martedì 20 aprile 2010

LA DIGNITA'

E' una parola che compromette tutta l'esistenza umana poichè come in uno specchio, essa si riflette come un'immagine trasparente e non disturbata nei contorni che esplicitamente dimostrano una precarietà del significato che attribuiamo con la risolutezza dei nostri compiti.La DIGNITA' è sinonimo di chiarezza nella quale traspare tutta la vita che risente delle azioni pronunciate e trasmesse dal preciso comportamento di ogni aspetto, sia interiore che esteriore che le varie vicende della vita ci offrono e attraverso le quali si deve dimostrare di possedere in ogni circostanza questa qualità.Molto spesso le situazioni si osservano con molteplici aspetti nei quali il trasporto dei nostri sentimenti, ci fa sentire diversi dalla naturalezza dell'espressione manifestata da questa sensibilità...allora si determina la prospettiva d'essere considerati senza quella precisione, che dà la collocazione all'individuo nella società.Quante volte questa chiarezza si è presentata nelle nostre vicende nei momenti meno opportuni, nelle situazioni difficili per farci sentire ed ammonire che la sua presenza era determinante nella nostra vita?Quante volte abbiamo dovuto rinunciare a premesse confidenziali nelle quali il nostro piacere e i nostri desideri venivano appagati nel sentimento d'azione raffigurati nei nostri sogni e che per mantenere questo significato abbiamo abbandonato le nostre aspirazioni?In quante situazioni sia per il rispetto, sia per la nostra personalità, sia per un cognome noto, abbiamo deciso che non doveva accadere quella conflittualità che l'esistenza prometteva, se avessimo oltrepassato la soglia dei sospirati attimi che avvenivano nel nostro cuore?..La DIGNITA' è una sensibilità difficile e dolorosa da osservare, in quanto ci priva quasi sempre dei piaceri, dei momenti che riteniamo siano appaganti nella nostra permanenza terrena.In alcune città questo sentimento prevale addirittura sulla vita umana..si uccide per la DIGNITA' dell'onore, si fabbricano desideri di vendetta per il mancato rispetto di questa parola..anticamente bastava un tocco di un guanto per risolvere con un duello tale mancanza.Anche nelle decisioni amorose essa prevale sulle necessità che ogni individuo vorrebbe non ascoltare, ma che l'educazione dignitosa non gli permette di sorvolare o di non ascoltare le tentazioni che nella vita gli si offrono.E' difficile e doloroso questo sentimento, ma tutti coloro che hanno dimostrato di possederlo sono considerate persone che durante la loro esistenza con le precise rinunce, hanno configurato la chiarezza della propria immagine in uno specchio non appannato in cui traspare la figura con tutti i suoi contorni...

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