mercoledì 2 luglio 2014

IL TEMPORALE

Guardavo la pioggia che scendeva a catinelle  le cui gocce s'infrangevano sui vetri del balcone,era autunno inoltrato e di mattina presto.I negozi erano ancora chiusi e i pochi passanti incappucciati nei propri impermeabili con ombrelli di vari colori che rallegravano quella mattina grigia e plumbea aspettavano l'autobus che li avrebbe condotti al lavoro.Le gocce sembravano fiere e scendevano sicure ma poi loro malgrado sbattevano contro i vetri e morivano in una pozza d'acqua spazzata via dal vento.Riflettevo e concludevo che erano simili a noi...fieri di esistere ma che al primo ostacolo ci abbandoniamo a pensieri tristi che vanno a morire formando una larga macchia nel nostro cuore...eppure dovremmo sapere e conoscere che ciò che pensiamo possa essere sbagliato,dovuto alle varie circostanze e come tali non hanno sicurezze per il futuro,ma ci arrovelliamo la mente senza nulla concludere dimenticando la fondamentale capacità insita in ognuno di noi di dimostrare quanto siamo abili nel migliorare le condizioni amare che ci si presentano.e come le gocce di pioggia c'infrangiamo contro i vetri per allargare quello che al contrario sarebbe stato facile da risolvere..bastava pensarci su e riflettere un pò di più..

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