IL PARACADUTE
Quando sentiamo questa parola pensiamo immediatamente di riferirci a coloro che riteniamo siano gli spericolati dell'aria, o quantomeno a coloro che per salvarsi da un cataclisma di bordo ritengono in questo modo di salvarsi la vita..Abbiamo mai pensato che vi sono anche le persone che attraverso "il respiro dell'aria" trovano pace, coraggio e soluzione ai propri problemi?Certamente no...noi sopportiamo le nostre pene con semplice chiarezza del dolore, ma se ci fermassimo un istante a prevedere che la vita ci può tendere un tranello per il periodo che dovremo vivere ci accorgeremmo quanto sia precario il nostro futuro.
Librarsi nell'aria, avvertire che siamo potenti sopra la "prelibata terra" poichè secondo noi essa contiene ogni squisitezza per il nostro famelico palato, dovremmo fare i conti con la spettacolarità dei pensieri che attraversano la mente, quando siamo liberi da ogni conflittualità, da ogni preservata richiesta di essere con gli altri solo per attimi di dolore..invece lassù sentiamo che poi, siamo contenti di essere riusciti a renderci superiori alla mediocrità, che stiamo sorvolando il cielo, che tutto ci appartiene in quel momento in cui addebitiamo alla sofferenza, di nascondere i nostri sentimenti per non riscuotere la compassione altrui..Ma come sono gli altri?Noi vediamo solo la loro apparenza che ci vogliono mostrare, poichè essi credono di poter ottenere qualsiasi cosa la vita offre, ma in sintesi questa considerazione è effimera, poichè l'esistenza è sì deplorevole talvolta, ma ci dona proprio per questo, un graduale potere di sopportazione e di dolcezza che al contrario gli altri non hanno.Coloro che non sanno, coloro che non chiamano la vita una "probabilità d'essere" poichè essa li ha traditi, non hanno compreso che esiste sempre con la volontà, la possibilità di superare ogni momento di costruzione negativa che ci allontana dal mondo.Quando l'uomo sente dentro di sè una elaborata finalità di potersi considerare come gli altri, quando avverte l'amore sincero degli altri, quando conosce la "simbiosi" con gli altri, allora si convertirà alla preferenza di conoscenza oltre i limiti del senso di comunicazione, poichè avrà trovato lo stimolo cioè il segreto della vita che deve affrontare.Quanti sono coloro che non hanno questo creativo movimento, che determina la regolarità dell'esistenza di chi invece si addormenta nelle possibili conseguenze durante le quali trovano posto le recriminazioni, le dispute con sè stesso e con coloro che gli sono accanto in quanto considerano la propria insicurezza, sotto la forma dell'infermità?No..non deve avvenire così..si deve lottare comunque... la vita non fa sconti a nessuno, anzi ci obbliga a prezzi elevatissimi da pagare, il cui biglietto in un modo o in un altro è uguale per tutti.....
Librarsi nell'aria, avvertire che siamo potenti sopra la "prelibata terra" poichè secondo noi essa contiene ogni squisitezza per il nostro famelico palato, dovremmo fare i conti con la spettacolarità dei pensieri che attraversano la mente, quando siamo liberi da ogni conflittualità, da ogni preservata richiesta di essere con gli altri solo per attimi di dolore..invece lassù sentiamo che poi, siamo contenti di essere riusciti a renderci superiori alla mediocrità, che stiamo sorvolando il cielo, che tutto ci appartiene in quel momento in cui addebitiamo alla sofferenza, di nascondere i nostri sentimenti per non riscuotere la compassione altrui..Ma come sono gli altri?Noi vediamo solo la loro apparenza che ci vogliono mostrare, poichè essi credono di poter ottenere qualsiasi cosa la vita offre, ma in sintesi questa considerazione è effimera, poichè l'esistenza è sì deplorevole talvolta, ma ci dona proprio per questo, un graduale potere di sopportazione e di dolcezza che al contrario gli altri non hanno.Coloro che non sanno, coloro che non chiamano la vita una "probabilità d'essere" poichè essa li ha traditi, non hanno compreso che esiste sempre con la volontà, la possibilità di superare ogni momento di costruzione negativa che ci allontana dal mondo.Quando l'uomo sente dentro di sè una elaborata finalità di potersi considerare come gli altri, quando avverte l'amore sincero degli altri, quando conosce la "simbiosi" con gli altri, allora si convertirà alla preferenza di conoscenza oltre i limiti del senso di comunicazione, poichè avrà trovato lo stimolo cioè il segreto della vita che deve affrontare.Quanti sono coloro che non hanno questo creativo movimento, che determina la regolarità dell'esistenza di chi invece si addormenta nelle possibili conseguenze durante le quali trovano posto le recriminazioni, le dispute con sè stesso e con coloro che gli sono accanto in quanto considerano la propria insicurezza, sotto la forma dell'infermità?No..non deve avvenire così..si deve lottare comunque... la vita non fa sconti a nessuno, anzi ci obbliga a prezzi elevatissimi da pagare, il cui biglietto in un modo o in un altro è uguale per tutti.....
2 Commenti:
Bella, sbatto jnellamia foto con generale soddisfazione, sono uno con l'adolesceza sportiva a 360° e ora che le gambe non vanno più ho trovato l'alternativa. Grazie
Nella vita l'importante è proprio trovare l'alternativa che ci consenta la stupenda finalità delle nostre azioni..grazie francesca
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page