e la perfetta considerazione che si ha del proprio valore,anche se gli altri non ritengono la causa giusta..ma se ad essi si presentasse la medesima occasione e si servissero di modalità diverse, allora la frase che contiene le parole offensive troverebbe una chiarezza non valida alle parole espresse con evoluta sincerità di ferire chi è di fronte considerandolo un avversario di poco conto..

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