"L'ORIENT EXPRESS"
Arrivo puntuale alla stazione Victoria,un lungo tappetto rosso aspetta coloro che devono salire sul famoso treno...un piccolo "Bureau"accoglie coloro che devono mostrare i documenti ed il biglietto,mentre un signore vestito d'epoca Liberty prende il tuo bagaglio che sistemerà sul treno. Il treno è bellissimo,è proprio quello del film "Assassino sull'Orient Express"fuori nero con la sua scritta in oro e nell'interno decorato con legno "bois de roses"a disegni Liberty,tutti coloro che lavorano sull'Orient Express parlano solamente l'inglese,ma nel vagone ristorante alcuni camerieri sono italiani. Vengo accompagnata nel mio scompartimento,ove i divani-letto sono di velluto con stoffe bellissime come quelle del negozio Liberty,con il poggia-testa bianco ricamato.
Dopo un pò,il treno si muove ed io vengo invitata essendo le ore dodici nel vagone della colazione. Ogni tavolino ha una sua tovaglia ricamata con al centro delle rose,mi viene offerto un menu' ove vi è citata una crema speciale ed un bel filetto con contorno ed infine una macedonia di frutta...
Ah...Mi dimenticavo....Appena arrivata mi è stata offerta una coppa di champagne... Mi guardo attorno...persone eleganti,non più di due a tavolino...Tutti ci sorridiamo poichè siamo consapevoli di essere in un luogo speciale,di altri tempi. Accanto vi è la sala di lettura e di scrittura,non ho quasi il tempo di fermarmi che il treno è arrivato a Dover...Sono le ore 15... piove a dirotto,ma io ho l'ombrello di Mary Poppins(comunque mi bagno lo stesso).Era il mese di agosto,pensavo che facesse caldo e quindi mi ero vestita con abiti leggeri ed i sandali...Mi inzuppai tutta... Salimmo tutti su un traghetto che ci avrebbe portato a Calais. Mi sedetti ed intorno a me vi erano tanti giapponesi...Erano una comitiva...Io conosco appena l'inglese scolastico...figuarsi il giapponese...Ma nel frattempo il traghetto parti'... Un'allucinante traversata...Le onde della Manica sorvolavano il traghetto da un lato all'altro; l'oceano aveva una forza cosi' elevata,che non so dire.Ci guardavamo l'uno con l'altro atterriti...quando una voce dall'altoparlante ci annunciò che vi era il "freeshop". Cosa pensate?...Che io mi alzassi per vedere cosa vendevano?Nessuno di noi atterrito si mosse,ed il mercato...falli'!... Non si vedeva niente,era tutto grigio e quel tormento sembrava non finisse più. Finalmente dopo un'ora dalla partenza alle ore quindici,arrivammo a Calais...Che gioia!..Ce l'avevamo fatta... Salimmo sul treno che ci aspettava identico a quello che avevamo lasciato ed io corsi in cabina a cambiarmi d'abito...Ma ecco un tocco alla porta,apro...Il famoso thè delle ore sedici con sandwich al cetriolo e pasticcini.Cercai di riposare un pò,mentre guardando fuori dal finestrino vedevo montagne. Ad un tratto,sentii una voce all'altoparlante che annunciava il primo turno del pranzo alle ore diciannove... Dovevo scendere a Parigi alle ore ventuno,e quindi mi affrettai nella sala ristorante. Mi fecero sedere con una signora ed una ragazza di vent' anni...Con il mio inglese scolastico riuscimmo a capirci...La fanciulla era una concertista e si sarebbe recata in Spagna per dare un concerto...Mi chiesero dell'Italia,avrebbero voluto visitare Firenze e Roma e questo desiderio si sarebbe realizzato entro l'anno. Ma oramai il treno stava quasi per giungere a Parigi,le salutai con rammarico(erano molto simpatiche)e alle ventuno ero alla "Ville Lumiere".
Dopo un pò,il treno si muove ed io vengo invitata essendo le ore dodici nel vagone della colazione. Ogni tavolino ha una sua tovaglia ricamata con al centro delle rose,mi viene offerto un menu' ove vi è citata una crema speciale ed un bel filetto con contorno ed infine una macedonia di frutta...
Ah...Mi dimenticavo....Appena arrivata mi è stata offerta una coppa di champagne... Mi guardo attorno...persone eleganti,non più di due a tavolino...Tutti ci sorridiamo poichè siamo consapevoli di essere in un luogo speciale,di altri tempi. Accanto vi è la sala di lettura e di scrittura,non ho quasi il tempo di fermarmi che il treno è arrivato a Dover...Sono le ore 15... piove a dirotto,ma io ho l'ombrello di Mary Poppins(comunque mi bagno lo stesso).Era il mese di agosto,pensavo che facesse caldo e quindi mi ero vestita con abiti leggeri ed i sandali...Mi inzuppai tutta... Salimmo tutti su un traghetto che ci avrebbe portato a Calais. Mi sedetti ed intorno a me vi erano tanti giapponesi...Erano una comitiva...Io conosco appena l'inglese scolastico...figuarsi il giapponese...Ma nel frattempo il traghetto parti'... Un'allucinante traversata...Le onde della Manica sorvolavano il traghetto da un lato all'altro; l'oceano aveva una forza cosi' elevata,che non so dire.Ci guardavamo l'uno con l'altro atterriti...quando una voce dall'altoparlante ci annunciò che vi era il "freeshop". Cosa pensate?...Che io mi alzassi per vedere cosa vendevano?Nessuno di noi atterrito si mosse,ed il mercato...falli'!... Non si vedeva niente,era tutto grigio e quel tormento sembrava non finisse più. Finalmente dopo un'ora dalla partenza alle ore quindici,arrivammo a Calais...Che gioia!..Ce l'avevamo fatta... Salimmo sul treno che ci aspettava identico a quello che avevamo lasciato ed io corsi in cabina a cambiarmi d'abito...Ma ecco un tocco alla porta,apro...Il famoso thè delle ore sedici con sandwich al cetriolo e pasticcini.Cercai di riposare un pò,mentre guardando fuori dal finestrino vedevo montagne. Ad un tratto,sentii una voce all'altoparlante che annunciava il primo turno del pranzo alle ore diciannove... Dovevo scendere a Parigi alle ore ventuno,e quindi mi affrettai nella sala ristorante. Mi fecero sedere con una signora ed una ragazza di vent' anni...Con il mio inglese scolastico riuscimmo a capirci...La fanciulla era una concertista e si sarebbe recata in Spagna per dare un concerto...Mi chiesero dell'Italia,avrebbero voluto visitare Firenze e Roma e questo desiderio si sarebbe realizzato entro l'anno. Ma oramai il treno stava quasi per giungere a Parigi,le salutai con rammarico(erano molto simpatiche)e alle ventuno ero alla "Ville Lumiere".
"RICETTA"
"PENNE AL CANTALUPO DI CAPRI"
-Penne
-1 busta di panna
-mezzo bicchiere di vodka
-1 cantalupo
-sale
-pepe
-basilico
Tagliare il cantalupo a dadini piccoli piccoli e metterlo in un pentolino insieme al burro,un pò di pepe ed un pizzico di sale e girare per 20 minuti a fuoco lento,aggiungendovi dopo la vodka,fino a formare una salsa densa.
Infine mettere la busta di panna e girarla.Apparte cuocere le pennette,condirle con il sugo ormai pronto ed il basilico fresco.
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