martedì 28 maggio 2013

PECCATO E REDENZIONE..

Siamo tutti peccatori..chi commtte i peccati veniali e chi commette quelli mortali..in ambedue i casi l'importante è il comprenderli e il redimersi.Coloro che si assoggettano a questa eventualità ossia al peccato presupponendo che tutto verrà amnistiato sbagliano poichè in ambedue i casi è necessario il pentimento con la promessa di aver capito l'azione compiuta e la promessa di non ripeterla in altre occasioni.Chi al contrario vive nel peccato mortale comprendendo ciò che fa senza timore del dopo che verrà, s'intrattiene piacevolmente con la propria essenza in un'"escalation" di servizi privi di alcuna morale, senza timore alcuno e senza quella validità che concepisce il perdono o del modo di essere tali in quanto non credono ad una vita futura e non sperano quindi in un avvenire migliore.La vita si dimostra dura e senza preamboli di offerta alcuna in quanto coloro che credono un divertimento continuo,di farsi ragione a qualunque costo,di uccidere per fare denaro oppure per appartenere ad una "famiglia" che comunque essa sia si dimostrerà distruttiva per il proprio avvenire, sarà costretto a cambiare atteggiamento e a provare la caduta di sè nel labirinto dei propri peccati.Non si deve credere che dopo la ricevuta di pagamento risulterà perdonata o quantomeno regolata sul proponimento di essere diversi e di comprendere chi è stato colpevole degli stessi reati, poichè la strada da percorrere è lastricata da pietre pesanti che intralciano il cammino e non rendono quelle probabilità di riuscita che ci si aspetta..la comunione dei beni sarà ridotta al minimo indispensaabile e la specifica sentenza del dolore prevarrà sui destini altrui approfittando della mancanza di sacrifici colpevoli di questa occasione di pace e di serenità.La redenzione è una parola difficile ma non effettuabile..la sincerità e la consulenza di sè non devono mancare in questa situazione in quanto esse sono decisive per il prolungamento della felicità ottenuta con il perdono e la certezza di essere amati,ma se questo momento non esiste allora ci saranno "cani sperduti senza collare" che vagheranno senza meta alcuna e senza quei beni della comunione in quantità relativa e regolabile secondo le proprie qualità..per cui ne consegue che la redenzione di ogni eventuale occasione mancata, risulterà priva di amore e di confidenza con l'eccessiva presunzione di sè che resta anche dopo..

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