mercoledì 30 ottobre 2013
Ognuno di noi non comprende pienamente il valore dell'intensità che mettiamo nel vivere..vogliamo vivere,non desideriamo lasciare questa terra anche se abbiamo dolori, ansie, problematiche, etc.La vita è essenziale, ci fa avvertire momenti particolari,ci dona la possibilità di godere alcune situazioni,etc.Eppure essa rappresenta solo un viaggio corto o lungo per andare altrove ove tutto sarà diverso..se si è malati si lotta fino all'estremo per vincere la malattia,se si è sani non si pensa nè si riflette,se si è anziani si spera che questa verrà prolungata ancora,ma il tutto dipende dalla nostre azioni,poichè il flusso dell'intensità di vita è in ognuno di noi anche se ci sentiamo colpevoli dinnanzi a quanto non abbiamo saputo superare.Ci sembra di essere attaccati al cordone ombelicale che verrà staccato non secondo la propria volontà, ma quando è stato stabilito..allora ci domandiamo perchè la morte improvvisa di tanti giovani,di bambini,di donne etc.Per ora non esiste risposta ma in seguito sapremo, basta aspettare.Comprendo che il distacco è insuperabile per il dolore, ma chi crede in un'esistenza migliore si converte alla necessità di quanto è avvenuto e conferma la probabilità di raggiungere presto chi non c'è più.E' molto difficile questo concetto,L'intensità di comprensione,la certezza di quello che continua a persistere dentro di noi poichè inevitabilmente siamo attaccati alla vita,comunque essa sia.ma facciamo a volte azioni che la possono distruggere ci conduce sempre alla medesima meta vogliamo o non vogliamo..possiamo mai con la forza.con la sensibiltà del concetto espresso mutare l'inevitabile?No..dobbiamo arrenderci all'ineluttabilità del destino se così desideriamo chiamarlo, ma dentro di noi il flusso dell'intensità permane solo che prende un altro nome..eternità.
martedì 29 ottobre 2013
PANTA REI (TUTTO SCORRE)
Non si sa di preciso se il famoso detto in cui di afferma di non potere entrare due volte nello stesso fiume sia di Platone o di Eraclito che diceva che la vita è un continuo susseguirsi di evolversi di eventi insiti nell'uomo come il giorno e la notte o il bene e il male ove accade tutto ciò che egli dispone per un continuo susseguirsi di eventi e quindi non possiamo andare nello stesso fiume per la seconda volta altrimenti saremmo degli stolti per le continue evoluzioni che avvengono in noi,.ma cerchiamo di affermare che durante l'esistenza tutto vada come è stato deciso in precedenza e che una volta stabilito non si ritorni indietro.La vita scorre,il tempo scorre cercando di alleviare le sofferenze, le precarietà in una luce diversa che attenui le ansie, le preoccupazioni che se ci sono state esse ormai fanno parte del passato come l'acqua del fiume che scorre inesorabile per scendere a valle o confluire nel mare.Il tempo comprende due facce come Giano.. una aiuta ad andare avanti e l'altra a ricordare gli errori commessi.Anche le cose che ci sembra impossibile superare ad un tratto diventano misere,modeste e riteniamo una volta eliminate, che abbiamo sofferto con ansia inutilmente in quanto esiste sempre con molta pazienza una via di scampo che ci liberi dalle probabilità d'insuccesso o quantomeno si otterrà una parte di quanto si era preventivato.Ne consegue che se gli elementi dell'esistenza umana sembrino lontani per trovare un modo di accedere al loro superamento,nel tempo ci bagneremo una volta nel fiume..ossia avremo trovato la soluzione per eliminarli. in quanto la continua evoluzione umana farà si che ogni creatura vivente trovi un giusto equilibrio nelle fasi che si susseguiranno durante la propria esistenza.Ogni individuo cerca di ottenere il meglio dalla vita per conseguire lo scopo della sua realtà e divide la ricorrente evoluzione con la possibilità e di conseguenza la certezza di ottenere la destrezza dei suoi proponimenti per accedere alla completa restaurazione di sè.
domenica 27 ottobre 2013
LA VEDOVA E LA ZITELLA
Vi erano due amiche che si frequentavano durante la settimana nei tempi disponibili in quanto una era sposata e l'altra era zitella.Ovviamente avevano una certa età..accadde che quella sposata rimase vedova e non perdeva occasione di decantare le lodi del marito..mi amava tanto che mi serviva per tutto ciò che desideravo.mi faceva mille moine,sorprese,in pratica viveva per me.Ella non raccontava mai cosa facesse per lui,come ricambiasse.le proprie attenzioni etc.l'altra ascoltava senza proferire parola con sopportazione delle lodi che le narrava l'altra.Essendo zitella non aveva avuto marito,nè compagno ma tanti amici che al contrario ricorrevano a lei nel momento del bisogno sicuri di trovare un appoggio,.un aiuto.Accadde che morissero ambedue insieme e si trovassero in un grande giardino..una folla di amici attendeva la zitella contenti di farle festa fra cui anche il marito dell'altra ,mentre la vedova non trovò nessuno..Meravigliata chiese il motivo,anche suo marito era con la zitella ..eppure era stata amata sulla terra..-le risposero.. tu hai preso lei ha dato senza nulla chiedere.
sabato 26 ottobre 2013
LA STRADA
La strada è il percorso che dobbiamo compiere.Intesa come forma di trasporto la percorriamo velocemente o meno a seconda in che stato essa sia,naturalmente non quelle statali che non fanno perdere tempo, ma appunto per questo motivo si deve stare molto attenti.Vi sono poi quelle di campagna, provinciali ,viottoli etc che determinano il proprio equilibrio poichè sono le più difficili da percorrere.Così è la nostra vita..ben determinata ma molto difficile se essa non si presenta facile,distinta e senza pericoli.Questo risulta impossibile per ciascuno di noi in quanto sono proprio i pericoli che ci offrono la possibilità di recupero o di comprendere fino a che punto riusciamo ad evitarli cercando la migliore per salvarci.A volte ci sembra impossibile superare il tragitto,a volte stanchi rinunciamo e prendiamo la scorciatoia,a volte ritentiamo con efficacia più volte.Se giungiamo ad una certa età essa ci appare difficile da proseguire proprio come un viottolo di campagna..stanchi e demoralizzati per avere sempre combattuto ci lasciamo andare senza la speranza di un futuro migliore abbandonandoci alla precarietà degli anni che non appaiono amici ma qualcosa da combattere più alacremente,magari servendoci di quell'esperienza accumulata negli anni precedenti..ma non serve ..necessita solo la speranza, la probabilità di credere in un futuro denso di serenità colmo di quella gioia negata e fervido di ricorrenze
IL NIDO
Gli uccelli si fanno il nido e vi ritornano dopo il loro volo in quanto lo considerano la propria casa,dove potere dormire o imbeccare i piccoli che non sanno ancora volare.Anche l'uomo cerca se può costruirsi il nido, ossia un tetto che gli faccia comprendere il proprio lavoro compiuto e farsi una famiglia..se corre il rischio di perderlo lo difende fino ai denti come l'uccello.L'uccello vola e anche l'uomo con mezzi che glielo consentono.ma mentre l'animale si accontenta l'uomo cerca di migliorarne l'aspetto per dimostrare la propria importanza..e più risulta importante.ricca di orpelli la propria casa più si comprende quanto grande è ,l'apice raggiunto.Egli non capisce, a meno che non l'abbia ereditato, che un "buen retiro! anche se modesto è la prova dei suoi sforzi, del suo lavoro, del proprio valore.Non ripeto la filastrocca..casa mia casa mia etc..ma avere un rifugio sicuro risulta il complemento di ogni sforzo che si è compiuto in precedenza,sopportando le varie sofferenze che la vita gli ha fatto trascorrere.Dopo una giornata di lavoro,o quando la domenica piove è piacevole restare a casa sentire il tepore del camino acceso e dei suoi cari intorno ..la sera dopo una giornata faticosa ritirarsi a casa e infine pensare alla propria vecchiaia con serenità lasciando il nido ai propri figli.L'importanza del nido è vitale,infatti tutta la vita si pensa a costruire il nido per un'esistenza migliore per essere certi che .la propria vita è servita per offrire agli altri un tetto sulla testa che possa rappresentare una parte di quelle problematiche che avvincono coloro che non lo possiedono.Oggi con le tasse che aumentano sempre di più, è molto difficile tenerselo stretto ma ognuno cerca di difenderlo come può..
venerdì 25 ottobre 2013
LE "COCCOLE"
Tutti abbiamo necessità delle coccole ci fanno sentire amati,desiderati e ci danno la forza di combattere nella vita.Esse dimostrano nelle nostra esistenza un barlume di speranza nei dolori e nelle sofferenze,ci fanno avvertire quanto siamo parte dell'altro e quanto l'altro abbia bisogno di noi.Un amplesso senza le coccole resta rigido nelle sue modalità d'essere in quanto le effusioni sono i preliminari dell'amore corrisposto che si va delineando in seguito..Vi sono individui che le considerano inutili o addirittura atti di svenevolezze..ma non è così ..esse sono non solo importanti ma determinanti come la luce dopo il buio.Coloro che non le osservano sono persone senza costruzione d'amore,senza la particella iniziale che fa muovere il tutto.Alcuni le fanno solo ai bambini ritenendole un loro approccio,in seguito non le trovano considerevoli negli anni successivi,altri non le considerano gesti affettuosi da donarsi per fare avvertire il proprio cuore.La freddezza di taluni comporta un' errata valutazione dei sentimenti che pur essendoci non trovano lo spiraglio per venirne fuori e completare l'affetto che si nutre definendole smancerie inusuali e poco rilevanti nell'amore che a dir loro nutrono.Esse in ogni caso sono i preliminari dell'amore che seguirà, sono le piccole effusioni che valutano la completezza dei sentimenti.la certezza d'essere persone che completano l'essenza altrui senza invaderla o accaparrarsela.Non possono essere bugiarde poichè si avverte quella determinata sensibilità data in prestito a parole effimere e prive di valore che offrono l'occasione e non la verità espressa nella realtà del momento.Gli individui freddi,coloro che abiurano tali comportamenti, nella vita sono perduti dietro alla propria smania d'essere privilegiati dinnanzi agli altri senza sapere che al contrario sono degli stolti che non hanno raggiunto la maturità.
lunedì 21 ottobre 2013
LA SPECIFICAZIONE DEL SILENZIO
Ho già scritto di questo argomento ma vorrei spiegare meglio cosa significhi non parlare,non rispondere a domande inutili o che possano arrecare danno,oppure perchè si pensa ad altro e si è quindi distratti.Non rispondere volutamente è degno di cattiva educazione..significa che ciò che si chiede risulta inutile o eccessivo..non rispondere per svalutare la domanda è dimostrare agli altri quanto si è sciocchi a confronto di se stessi è motivo di superbia,non rispondere per omertà è un rapporto difficile prima con la propria individualità e di conseguenza non trova alcuna corresponsione di rimorso o di speranza futura e poi si dimostra quanto poco vale la propria personalità..Molti individui fanno finta di non avere sentito per il sottile e maligno piacere che si ripeta la domanda,altri presi da problemi personali non si accorgono di nulla per cui il silenzio è d'uopo almeno così ritengono... segue chi è distratto o chi ascolta questa sensibilità per non avere seccature.Nel silenzio si pensa,s'immaginano utopie che in seguito forse saranno realizzate,ma non si fa un bilancio della propria esistenza per considerare le proprie azioni,per aumentare la singola opportunità di migliorare il proprio operato.Noi tutti ci ribelliamo a quanto gli altri ci fanno osservare nei nostri sbagli,negli errori commessi per sventatezza, con disinvoltura senza riflettere sul male che facciamo agli altri e non desideriamo neppure saperlo poichè dovremmo ammettere a noi stessi che siamo imperfetti di fronte a chi è più esplicito e sincero di noi,..avere coraggio se le proprie dissertazioni risultano giuste cercando di non colpire gli altri con parole offensive utilizzando una forma corretta che non fa male al cuore ma che esercita una riflessione su quanto abbiamo espresso con dolcezza per fare comprendere che i loro errori possono essere corretti per compiere azioni che risultano oneste.Chi tace per paura, per timore d'essere accusato è un vile poichè deve essere consapevole di quanto ha compiuto e se lo è, allora il suo silenzio risulta una gravissima onta sulla propria persona in quanto pur conoscendo l'errore grave non se ne pente, ma crede che stando zitto non si compromette e in tale modo riesce a salvarsi....in seguito non riuscirà più e si condannerà da solo per quanto ha compiuto, chi non parla poichè non ha nulla da dire non partecipa volutamente alla circostanza di godere la compagnia altrui e quindi la propria esistenza è un complesso di solitudine e di imperfetta esaltazione delle proprie virtù in quanto non si paragonano con quelle degli altri ritenendole di gran lunga esperienze personali da non condividere con nessuno che sono ritenuti al di sotto delle sue capacità.Infine il silenzio è d'uopo solo in casi estremi ossia in segno di pentimento e in questo caso la speranza di un cambiamento risulti non vana.Il silenzio incute paura più delle parole espresse poichè si esaminano precedenti tenuti nascosti e di conseguenza il silenzio prolungato per ore ed ore conduce l'uomo alla esasperazione dei sensi che desiderano ascoltare una voce anche se questa non è amica.I passi del silenzio si esplicano solo nelle preghiere per essere con DIO,,affinchè ascolti le nostre suppliche, per ritrovare quell'intimità celata e quindi il proprio animo e ne consegue che il cuore parla nel silenzio profondo e ci,sembra di ascoltare lo strano rumore del silenzio con le circostanze che ci circondano e trovandosi in queste situazioni le parole risultano una battaglia esplosiva. Quando la mente diventa cuore allora tralasciamo la razionalità per fare posto all'umanità che ognuno possiede.Esiste un certo ordine da rispettare nel caos che ci circonda ma il silenzio in questi casi assume l'aspetto di una volontà non espressa ma taciuta che fa male e distrugge la singola individualità conducendola alla passione del dolore... .
sabato 19 ottobre 2013
I PENSIERI
UNA SERA UN GRANDE TENORE FINITO LO SPETTACOLO SI RECO' NELLA SUA STANZA D'ALBERGO E SI CORICO' MOLTO STANCO.NON AVENDO SONNO COMINCIO' A PENSARE AL SUO PASSATO..ALLA SUA FANCIULLEZZA TRASCORSA TRA I CAMPI,. DI QUANDO ANDAVA A SCUOLA E NON GLI PIACEVA STUDIARE,DEL PRIMO AMORE MAI DIMENTICATO MA RIPOSTO NEL SUO CUORE ETC..QUELLA SERA ERA PARTICOLARMENTE FELICE.. AVEVA OTTENUTO UN GRAN SUCCESSO, ERA CONOSCIUTO IN TUTTO IL MONDO, LA FAMIGLIA ERA LONTANA A CAUSA DEI SUOI CONTINUI SPOSTAMENTI E GLI MANCAVA..RIFLETTEVA CHE NON AVEVA GODUTO DELLA FANCIULLEZZA, DEI SUOI FIGLI,NON AVEVA MAI ACCOMPAGNATO UN FIGLIO A SCUOLA MA AVEVA PROVVEDUTO AI LORO BISOGNI ED A OGNI EVENTUALITA..' PRATICAMENTE NON ERA MANCATO MAI NULLA NELLA SUA CASA..ORA AVEVA SAPUTO DALLA MOGLIE CHE LA FIGLIA MAGGIORE SI STAVA PER SPOSARE CON UN RAGAZZO CHE SAREBBE ANDATO A LAVORARE ALL'ESTERO..ERA CONTENTO MA NON AVEVA NEPPURE GODUTO DEL LORO FIDANZAMENTO,CON RAMMARICO RIFLETTEVA SUI SUOI ERRORI..MA POI SI DICEVA..SE NON AVESSI LAVORATO LA MIA FAMIGLIA NON AVREBBE GODUTO DI TUTTO QUANTO HO PROCURATO LORO,.DEL BENESSERE, DEGLI STUDI ORMAI COMPIUTI ETC..CHISSA' SE FORSE SAREBBERO STATI PIU' FELICI DIVERSAMENTE...AD UN TRATTO SI ADDORMENTO' E SOGNO' SUO PADRE CHE ANDANDOGLI INCONTRO GLI SORRIDEVA DICENDOGLI..BRAVO FIGLIO MIO.. HAI FATTO COME ME..SEGUENDO IL MIO ESEMPIO,TI SEI SACRIFICATO PER IL LORO BENE..LA TUA CARRIERA ERA IMPORTANTE,ERA IL TUO SOGNO MA COME LE COSE BELLE HA UN RISVOLTO AMARO..HAI DOVUTO RINUNCIARE ALL'ALTRA PARTE DELLA MEDAGLIA..NON RIMPIANGERE IL TEMPO TRASCORSO ..ESSO E' SERVITO A MODELLARE I TUOI CARI CHE SONO BRAVI RAGAZZI.. LA LORO MADRE HA PENSATO AL RESTO..COSI' DICENDO LO ABBRACCIO' ED EGLI SI SENTI' PIENAMENTE SODDISAFATTO SVEGLIANDOSI AL SOLE CHE LO SALUTAVA...
mercoledì 16 ottobre 2013
L'IMPUTATO
L'imputato è colui che ha commesso una pena e..pertanto sarà giudicato pe quanto ha compiuto..ma nella vita quotidiana quante colpe non gravi abbiamo commesso senza rimorso e senza prenderne atto solo poichè il nostro carattere ce lo permetteva?Ci siamo mai chiesti quanta sofferenza abbiano procurato le nostre parole,i nostri atti oppure è stato un dato di fatto creato apposta per colpire gli altri volutamente che si difendono in maniera tale comprendendo di essere stati colpiti e offesi perchè gli altri non abbiano predominio su di essi....la frase che viene detta in un film è questa...il fantino è l'esperienza, ma il cavallo è la cultura.e appunto per questo motivo quest'ultima fase deve essere evidenziata.cercando di trovare una soluzione chiave che dia un minimo di coraggio a coloro che sono imputati di piccole cose che fanno male alla propria individualità e distruggono quel poco di speranza che nutrono per l'avvenire.Ripeto tutti siamo imputati di aver ferito qualcuno nella propria esistenza,anche non volutamente abbiamo toccato i tasti della loro sensibilità e se anche in seguito cerchiamo di provvedere riparando al torto fatto ormai è troppo tardi..quel che è detto è detto.Nella propria esperienza sappiamo perfettamente e conosciamo il carattere degli altri,sentiamo il loro spirito di sensibilità,allora perchè usufruire di tale conoscenza per abbattere il concetto di amicizia, di parentela che unisce la sacralità di tale opportunità?Alcuni lo fanno per il potere come ho già.precisato, mentre altri per puro divertimento e noi alle volte ci sentiamo imputati,con accuse inventate senza avere commesso nulla..
lunedì 14 ottobre 2013
IMPORTANTE
Nella vita tutto per noi è importante..dalle minuzie alle cose che in realtà lo sono davvero....ma quanto sia necessario e indispensabile per noi non è considerato dagli altri, così lo facciamo diventare un'unica specificazione per la realtà dei fatti in oggetto Siamo confusi oppure lo diventiamo.per eccessiva ansietà che maldestramente ci tormenta e ci fa consumare quel poco di serenità che funge da alimento al proprio spirito?L'esistenza umana è composta da mille congetture che diventano azioni nel momento che le applichiamo,ma se riflettessimo dividendo le cose importanti dalle opportunità non ritenute rilevanti, allora tutto cambierebbe.Non ce la prenderemmo per una sciocchezza che non corrisponda pienamente ai nostri desideri,non ci lamenteremmo per una causa non decisiva e non faremmo della propria vita un continuo lamentarsi dello stato in cui ci troviamo ad essere.Molti individui si distaccano dagli altri con disinvolta filosofia, altri sperano in un domani migliore..mentre altri si abbandonano affranti all'ineluttabilità degli eventi.Certo i problemi,le sofferenze per un mancato e specifico apporto che certamente ci doveva essere dato.ci sono...ma la vita è fatta così..non sempre ci viene offerto quanto meritiamo,non sempre ci viene riconosciuto quanto speravamo..l'importante è non abbandonarsi ma continuare a compiere ciò in cui crediamo senza aspettarci nulla di particolare..che se poi verrà sarà un merito in più non atteso.
L'AVVENIRE..
Tutti ci preoccupiamo del nostro futuro ..altrimenti saremmo degli sciocchi se pensassimo solo al presente...coloro che studiano sperano di trovare un posto che si addica a quello che hanno studiato,altri lo trovano continuando l'opera del padre,.altri se lo creano facendo mille mestieri.Senza lavoro non si può vivere in quanto non guadagnando non si effettuano i bisogni primari.L'avvenire risulta sempre incerto poichè non si conoscono le interferenze future e proprio per questo motivo si cerca di ottemperarle con il proprio lavoro cercando di quadrare il bilancio..ma il futuro è imprevedibile..e allora dobbiamo accontentarci di quanto abbiamo costruito di quanto si è cercato di produrre al fine di essere tranquilli per noi stessi e per gli altri.Oggi purtroppo questa tranquillità non esiste..è un periodo di crisi ove tutto è rincarato,ove le persone hanno fame,altri non arrivano alla fine del mese, ove chi ha cercato di mettersi tranquillo per un futuro si trova in mezzo ad un strada per il fallimento di tutto ciò che ha prodotto. e conquistato,.ma speriamo che tutto questo abbia un termine.Le persone non serbano quella tranquillità di un tempo,i prezzi sono alle stelle,non si comprano più case poichè le rate non si riescono a pagare,le banche non concedono i mutui, il denaro è diventato un "optional".Solo coloro che avevano imbrogliato e alcuni vengono smascherati con le relative conseguenze,,si trovano in situazioni serene per aver portato i propri soldi all'estero ..ma col tempo anche loro avranno le proprie grane e l'avvenire non sarà più così roseo come speravano..
venerdì 11 ottobre 2013
VOYANT..SGARGIANTE...
La maggior parte delle donne crede che mettendo in risalto ciò che possiedono in maniera alquanto rilevante sia accettabile e di buon gusto.Naturalmente è errato poichè la semplicità con un tocco di eleganza rende il tutto di una natura diversa,Troppi gioielli,tacchi altissimi che in futuro daranno i loro grattacapi,gonne corte ad una certa età, così come i capelli lunghi etc, .Troppo,troppo,troppo..anche i giovani si addobbano di orpelli inutili,con smalti scuri alle unghie,con eccessivi gioielli falsi accompagnandosi a donne con abiti talmente corti che ci si chiede..ma dove vogliono arrivare?Esse credono d'essere eleganti con un trucco come i clown.con i capelli ricci volutamente...non si rendono conto che dalla bellezza di un volto pulito il loro aspetto diviene grottesco.e alquanto discutibile.Anche nell'arredamento della casa ornano le pareti con quadri orribili,con mobili che avrebbero la pretesa d'essere antichi ma che non hanno nulla in comune con le preziosità di un tempo..allora statue,.fontane con nani,luci eccessive etc determinano la nuova ricchezza che dell'antico nulla comprende ma che evidenzia la sproporzione che nutre chi ha molti soldi e nulla più.L'eloquenza poi viene manifestata con un linguaggio ricco di parole che non conservano alcun significato per dimostrare agli altri la propria cultura e non attraverso studi equilibrati che determinano il tempo trascorso.Non si desidera accettare l'età che avanza...allora capelli tinti, abiti succinti che lasciano vedere ampiamente la pelle non più giovane.tutto il resto è preferibile non nominarlo altrimenti si andrebbe in un discorso privo di elementi naturali. Ogni persona ritiene che può a suo piacimento allungare la propria vita ricorrendo al bisturi, al trattamento tanto decantato e così somigliare a quella gioventù ormai perduta e che gli ornamenti fanno da consolidamento a tanto sfacelo..anche gli uomini si attengono a queste regole e se esse non sono sufficienti ricorrono al portafogli come lo specchietto per le allodole che sempre risulta vincente..non si accorgono che sono al contrario ridicoli e che se accettassero con serenità i loro anni con i capelli quasi bianchi e le rughe del volto che denotino un'esperienza vissuta avrebbero maggiore compiacimento ed interesse di quanto artificialmente hanno conseguito..
giovedì 10 ottobre 2013
LA SUOCERA..
Questa parola alle volte è difficile da pronunciare in quanto sono più i dolori e le sofferenze che determina che le gioie.E' difficile separare una madre da un figlio...per le cause di accettazione che la natura svolge ai danni di chi vuole intromettersi.fra loro.. non è più un rapporto di madre e figlio ma soprattutto la madre lo vede come un marito che essendo più giovane sostituisce quello ormai diventato anziano e lo rende consapevole dei problemi da risolvere.La sottoscritta non è stata fortunata,non ha potuto fare comprendere che non voleva togliere nulla semmai offrire un altro affetto e trovare la possibilità di essere accettata.Mio marito era figlio unico,amato fino all'inverosimile e la suocera non permetteva che glielo portassero via..solo dopo molti anni ella ha compreso il mio animo e siamo diventate amiche come doveva accadere molto tempo prima.Quando un figlio si sposa non dovrebbe fare paragoni con quello ricevuto in precedenza, vuoi che sia la cucina o l'abbigliamento, nè affermare mai.... mia madre lo faceva meglio.Oggi le donne sono in carriera e portano i soldi a casa aiutando il "menage" domestico, ma anni fa non era così e allora le mortificazioni erano tante..in sintesi non si incitava la moglie ad imparare ad essere una brava massaia,la si paragonava alla genitrice soffocando tutti i principi basilari che ella si era proposta.Ero molto giovane e ho sofferto molto perchè fra di loro vi era il famoso "complesso di Edipo" la cui gelosia morbosa non ha fatto maturare il figlio rendendolo succube dei suoi capricci che ad una certa età sono ridicoli.In genere è molto difficile creare un'armonia che risulti efficace e che renda l'unione duratura,ma al contrario di quanto affermo vi sono molte donne intelligenti che accettano questa situazione rendendola felice e aiutando la nuora in quello che non è ancora capace di fare.Si crescono i nipotini per cui la nuora si reca al lavoro con animo sereno,il nonno racconta loro favole e li accompagna ai diversivi che i genitori hanno stabilito etc.Questa è la famiglia, non solo composta dai genitori e dai figli ma anche dagli altri parenti che a turno si prodigano con affetto sincero dovuto alla finalità del loro avvenire.
mercoledì 9 ottobre 2013
UNA BELLA GIORNATA
Una giornata piena di sole,con il calore che ci accarezza le guance ci dimostra tutto il suo benvenuto facendoci sentire allegri e realizzati nella nostra pienezza d'essere,Se a tutto questo aggiungiamo la finalità concessa dei nostri desideri, la propria contentezza risulta prodiga nei rapporti altrui.Ve ne sono poche purtroppo di belle giornate,soprattutto d'inverno poichè il freddo ci limita in ogni cosa facendoci desiderare il tepore della propria abitazione.La stagione primaverile ed estiva risultano inclini alle azioni che siamo costretti a fare,ma la calura gradevole ci aiuta nel soddisfare il proprio compito allegramente.Spariscono tutti i mali,ci sentiamo forti e inebriati dall'umore che prende il sopravvento per condurci all'esaltazione di noi stessi.Anche i fiori danno il proprio apporto aprendosi in una fantasmagoria di colori inebrianti che colmano i nostri prati con una varietà che rallegra il cuore..le ore trascorrono lente,almeno così appaiono ai nostri occhi e pensiamo con notevole rammarico quando l'ora legale non ci sarà più,.quando dovremo tornare al lavoro perchè le proprie ferie sono terminate e le sere non ci adescano più invitandoci a musiche,balli etc. L'inverno è ormai alle porte..via gli abiti freschi e leggeri,che ci procuravano il piacere della loro compagnia,via la possibilità delle gite in campagna o al mare etc.arriva l'autunno e poi l'inverno..ma ciò non toglie che non vi siano altre belle giornate che ci recheranno un altro tipo di calore,magari accanto al caminetto e la pioggia sottile ci ricorderà il tempo trascorso. .
L'ILLUMINISTA
L'illuminista è colui che si serve delle proprie capacità per arrivare a soluzioni congrue della vita, della esperienza anche degli altri attraverso la ragione.Costui riesce nella sua personalità a trovare una spiegazione valida che serva d' esempio per tacitare quei sentimenti veri al posto di quell'io messo al vaglio della ragione per un retaggio familiare nonchè sociale e per conseguire la verità attraverso la luce che sorge dentro di sè secondo quanto sono i giudizi ricavati da elementi razionali..Ne consegue che ogni slancio affettivo è privato da quei principi razionali dettati dal proprio stato sociale che detta leggi relative ad un comportamento idoneo.Pirandello affermava che ogni persona dovesse mettersi una maschera secondo le situazioni e nel suo racconto" la Carriola" una sera realizza il suo progetto con la sua cagnetta che gioca con questo elemento per vedere le reazioni dell'animale e così regolarsi con gli uomini.Se ogni uomo pensasse che la verità sia nascosta in un involucro manifestato dalle continue soluzioni che all'apparenza sembrano giuste ma che in realtà sono totalmente errate, anche Voltaire da cui parte questa corrente,ossia il sistema di valutazione per quello che cerchiamo attraverso i ragionamenti e non i sentimenti, ha proclamato naturalmente il falso. L'illuminista rifiuta l'idea del trascendente per piegarsi alla venerazione della dea ragione ed è quindi sostanzialmente ateo..La verità è.. solo una parte ci è concessa di conoscere,quella che necessita alla propria esistenza che nasce dal cuore,dalle sensazioni che proviamo e non sempre ci piacciono..anzi le rinviamo o le rigettiamo per affidarci ad un ragionamento che riteniamo più eloquente di qualsiasi quesito risolto.Se noi conoscessimo tutto ciò che è racchiuso nella nostra mente,le capacità di cui siamo coerenti con la vita esistenziale, credo che la vita sulla terra non esisterebbe più.poichè arriveremmo alla pazzia dei nostri ragionamenti che vanno oltre quello che è stato stabilito, a trucidarci nel peggior modo possibile per raggiungere la meta prefissa...ne consegue che è sia giusto accontentarci di quanto conosciamo esplorando con tranquillità quanto ci è dato esplorare senza oltrepassare i limiti concessi.
lunedì 7 ottobre 2013
UNA VETRINA ILLUMINATA
Guardare una vetrina illuminata con armonia ed eleganza ci riscalda il cuore.Stiamo parecchio tempo a visionare gli oggetti esposti con cura e magari facciamo uno strappo alla regola del risparmio e compriamo qualcosa che ci e' piaciuta molto.A volte capita che anche il nostro vestiario somigli a tale splendore ma invece di catturare il nostro sguardo in maniera positiva lo fa al contrario.Una vetrina deve obbligatoriamente possedere quei requisiti altrimenti non attira lo sguardo dei passant,i ma il nostro corpo deve essere ricoperto in maniera distinta ed elegante allo stesso tempo.E che dire del nostro animo se segue la corrente del buio quando non gli offriamo la possibilità di una piccola luce?Certo sarebbe meglio se fosse illuminato come una vetrina per affermare le nostre azioni che si sono svolte durante la nostra esistenza...ma se resta al buio con una semplice luce alla quale potrebbero o non potrebbero seguirne delle altre che ci avrebbero fatto riflettere ,.allora la nostra vita è stata priva di facoltà generose e proclive al bene altrui ricco di egoismi,di parole dure senza un minimo di dolcezza che abbia avvalorato la tesi del cuore colmo d'amore e di speranza verso mete di prodigalità e di benessere sia per coloro che ci sono accanto,sia per coloro che si trovano in difficoltà.Oggi vi sono molte vetrine che per quanto illuminate offrono oggetti di cattivo gusto simili ai nostri pensieri, ai nostri modi di essere,con prezzi eccessivi come le proprie pretese che abbiamo cercato di ottenere con prezzi esosi e senza discriminazione per le attuali tasche, ma dentro di noi non deve avvenire tutto questo...ogni cosa deve avvenire e brillare con una luce speciale che determini il nostro valore per quanto abbiamo offerto agli altri e così saremo ammirati e ricordati quando non ci saremo più.....
domenica 6 ottobre 2013
LA FINESTRA SUL CORTILE
Nei nostri appartamenti vi è una parte dei servizi che affacciano nel cortile del palazzo.per cui chi è molto curioso può guardare cosa succede nelle case degli altri..solo se vi è la luce accesa altrimenti il tutto risulta buio.Nel nostro carattere è inclusa la curiosità..per fare paragoni,per udire i loro discorsi etc..ma infine tutto ciò non è educato,.ma nelle nostre case avviene lo stesso e allora ci domandiamo ..perchè non farsi i fatti propri? La gente si comporta in genere allo stessa maniera....discussioni sul modo di essere,sul denaro speso senza pensare al momento che attraversiamo,sull'educazione dei figli etc.ma il tentativo di conoscere i fatti degli altri risulta più forte e quindi di conseguenza stiamo ad ascoltare, a vedere ciò che dovremmo tralasciare.Il problema dei figli avviene in quasi tutte le famiglie..non credo che ve ne ne siano buoni ad ascoltarci ..come cavalli imbizzarriti urlano,se piccoli piangono fino a quando non hanno ottenuto il desiderio appagato,i grandi per divergenze d'opinioni o per fare quadrare il bilancio.. ne consegue che vi sono discorsi un pò alterati,i figli particolarmente se le cose non vanno come dicono loro sono capaci di martellarci fino a quando non diciamo quel si che a noi costa ma che a loro conviene,le cameriere si fermano a fumare le sigarette per fare trascorrere il tempo pagato ad ore,etc. Vi sono poi i guardoni che attendono l'ora esatta per ammirare la loro preda che si spoglia illudendosi di trovarsi in quel posto o addirittura vi sono individui. che amano parlarsi da un balcone all'altro quasi come comari al mercato mettendo in piazza le loro chiacchiere.Non so se si usa più,forse nei paesi quando le comari facevano scendere i panieri con i soldi per acquistare i prodotti che urlavano i venditori..frutta,verdura,pesce, etc.oggi si va al supermercato e nei palazzi cosiddetti signorili non ci si conosce più..
sabato 5 ottobre 2013
IL SONNO E' SALUTE?
Una bella dormita fa ritemprare l'organismo e non sentiamo più la stanchezza ma avvertiamo un senso maggiore delle nostre forze.Alcune persone però ne fanno un abuso e questo è male in quanto non mettono in uso le sensibilità ricevute ritenendo che è meglio dormire che pensare o agire.Un proverbio dice..che" il troppo stroppia" e ciò risulta veritiero in quanto in seguito ci si sente imbambolati e stanchi nell'avere ecceduto in tal senso.Dormire quanto necessita all'organismo fa bene ad ogni individuo..,a volte si sognano eventi piacevoli, a volte elementi nocivi che non fanno sperare in un domani migliore..ma a conti fatti una buona dormita fa bene alla nostra salute.Alcune persone soffrono d'insonnia e assumono sedativi,mentre altri lo vincono facendo baldoria...in ambedue i casi l'eccesso fa male al proprio organismo e le conseguenze lo di dimostrano,Il sonno è uno dei principali elementi della nostra vita in quanto determina in ognuno di noi la facoltà .di ordinare meglio le proprie idee e di comunicare con calma le azioni successive..Ci si sente maggiormente disponibili verso gli alri,ascoltando con serenità i loro pareri,subendo torti che non meritiamo ma che speriamo che in seguito verranno compresi,con paziente attesa aspettiamo l'opportunità che tanto attendevamo, di migliorare le proprie condizioni e di meritare quel consenso che altrimenti avremmo ottenuto con la forza delle parole...le quali in seguito ci avrebbero fatto pentire di averle pronunciate.La serenità ottenuta ci regala una visione diversa da quella preventivata prima nella stanchezza dei nostri sensi e ci augura silenziosamente un avvenire tranquillo con effetti speciali che sicuramente otterremo..
venerdì 4 ottobre 2013
IL CATTIVO UMORE
Spesso ci sentiamo in questa fase deprimente senza nessuna ragione..forse la malinconia o i ricordi che fanno male riaffiorano alla mente quasi volessero non essere dimenticati come una zanzara che ci punge continuamente e che si diverte a procurarci quel fastidioso prurito che offre tanto dolore.Questa sensibilità viene ad un tratto ed ad un tratto scompare.In genere quando dopo un dolore avvertiamo quella sensazione di abbandono e di precarietà del nostro essere..ma a volte non è così.La ragione ci avverte che tutto è inutile..la riflessione che tutto può considerarsi effimero ma la nostalgia di un sorriso pervade il nostro cuore.Abbiamo superato problemi,situazioni e circostanze incresciose che difficilmeìnte nutrivano il proprio animo nel trovare una soluzione adatta..allora perchè farci prendere dalla improvvisa incuria di noi stessi?Forse per il dubbio di non sapere riconoscere quando la situazione è tragica oppure è semplicemente valutabile dalla propria volontà e dalle nostre forze?La vita è un mistero per noi tutti e tale resterà..è inutile dimostrare d'essere saccenti o di ignorare la questione che ci tormenta ..rimanere nelle proprie consulenze aspettando che passi e torni il sereno..con un sorriso sulle labbra per affrontare le incognite della nostra esistenza che ci aspettano in un futuro prossimo.
IMBOTTIGLIARE LA VITA
Spesso accade che imbottigliamo la nostra vita in situazioni difficili per cui è difficile uscirne come coloro a cui piace introdurre un veliero nelle famose bottiglie e ci chiediamo meravigliati come ha fatto..ha tirato i fili e tutte le costruzioni alte si sono alzate..come noi non usiamo comporre un'azione per timore di ansia o di sbagliare e di conseguenza con una pazienza certosina di attesa, non tiriamo i fili al momento opportuno.L'errore sta nell'aver paura e non nell'errore...ciò accade perchè non conosciamo a fondo noi stessi, le nostre capacità e quanto siamo disposti a tentare nell'esistenza umana. Molti si buttano a capofitto nelle circostanze che vogliono vivere a tutti i costi o riflettono poco sul proprio essere per cui il risultato viene modificato e alle volte si perde l'equilibrio che si possiede .per dubitare di se stessi e della probabilità di riuscita.Certo la sicurezza o la certezza di essere vincitori a volte è scarsa ma sforzandoci con calma e aspettando il momento favorevole che se anche un pò lontano, ma tanto rassicurante verrà in seguito alle ansie provate.E' errato farsi introdurre nella bottiglia e poi non essere capaci di tirare i fili per timore di rompere il tutto,per cui l'insieme dell'operazione risulta inutile e poco efficace nell'adempimento della stessa.Tentare con garbo,con dolcezza con quella sensibilità che ci appartiene e aspettare.. così la vita appare libera e non chiusa in una bottiglia che sembra di vetro ..ma non lo è..