LA SOFFITTA
Pioveva a dirotto da tanti giorni e la donna non sapendo che fare decise di visitare la sua soffitta in quanto erano anni che non ci andava.Il tempo invitava e così salì le scale che conducevano alla porticina di legno sopra alla casa e si trovò nel luogo magico ove vi erano riposte le cose che non si usavano più..i giocattoli dell'infanzia e della prima gioventù..vide delle vecchie bambole che per lei a quell'epoca sembravano bellissime, una carrozzina ben tenuta nonostante gli anni trascorsi,libri per ragazzi e tante altre suppellettili che le ricordavano altri tempi.In un angolo vi era una grande scatola con un fiocco rosso, ma ella non ricordava cosa contenesse e decise di sedersi sulla sedia a dondolo e guardare..disfece il nastro e ai suoi occhi apparvero lettere e biglietti scritti a quell'epoca che aveva dimenticato.Appartenevano ad un bel ragazzo residente in un'altra città ed appartenente ad un illustre famiglia di una rinomata società italiana che le inviava biglietti per ogni ricorrenza e lettere rispettose ma che denotavano la malinconia della sua lontananza.Allora ricordò nitidamente tutto..s'incontravano in montagna... era di qualche anno più grande di lei, frequentava l'università,ingegneria,ogni estate ella lo aspettava con trepidazione ed egli puntualmente arrivava per condurla in lunghe passeggiate tra i boschi,si aggiungeva ai suoi amici per quelle più lunghe che conducevano ai rifugi,sempre rispettoso ed educato ma con gli occhi le diceva quello che nutriva per lei.Le porgeva la mano quando le salite erano difficili e l'accompagnava nelle seggiovie poichè sapeva che aveva paura,ma la sua presenza la rassicurava,quando si recavano a ballare danzava solo con lei in quanto per lui esisteva solo lei nonostante le altre della sua età lo chiamassero continuamente...durò tre estati poi non venne più..prima che terminasse il terzo anno durante una passeggiata nel bosco le diede un bacio sulla bocca casto e puro ma a lei che non era stata mai baciata le sembrò d'essere su di una nuvola.Si salutarono come al solito ripromettendosi di vedersi l'anno prossimo ma egli non venne.La fanciulla ci rimase male,ma non indagò..forse aveva avuto dei contrattempi oppure aveva incontrato la ragazza adatta a lui...chissà..Adesso rileggendo quelle semplici lettere si commosse e le lacrime bagnarono le sue guance.Non era un ricordo d'amore,ma un affetto,un bene dimenticato nel tempo che malinconicamente affiorava nel suo cuore.
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